DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato
Angina pectoris:
1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari. Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base al parere del medico.
Ipertensione:
Da mezza ad una compressa tre volte al giorno.
Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato
Angina pectoris e ipertensione:
Una compressa ogni dodici ore.
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato
Angina pectoris e ipertensione:
La dose è di una capsula al giorno in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità, dopo aver iniziato la terapia con dosaggi più bassi di diltiazem.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi, occorre iniziare con dosaggi più bassi.
L’ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; l’ideale è l’assunzione prima o durante un pasto.
Le capsule e le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po’ di liquido.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato e DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento.
DILZENE 50 mg/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
Ischemia acuta del miocardio:
0,15 mg/kg per via endovenosa diretta (1-2 minuti).
In caso di necessità il trattamento può essere seguito da infusione endovenosa continua a velocità costante.
In questo caso la posologia massima sarà di 10 mg/h per 24 ore. La somministrazione dovrà essere condotta sotto controllo elettrocardiografico continuo e diluendo il prodotto in soluzione fisiologica o glucosata al 5%. In ogni caso non dovrà essere superata la dose totale di 240 mg di diltiazem al giorno.
Chirurgia cardiaca in circolazione extra corporea:
Aggiungere da 0,05 a 0,2 mg/kg (dose totale) alle soluzioni comunemente usate in cardioplegia.
La dose consigliata è di 0,1 mg/kg, somministrata come infusione endovenosa a velocità costante a partire da 30 minuti prima dell’induzione dell’anestesia.
Il trattamento deve proseguire durante il periodo post-operatorio, in particolare quando il paziente riprende i sensi e ritorna alla temperatura normale.
Nel caso di bypass delle arterie coronarie, l’infusione va mantenuta per almeno 24 ore dopo l’interruzione della circolazione extra-corporea. Il trattamento endovenoso dovrebbe essere mantenuto finchè non si può riprendere la precedente terapia antianginosa.
Tachicardia giunzionale:
Da 0,25 a 0,30 mg/kg per via endovenosa diretta (in 1-2 minuti).
Fibrillazione e flutters atriali rapidi:
Una dose da 0,25 a 0,30 mg/kg per via endovenosa diretta (in 1-2 minuti) è spesso sufficiente per rallentare la frequenza cardiaca al di sotto di 100 battiti/minuto.
Per la continuazione della terapia oltre le 24 ore si raccomanda di usare la forma orale.
Popolazioni speciali
Età pediatrica
Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem nei bambini non è raccomandato.
Pazienti Anziani
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.(vedere paragrafo 4.4)
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antiipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
Non sono state accertate la sicurezza d’impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini (vedere sez. 4.3).
Per le formulazioni orali:
È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina.
I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione.
Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale.
In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un’altra.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero.
Le compresse di DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato sono rivestite da una membrana polimerica insolubile che permette il rilascio controllato del principio attivo; tale membrana non viene modificata dal passaggio nel tratto gastrointestinale, il suo eventuale ritrovamento nelle feci non è quindi da interpretarsi come un segno di non efficacia del prodotto.
DILZENE 60 mg compresse contiene lattosio, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene olio di ricino polimerizzato pertanto può causare disturbi gastrici e diarrea.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene saccarosio, quindi Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Per le formulazioni iniettabili :
DILZENE 50 mg/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso:
Si raccomanda di utilizzare DILZENE 50 mg/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso in ambiente ospedaliero; questa raccomandazione è da ritenersi obbligatoria per quanto riguarda l’uso perfusionale.
Le formulazioni iniettabili di diltiazem vanno impiegate con cautela nei pazienti con blocco atrio-ventricolare di primo grado.
In caso di cardiomegalia o di insufficienza cardiaca o ipotensione (quando non associata con ipovolemia e/o con insufficienza cardiaca) il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero.
La formulazione iniettabile non è raccomandata nei casi di grave bradicardia, a meno che il beneficio non superi il rischio. In ogni caso il paziente deve venire strettamente monitorato.
Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale o epatica: non sono disponibili informazioni sull’uso di diltiazem iniettabile in tali pazienti. Comunque è possibile un aumento dei livelli plasmatici di diltiazem in tali pazienti, dopo somministrazione orale.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
In caso di anestesia generale, l’anestesia deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio. Durante l’anestesia, in relazione all’effetto ipotensivo del diltiazem, l’uso contemporaneo dei nitrati richiede cautela (vedere 4.5)
Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem iniettabile non è raccomandato nei bambini.
