Si diluiscono 2 fiale da 200 mg in 500 ml di soluzione fisiologica clorosodica o glucosata o Ringer–lattato (oppure si diluisce una fiala da 200 mg in 250 ml). La soluzione così ottenuta conterrà 0,8 mg (800 mcg) di dopamina per ml. Poichè impiegando i comuni deflussori un ml equivale a 20 gocce, ogni goccia conterrà 40 mcg di dopamina. In genere sono sufficienti dosi di 5–15 mcg/kg/min, ma in qualche caso può essere necessario raggiungere i 20 o più mcg/kg/min. Raggiunto un aumento soddisfacente dei valori pressori della diuresi e un miglioramento delle condizioni circolatorie generali, l’infusione deve essere continuata con il dosaggio rivelatosi efficace. Nei pazienti di vario peso corporeo il numero di gocce della soluzione di DOPAMINA (2 fiale da 200 mg in 500 ml oppure 1 fiala da 200 mg in 250 ml) da infondere quando si vogliono usare dosaggi da 5 a 15 mcg/kg/min è il seguente:
Peso (kg) | 5 mcg/kg/min | 10 mcg/kg/min | 15 mcg/kg/min | |||
mcg/min | n° gtt/min | mcg/min | n° gtt/min | mcg/min | n° gtt/min | |
40 | 200 | 5 | 400 | 10 | 600 | 15 |
50 | 250 | 6 | 500 | 12 | 750 | 19 |
60 | 300 | 7 | 600 | 15 | 900 | 22 |
70 | 350 | 9 | 700 | 17 | 1050 | 26 |
80 | 400 | 10 | 800 | 20 | 1200 | 30 |
90 | 450 | 11 | 900 | 22 | 1350 | 34 |
La somministrazione eccessiva di soluzioni prive di potassio può causare una ipokaliemia importante. La somministrazione endovenosa di queste soluzioni può causare un sovraccarico di liquidi e/o di soluti con risultante diluizione delle concentrazioni degli elettroliti sierici, iperidratazione, stati congestizi oppure edema polmonare.
Prima del trattamento con DOPAMINA l’ipovolemia deve essere corretta con opportune quantità di sangue o di plasma secondo l’indicazione.
Durante la terapia con DOPAMINA tenere sotto controllo: flusso urinario, gittata cardiaca, pressione sanguigna. Qualora ci si trovi di fronte ad uno sproporzionato aumento della pressione diastolica (cioè una notevole diminuzione della pressione al polso) l’infusione dovrà essere ridotta ed il paziente sarà osservato con cura al fine di evitare che l’attività vasocostrittrice non divenga predominante, qualora non sia questo l’effetto desiderato.
DOPAMINA dovrà essere infuso nelle vene più grosse, qualora possibile, al fine di evitare stravasi nei tessuti adiacenti. Stravasi possono provocare necrosi e piaghe. Sarà necessario pertanto che venga controllata in continuazione la regolarità dell’infusione. L’ischemia è reversibile tramite l’infiltrazione della zona affetta con 10 ml – 15 ml di soluzione salina contenente dai 5 mg ai 10 mg di fentolamina mesilato. Al manifestarsi dello stravaso deve essere utilizzata una siringa con un ago ipodermico di piccolo diametro per permettere la libera infiltrazione della fentolamina nella zona ischemica.
Pazienti con precedenti malattie occlusive vascolari (aterosclerosi, embolismo arterioso, morbo di Raynaud, lesioni da freddo, endoartrite diabetica e morbo di Buerger) devono venire attentamente osservati per qualsiasi variazione di colore o temperatura della pelle alle estremità. Se avviene qualche variazione in tal senso e si pensa possa essere il risultato di una compromissione della circolazione nelle estremità, occorrerà valutare i benefici derivanti dal continuare l’infusione con DOPAMINA e i rischi di possibile necrosi. Questa condizione può essere invertita sia diminuendo che fermando la perfusione. Antidoto alla ischemia periferica per prevenire piaghe e necrosi sarà l’infiltrazione più rapida possibile delle aree interessate con 10 o 15 ml di soluzione fisiologica contenente 5 o 10 mg di fentolamina.
Pazienti trattati con inibitori della monoaminossidasi (IMAO) richiedono una sostanziale riduzione del dosaggio (almeno 1/10 del dosaggio normale).
Non aggiungere a DOPAMINA soluzioni alcaline.
ATTENZIONE: Dopamina Hospira contiene potassio metabisolfito; in rari casi può provocare reazioni di tipo allergico e broncospasmo.
Le soluzioni di destrosio devono essere usate con cautela nei pazienti con anamnesi positiva di diabete mellito subclinico o conclamato.
Non essendo noto l’effetto della dopamina in caso di funzionalità renale ed epatica ridotta, in questi pazienti, è necessario un monitoraggio attento.
Per evitare un inopportuno stato di ipotensione, l’infusione di dopamina deve essere interrotta gradualmente.
Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
La sicurezza ed efficacia della dopamina nei pazienti pediatrici non sono state stabilite.
Gravidanza
Gli studi negli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni della dopamina, tuttavia, l’effetto della dopamina sul feto umano non è noto. Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va usato solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento
Non è noto se la dopamina viene escreta nel latte materno, né è noto il suo effetto nei neonati.
I più frequenti sono:
Patologie cardiache:
Battiti ectopici, nausea, vomito, tachicardia, dolore anginoso, palpitazioni
Patologie vascolari:
Ipotensione, vasocostrizione, ipertensione
Patologie gastrointestinali:
Nausea, vomito
Patologie del sistema nervoso centrale:
Cefalea
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Dispnea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Piloerezione
I meno frequenti sono:
Patologie cardiache:
Conduzione aberrante, bradicardia, ampliamento del complesso QRS ECG, raramente sono state segnalate aritmie ventricolari fatali
Patologie dell’occhio:
Midriasi
Patologie renali ed urinarie:
Azotemia.
Anomalie esami diagnostici:
Aumento della pressione sanguignea
Infezioni e infestazioni:
Gangrena. Reazioni gravi o fatali da gangrena dei piedi si sono verificate in seguito a dosaggi compresi tra 10 mcg /kg/min e 14 mcg /kg/min, o maggiori, in alcuni pazienti con malattie vascolari preesistenti.
Potassio metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
Conservare a temperatura non superiore ai 25° C e nella confezione originale.