Duagen (Glaxosmithkline spa)

Capsule molli 30cps 0,5mg

da29.41 €
Principio attivo:Dutasteride
Gruppo terapeutico:Farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • iperplasia prostatica benigna
  • ritenzione urinaria
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    Posologia

    Duagen può essere somministrato da solo o in combinazione con l’alfa bloccante tamsulosina (0,4 mg) (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).

    Adulti (inclusi gli anziani)

    Il dosaggio raccomandato di Duagen è una capsula (0,5 mg) al giorno per via orale. Le capsule devono essere deglutite intere e non devono essere masticate o aperte poiché il contatto con il contenuto della capsula può provocare un’irritazione della mucosa orofaringea. Le capsule possono essere assunte con o senza cibo. Sebbene sia possibile osservare un precoce miglioramento, possono essere richiesti fino a 6 mesi prima di ottenere una risposta al trattamento. Non è richiesto aggiustamento della dose negli anziani.

    Insufficienza renale

    L’effetto dell’insufficienza renale sulla farmacocinetica della dutasteride non è stato studiato. Non è previsto aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2).

    Insufficienza epatica

    L’effetto dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica della dutasteride non è stato studiato pertanto si deve usare attenzione in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L’uso della dutasteride è controindicato in pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3).

    Controindicazioni
  • donne
  • bambini
  • soia
  • grave insufficienza epatica
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    Interazioni
  • stati effettuati studi
  • interazione
  • verapamil
  • diltiazem
  • ritonavir
  • indinavir
  • nefazodone
  • itraconazolo
  • colestiramina
  • dopo
  • warfarin
  • digossina
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    Avvertenze

    La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un’attenta considerazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l’insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie (vedere paragrafo 4.2).

    Insufficienza cardiaca

    In due studi clinici di 4 anni, l’incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito degli eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) è stata superiore tra i soggetti trattati con la combinazione di Duagen e un alfa bloccante soprattutto tamsulosina, rispetto a quella riscontrata tra i soggetti non trattati con l’associazione. In questi due studi l’incidenza di insufficienza cardiaca è stata bassa (≤1%) e variabile tra gli studi (vedere paragrafo 5.1).

    Effetti sull’antigene specifico prostatico (PSA) e la rilevazione del cancro alla prostata

    Nei pazienti deve essere eseguita un’esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro alla prostata prima di iniziare il trattamento con Duagen e in seguito periodicamente.

    La concentrazione sierica dell’antigene specifico prostatico (PSA) è un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Duagen determina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento.

    I pazienti in trattamento con Duagen devono avere una nuova valutazione del PSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento con Duagen. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello più basso di PSA durante il trattamento con Duagen può segnalare la presenza di cancro alla prostata (in particolare cancro di grado elevato) o la mancata compliance alla terapia con Duagen e deve essere attentamente valutato, anche se tali valori sono ancora all’interno dell’intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5α reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell’interpretazione di un valore di PSA per un paziente che assume Duagen, devono essere valutati per il confronto i valori di PSA precedenti.

    Il trattamento con Duagen non interferisce con l’uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale è stato stabilito (vedere paragrafo 5.1).

    I livelli sierici totali di PSA tornano al valore di base entro sei mesi dall’interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l’effetto di Duagen. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare il cancro alla prostata in uomini trattati con Duagen, non è necessario nessun aggiustamento dei valori.

    Cancro alla prostata e tumori di grado elevato

    I risultati di uno studio clinico (lo studio REDUCE) in uomini ad elevato rischio di cancro alla prostata ha rivelato un’incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride rispetto a quelli trattati con placebo. La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata di grado elevato non è chiara. Gli uomini che assumono Duagen devono essere regolarmente valutati per il rischio di cancro alla prostata, compreso l’esame del PSA (vedere paragrafo 5.1).

    Capsule non integre

    La dutasteride viene assorbita attraverso la pelle, pertanto donne, bambini ed adolescenti devono evitare il contatto con capsule non integre (vedere paragrafo 4.6). In caso di contatto con capsule non integre, l’area interessata deve essere immediatamente lavata con acqua e sapone.

    Compromissione epatica

    La dutasteride non è stata studiata in pazienti con malattie epatiche. Si deve prestare attenzione nella somministrazione di dutasteride a pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.2, paragrafo 4.3 e paragrafo 5.2).

    Neoplasia alla mammella

    E’ stato segnalato cancro alla mammella negli uomini trattati con dutasteride negli studi clinici (vedere paragrafo 5.1) e durante il periodo successivo alla commercializzazione. I medici devono istruire i loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Attualmente non è chiaro se vi sia una relazione causale tra l’insorgenza del cancro della mammella maschile e l’impiego a lungo termine di dutasteride.

    Gravidanza

    L’uso di Duagen è controindicato nelle donne.

    Fertilità

    È stato riportato che la dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione nella conta spermatica, nel volume del seme e nella motilità spermatica) nel soggetto sano (vedere paragrafo 5.1). Non si può escludere la possibilità di una riduzione della fertilità maschile.

    Gravidanza

    Come altri inibitori della 5-alfa reduttasi, la dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e può, se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di un feto di sesso maschile (vedere paragrafo 4.4). Nel liquido seminale di soggetti che assumevano 0,5 mg al giorno di Duagen sono state trovate piccole quantità di dutasteride. Non è noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente in trattamento con dutasteride (il rischio è maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza).

    Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la "partner" del paziente è in gravidanza o può diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l’esposizione della propria "partner" al liquido seminale tramite l’uso di un profilattico.

    Per informazioni sui dati preclinici vedere paragrafo 5.3.

    Allattamento

    Non è noto se la dutasteride venga escreta nel latte umano.

    Effetti Collaterali

    DUAGEN IN MONOTERAPIA

    Circa il 19% dei 2.167 pazienti trattati con dutasteride durante gli studi clinici della durata di 2 anni, di fase III, controllati con placebo hanno manifestato reazioni avverse durante il primo anno di trattamento. La maggioranza degli eventi sono stati da lievi a moderati e si sono manifestati a carico del sistema riproduttivo. Non si è evidenziato alcun cambiamento nel profilo degli eventi avversi nell’estensione degli studi in aperto di ulteriori 2 anni.

    La seguente tabella mostra le reazioni avverse rilevate dagli studi clinici controllati e dall’esperienza successiva all’immissione in commercio. Gli eventi avversi riportati dagli studi clinici sono eventi giudicati dallo sperimentatore come correlati al farmaco (con un’incidenza maggiore o uguale all’1%) riportati con un’incidenza maggiore nei pazienti trattati con dutasteride rispetto a quelli trattati con placebo durante il primo anno di trattamento. Gli eventi avversi provenienti dall’esperienza successiva all’immissione in commercio sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee successive all’immissione in commercio; pertanto l’incidenza reale non è nota:

    Classificazione sistemica organica Reazioni avverse Incidenza dai dati degli studi clinici
    Incidenza durante il 1° anno di trattamento (n=2167) Incidenza durante il 2° anno di trattamento (n=1744)
    Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche che includono rash, prurito, orticaria, edema localizzato e angioedema Incidenza stimata dai dati successivi all’immissione in commercio
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (soprattutto perdita di peli dal corpo), ipertricosi Non comune
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Impotenza 6,0% 1,7%
    Libido alterata (diminuita) 3,7% 0,6%
    Disturbi dell’eiaculazione 1,8% 0,5%
    Disturbi mammari (che includono ingrossamento e/o dolenzia mammaria) 1,3% 1,3%

    DUAGEN IN COMBINAZIONE CON L’ALFA BLOCCANTE TAMSULOSINA

    I dati provenienti dallo studio CombAT a 4 anni che confrontava la dutasteride 0,5 mg (n=1623) e la tamsulosina 0,4 mg (n=1611) una volta al giorno da sole e in combinazione (n=1610) hanno dimostrato che l’incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e il quarto anno di trattamento, è stata rispettivamente del 22%, 6%, 4% e 2% con la terapia di combinazione dutasteride/tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% con dutasteride in monoterapia e 13%, 5%, 2% e 2% con tamsulosina in monoterapia. La maggior incidenza di eventi avversi nel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo, specificamente disturbi dell’eiaculazione, osservati in questo gruppo.

    I seguenti eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco sono stati riportati con un’incidenza maggiore o uguale all’1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT; l’incidenza di tali eventi durante i quattro anni di trattamento è mostrata nella tabella sottostante:

    Classificazione sistemica organica Reazioni avverse Incidenza durante il periodo di trattamento
    1°anno 2°anno 3°anno 4°anno
    Combinazionea(n) (n=1610) (n=1428) (n=1283) (n=1200)
    Dutasteride (n=1623) (n=1464) (n=1325) (n=1200)
    Tamsulosina (n=1611) (n=1468) (n=1281) (n=1112)
    Patologie del sistema nervoso Capogiri
    Combinazionea 1,4% 0,1% <0,1% 0,2%
    Dutasteride 0,7% 0,1% <0,1% <0,1%
    Tamsulosina 1,3% 0,4% <0,1% 0%
    Patologie cardiache Insufficienza cardiaca (termine compositob)
    Combinazionea 0,2% 0,4% 0,2% 0,2%
    Dutasteride <0,1% 0,1% <0,1% 0%
    Tamsulosina 0,1% <0,1% 0,4% 0,2%
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella, disturbi psichiatrici, esami diagnostici Impotenza
    Combinazionea 6,3% 1,8% 0,9% 0,4%
    Dutasteride 5,1% 1,6% 0,6% 0,3%
    Tamsulosina 3,3% 1,0% 0,6% 1,1%
    Libido alterata (diminuita)
    Combinazionea 5,3% 0,8% 0,2% 0%
    Dutasteride 3,8% 1,0% 0,2% 0%
    Tamsulosina 2,5% 0,7% 0,2% <0,1%
    Disturbi dell’eiaculazione
    Combinazionea 9,0% 1,0% 0,5% <0,1%
    Dutasteride 1,5% 0,5% 0,2% 0,3%
    Tamsulosina 2,7% 0,5% 0,2% 0,3%
    Disturbi mammaric
    Combinazionea 2,1% 0,8% 0,9% 0,6%
    Dutasteride 1,7% 1,2% 0,5% 0,7%
    Tamsulosina 0,8% 0,4% 0,2% 0%

    a Combinazione = dutasteride 0,5 mg una volta al giorno più tamsulosina 0,4 mg una volta al giorno.

    b Insufficienza cardiaca come termine composito composto da insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca acuta, shock cardiogeno, insufficienza ventricolare sinistra acuta, insufficienza ventricolare destra, insufficienza ventricolare destra acuta, insufficienza ventricolare, insufficienza cardiopolmonare, cardiomiopatia congestizia.

    c Sono inclusi dolenzia e ingrossamento della mammella.

    ALTRI DATI

    Lo studio REDUCE ha rivelato una maggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non è stato stabilito se l’effetto della dutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio.

    Quanto segue è stato riportato negli studi clinici e nell’impiego successivo alla commercializzazione: cancro della mammella maschile (vedere paragrafo 4.4).

    Eccipienti

    Nucleo della capsula

    mono e digliceridi dell’acido caprilico/caprico

    butilidrossitoluene (E321).

    Rivestimento della capsula

    gelatina

    glicerolo

    titanio diossido (E171)

    ferro ossido giallo (E172)

    trigliceridi a catena media

    lecitina

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.