DILZENE 50 mg/ 3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso:
Il prodotto va ricostituito con la fiala inclusa nella confezione.
Gravidanza
Il diltiazem è controindicato in gravidanza.
Sono disponibili dati molto limitati sull’uso di diltiazem nelle pazienti in gravidanza. Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio).
In donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale.
Allattamento: poiché il diltiazem viene escreto nel latte materno, l’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato.
Se l’utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.
Le seguenti reazioni avverse sono classificate per classe sistemico organica e per frequenza usando la seguente convenzione: molto comune (≥ 10%), comune (≥ 1% e < 10%), non comune (≥ 0,1% e < 1%), raro (≥0,01% e < 0,1%), molto raro (< 0,01%). Per alcune reazioni avverse la frequenza è stata indicata come "non nota" non essendo possibile determinarla sulla base dei dati disponibili
Patologie del sistema emolinfopoietico
- Frequenza non nota: trombocitopenia, leucopenia, allungamento del tempo di emorragia.
Disturbi psichiatrici
- Non comune: nervosismo, insonnia.
- Raro: amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza.
- Frequenza non nota: cambiamenti d’umore (compresa depressione).
Patologie del sistema nervoso
- Comune: cefalea, capogiri.
- Raro: parestesie, tinnito, tremore.
- Frequenza non nota: sindrome extrapiramidale (disturbi dell’andatura), vertigini.
Patologie cardiache
- Comune: Blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco del fascio di His): palpitazioni
- Non comune: bradicardia.
- Raro, aritmia, asistolia, sincope, angina.
- Frequenza non nota: blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche.
Inoltre in caso di somministrazione endovenosa o per infusione:
• talvolta ipotensione scarsamente tollerata;
• bradicardia o blocco atrioventricolare a livello nodo.
Tali effetti si risolvono quando il trattamento viene interrotto o la dose viene ridotta.
Patologie vascolari
- Comune: vampate.
- Non comune: ipotensione ortostatica
- Frequenza non nota: vasculite (compresa vasculite leucocito clastica), edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione. I fenomeni dovuti a vasodilatazione (mal di testa, vampate di calore e in particolare l’edema degli arti inferiori) sono dose-dipendenti e risultano più frequenti negli anziani e sono in relazione all’attività farmacologia del prodotto.
Patologie gastrointestinali
- Comune: costipazione, dispepsia, dolore gastrico, nausea.
- Non comune: vomito, diarrea
- Raro: secchezza delle fauci, alterazione del gusto, dolore addominale.
- Frequenza non nota: iperplasia delle gengive.
Patologie epatobiliari
- Non comune: aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP); tali aumenti sono in genere transitori.
- Frequenza non nota: epatite, reversibile dopo interruzione del trattamento.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
- Raro: anoressia, aumento ponderale.
- Frequenza non nota: iperglicemia.
Patologie renali e urinarie
- Raro: nicturia, poliuria.
- Molto raro: nefrite interstiziale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comune: eritema.
- Raro: orticaria, petecchie, prurito, eritema generalizzato
- Frequenza non nota: fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre.
Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
- Raro: dolore osteoarticolare
Patologie dell’occhio
- Raro: ambliopia, irritazione oculare
Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche
- Raro: dispnea.
- Frequenza non nota: epistassi.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
- Raro: impotenza.
- Frequenza non nota: ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
- Molto comune: edema periferico.
- Comune: malessere
- Raro: astenia.
Esami diagnostici
- Non comune: aumento dei livelli ematici di LDH e CPK
- Frequenza non nota: iperglicemia.
DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato:
Lattosio, olio idrogenato, macrogol 6000, magnesio stearato.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato:
Nucleo: citrato monosodico, saccarosio, povidone, magnesio stearato, macrogol 6000.
Rivestimento: saccarosio, polimero di rivestimento, acetiltributil citrato, olio di ricino polimerizzato, sodio bicarbonato, etilvanillina, titanio diossido (E171).
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato:
Cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, copolimero acrilico e metacrilico esteri, etilcellulosa, monogliceridi diacetilati, magnesio stearato.
Componenti della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E 172).
DILZENE 50 mg/3ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso:
Mannitolo, cloruro di sodio.
La fiala di solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione