Dirahist (Teofarma srl)

Capsule rigide 24cps 2mg+1mg

da8.64 €
Principio attivo:Triamcinolone/clorfenamina
Gruppo terapeutico:Corticosteroidi sistemici, associazioni
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • allergiche
  • orticaria
  • febbre
  • rinite vasomotoria
  • edema
  • dermatiti
  • dermatosi
  • pruriti
  • asma bronchiale
  • congiuntiviti
  • emicrania
  • cefalee
  • allergica
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    Posologia

    La dose media è di 1 - 2 capsule 4 volte al giorno. 

    E' bene tenere presente che la posologia deve essere individualizzata e che, una volta ottenuto il risultato voluto, è possibile ridurre gradualmente la dose giornaliera fino a raggiungere quella minima, che nel singolo caso permette il mantenimento di una situazione soddisfacente.

    La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente.

    Controindicazioni
  • herpes simplex
  • componenti
  • ulcera peptica
  • osteoporosi
  • tromboflebite
  • anastomosi intestinali
  • disturbi psichici
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    Interazioni
  • steroidi
  • barbiturici
  • fenitoina
  • carbamazepina
  • rifampicina
  • contraccettivi orali
  • trioleandomicina
  • alcool
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    Avvertenze

    Nei pazienti in terapia con glicocorticoidi sottoposti a particolare stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all'entità della condizione stressante.

    I glicocorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti;  in questi casi va sempre valutata l'opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.

    In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un'alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio.

    Tutti i glicocortocoidi aumentano l'escrezione di calcio.

    I pazienti sotto terapia con glicocorticoidi non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glicocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale.

    Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal glicocorticoide, può essere minimizzato con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia; quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, la terapia ormonale andrebbe ripresa.

    Nei pazienti ipotiroidei od affetti da cirrosi epatica la risposta ai glicocorticoidi può essere aumentata. Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare acido acetilsalicilico ai glucocorticoidi.

    La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente.

    Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere; euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una persistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate da glucocorticoidi.

    L'uso di clorfeniramina deve essere monitorato in pazienti con insufficienza renale per l'allungamento dell'emivita plasmatica in questa patologia.

    Tenere fuori dalla portata dei bambini.

    Gravidanza

    L'uso del prodotto in gravidanza ed in corso di allattamento è da limitarsi ai casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.

    Effetti Collaterali

    In corso di terapia, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:

    Alterazioni del bilancio idro-elettrolitico; soprattutto ipopotassiemie.

    Alterazioni muscolo-scheletriche, quali osteoporosi, miopatie, fragilità ossea.

    Complicazioni a carico dell'apparato gastrointestinale, che possono arrivare fino alla comparsa o all'attivazione di ulcera peptica, soprattutto in caso di contemporanea assunzione di infiammatori non steroidei.

    Alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute; eruzioni su basi idiosincrasica.

    Alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica.

    Disendocrinie quali irregolarità mestruali, aspetto simil-cushingoide, disturbi della crescita nei bambini; interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in caso di stress; diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonché aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici.

    Complicazioni oftalmiche quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endoculare.

    Negativizzazione del bilancio dell'azoto; per cui, nei trattamenti prolungati, la razione alimentare di proteine deve essere adeguatamente aumentata e la crescita dei bambini attentamente seguita.

    La clorfeniramina può provocare, come ogni antistaminico anti-H1, sonnolenza, vertigini, tinnito, stanchezza, diplopia, euforia, nervosismo, insonnia, tremori; ipotensione transitoria, discrasia ematica e disturbi extrapiramidali.

    Eccipienti

    Calcio fosfato dibasico; magnesio stearato.

    Costituenti della capsula : Eritrosina (E 127); indigotina (E 132); titanio biossido (E 171); gelatina.

    Conservazione

    Nessuna.