Le compresse devono essere assunte in monosomministrazione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.
Ipertensione arteriosa
La dose abituale di DOXAZOSINA ALMUS è da 1 a 8 mg al giorno. La massima dose raccomandata è di 16 mg al giorno.
La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi (1/2 compressa da 2 mg) e questa dose deve essere mantenuta da una a due settimane di trattamento. Dopo questo periodo il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre una-due settimane. Al bisogno, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna
All’inizio del trattamento con DOXAZOSINA ALMUS, si raccomanda il seguente schema posologico:
giorni da 1 a 8: 1 mg al giorno (1/2 compressa di DOXAZOSINA ALMUS da 2 mg);
giorni da 9 a 14: 2 mg al giorno (1 compressa di DOXAZOSINA ALMUS da 2 mg).
In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della IPB del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg (1 compressa di DOXAZOSINA ALMUS da 4 mg) e, successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg (2 compresse di DOXAZOSINA ALMUS da 4 mg).
L’intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.
La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg.
DOXAZOSINA ALMUS deve essere usato in monosomministrazione giornaliera.
Se si interrompe la somministrazione di doxazosina per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio iniziale di 1 mg.
Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale
La farmacocinetica della doxazosina rimane invariata nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che la doxazosina aggravi l’insufficienza renale preesistente. Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale. Comunque, a causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all’inizio del trattamento.
Doxazosina non è dializzabile poiché è altamente legata alle proteine plasmatiche.
Pazienti con insufficienza epatica
Il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica. Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere la sezione 4.4).
Bambini
L’uso di doxazosina è sconsigliato nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa della mancanza di dati di efficacia.
Nella fase iniziale del trattamento o quando il dosaggio viene aumentato, il paziente deve essere monitorato (in particolare per la pressione arteriosa) per ridurre al minimo il rischio di effetti quali l’abbassamento della pressione arteriosa e la sincope quando si cambia posizione. Particolare attenzione è necessaria negli anziani, nei pazienti con insufficienza epatica o renale, nei pazienti che assumono una dieta rigorosa a basso contenuto di sale o in quelli in terapia con diuretici.
A questi pazienti deve essere raccomandato di evitare le situazioni che potrebbero provocare infortunio in caso di capogiri o debolezza durante la fase iniziale del trattamento con doxazosina.
A causa delle sue proprietà vasodilatatrici, doxazosina deve essere impiegata con cautela nei pazienti affetti da una delle cardiopatie severe qui di seguito riportate:
edema polmonare conseguente a stenosi aortica o mitralica;
insufficienza cardiaca con elevato volume cardiaco al minuto;
insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica;
insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento.
Nei pazienti con cardiopatia ischemica severa, un abbassamento troppo rapido o marcato della pressione arteriosa può portare a un peggioramento dell’angina.
L’uso concomitante di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (ad esempio sildenafil, tadalafil, vardenafil) e DOXAZOSINA ALMUS può determinare l’insorgenza di ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Allo scopo di minimizzare il rischio di sviluppare ipotensione ortostatica, il paziente deve essere stabilizzato con il trattamento a base di alfa-bloccanti prima di iniziare la terapia con gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5.
È richiesta prudenza anche quando la doxazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che influenzano il metabolismo epatico (ad es. cimetidina).
Questo medicinale contiene lattosio, pertanto, i pazienti con malattie ereditarie rare come l’intolleranza al galattosio, la carenza di Lapp lattasi o la sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono usare questo medicinale.
La doxazosina deve essere usata con prudenza nei pazienti con neuropatia diabetica autonoma.
Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la sindrome dell’iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Sindrome), una variante della sindrome della piccola pupilla. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. La comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l’intervento, il chirurgo prima di procedere con l’intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici.
Pazienti con insufficienza epatica
La doxazosina deve essere usata con particolare attenzione nei pazienti con funzione epatica ridotta. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa, l’uso di doxazosina in questi pazienti è sconsigliato.
Bambini
L’uso di doxazosina è sconsigliato nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa della mancanza di dati di sicurezza e di efficacia.
Uso durante la gravidanza: Non sono stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali. La sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita poiché non sono stati condotti studi adeguati o ben controllati su donne in gravidanza. Pertanto, questo medicinale deve essere utilizzato solo se, a giudizio del medico, i benefici potenziali superano i possibili rischi.
Uso durante l’allattamento: Gli esperimenti sugli animali hanno dimostrato che la doxazosina si accumula nel latte materno. Pertanto la doxazosina non deve essere utilizzata durante l’allattamento.
Gli effetti indesiderati sono imputabili principalmente alle proprietà farmacologiche del medicinale. Tali effetti sono per la maggior parte transitori e sono stati tollerati durante il trattamento prolungato.
Disturbi del sangue e del sistema linfatico
Rari (< 0,1%): leucopenia e trombocitopenia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni (< 1%): ipokaliemia, gotta, arsura;
Rari (< 0,1%): ipoglicemia.
Disturbi psichiatrici
Comuni (> 1%): eiaculazione ritardata, apatia, malessere;
Non comuni (< 1%): sogni irrequieti, amnesia, labilità emotiva.
Disturbi del sistema nervoso
Comuni (> 1%): crampi muscolari;
Non comuni (< 1%): tremore, rigidità muscolare;
Rari (< 0,1%): depressione, agitazione, parestesia.
Disturbi della vista
Comuni (> 1%): disturbi dell’accomodazione visiva;
Non comuni (< 1%): lacrimazione anomala, fotofobia;
Rari (< 0,1%): visione offuscata, congiuntivite.
Disturbi dell’udito e del labirinto
Non comuni (< 1%): tinnito.
Disturbi cardiaci
Comuni (> 1%): edema, palpitazioni;
Non comuni (< 1%): tachicardia, aritmia, infarto del miocardio, angina pectoris.
Disturbi vascolari
Comuni (> 1%): vertigine, capogiri;
Non comuni (< 1%): ipotensione ortostatica, ischemia periferica;
Rari (< 0,1%): disturbi cerebrovascolari.
Disturbi respiratori, toracici e mediastinici
Comuni (> 1%): dispnea, naso chiuso;
Non comuni (< 1%): sanguinamento dal naso, tosse, mal di gola, broncospasmo;
Rari (< 0,1%): edema della laringe.
Disturbi gastrointestinali
Comuni (> 1%): stitichezza, dispepsia;
Non comuni (< 1%): anoressia, aumento dell’appetito;
Rari (< 0,1%): mal di stomaco, diarrea, vomito.
Disturbi epatobiliari
Rari (< 0,1%): ittero, aumento degli enzimi epatici, epatite.
Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo
Non comuni (< 1%): alopecia;
Rari (< 0,1%): rash cutaneo, porpora, prurito, sudorazione.
Disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo
Non comuni (< 1%): dolore muscolare, gonfiore/dolore articolare, debolezza muscolare.
Disturbi renali e urinari
Comuni (> 1%): frequente necessità di urinare, aumentata produzione di urina;
Non comuni (< 1%): incontinenza, disturbi durante la minzione, disuria.
Disturbi del sistema riproduttivo e mammario
Rari (< 0,1%): impotenza, priapismo.
Disturbi generali e reazioni nel sito di somministrazione
Comuni (> 1%): affaticamento, nausea, debolezza, cefalea, dolore toracico, sonnolenza;
Non comuni (< 1%): edema/edema del volto, sincope, arrossamento del volto, brividi, febbre, pallore, alterazione del gusto;
Rari (< 0,1%): riduzione della temperatura corporea negli anziani, alterazione del gusto.
In qualche caso
Possono verificarsi aumentati livelli plasmatici di azoto e di creatinina, riduzione degli eritrociti. Nella fase iniziale del trattamento, possono verificarsi ipotensione ortostatica e – raramente – sincope, soprattutto ad alte dosi. Questi effetti possono comparire anche quando si riprende il trattamento dopo una breve interruzione.
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, amido glicolato sodico, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.