Posologia
La dose raccomandata è di una capsula (290 mcg ) una volta al giorno.
I medici devono periodicamente valutare la necessità di proseguire il trattamento. L’efficacia del linaclotide è stata stabilita in studi in doppio cieco controllati verso placebo, della durata massima di 6 mesi. Se i pazienti non riscontrano un miglioramento dei loro sintomi dopo 4 settimane di trattamento, è opportuno visitare nuovamente il paziente e riconsiderare il beneficio e i rischi di proseguire il trattamento.
Popolazioni speciali
Pazienti con insufficienza renale o epatica
Non sono necessari aggiustamenti della dose nei in pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti anziani
Per i pazienti anziani, sebbene non siano necessari aggiustamenti della dose, il trattamento deve essere attentamente monitorato e periodicamente rivalutato (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia del linaclotide nei bambini da 0 a 18 anni non è ancora stata stabilita. Non ci sono dati disponibili.
Constella non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Modo di somministrazione
Per uso orale. La capsula deve essere assunta almeno 30 minuti prima di un pasto (vedere paragrafo 4.5).
Constella deve essere utilizzato esclusivamente laddove siano state escluse patologie organiche e sia stata accertata una diagnosi di IBS–C da moderata a grave (vedere paragrafo 5.1).
I pazienti devono essere consapevoli della possibile comparsa di diarrea durante il trattamento. Devono inoltre essere avvisati di informare il loro medico in caso di diarrea grave o prolungata (vedere paragrafo 4.8).
Qualora si manifesti una diarrea prolungata (ad es., per più di una settimana) o grave, si deve prendere in considerazione la sospensione temporanea del linaclotide fino alla risoluzione dell’episodio di diarrea e ci si deve rivolgere al medico. Occorre prestare particolare cautela nei pazienti soggetti a disturbi dell’equilibrio idrico o elettrolitico (ad es., gli anziani, i pazienti con malattie CV, diabete, ipertensione), e prendere in considerazione il controllo degli elettroliti.
Il linaclotide non è stato studiato in pazienti con condizioni infiammatorie croniche del tratto intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa; pertanto non è raccomandato l’uso di Constella in questi pazienti.
Pazienti anziani
Vi sono dati limitati sui pazienti anziani (vedere paragrafo 5.1). A causa del rischio accresciuto di diarrea osservato nelle sperimentazioni cliniche (vedere paragrafo 4.8), occorre prestare particolare attenzione a questi pazienti e il rapporto beneficio–rischio deve essere accuratamente e periodicamente valutato.
Popolazione pediatrica
Constella non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti perché non è stato studiato su questa popolazione. Poiché è noto che il recettore GC–C è sovraespresso in giovanissima età, i bambini al di sotto dei 2 anni potrebbero essere particolarmente sensibili agli effetti del linaclotide.
Gravidanza
I dati sull’uso del linaclotide sulle donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso durante la gravidanza.
Allattamento
Poiché l’esposizione sistemica al linaclotide è minima, è improbabile l’escrezione nel latte materno, benché ciò non sia stato ancora valutato. Nonostante a dosi terapeutiche non si siano riscontrati effetti su neonati/bambini allattati al seno, in assenza di dati sull’uomo, l’uso durante l’allattamento non è raccomandato.
Fertilità
Gli studi condotti sugli animali dimostrano che non esiste alcun effetto sulla fertilità maschile e femminile.
Riassunto del profilo di sicurezza
Linaclotide è stato somministrato oralmente a 1.166 pazienti con IBS–C in studi clinici controllati. Di questi pazienti, 892 hanno ricevuto linaclotide alla dose raccomandata di 290 mcg al giorno. L’esposizione totale nel piano di sviluppo clinico superava 1.500 anni–paziente. La reazione avversa più frequentemente riferita con la terapia a base di Constella è stata la diarrea, generalmente di intensità da lieve a moderata, che si è manifestata in meno del 20% dei pazienti. In casi rari e particolarmente gravi ciò potrebbe, di conseguenza, condurre all’insorgenza di disidratazione, ipokaliemia, riduzione del bicarbonato nel sangue, capogiri, e ipotensione ortostatica.
Altre reazioni avverse comuni (> 1%) erano dolori addominali, distensione addominale e flatulenza.
Tabella delle reazioni avverse
In studi clinici controllati, alla dose raccomandata di 290 mcg al giorno, sono state riferite le seguenti reazioni avverse con frequenze corrispondenti a: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
MedDRa classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune | Rara | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | Gastroenterite virale | ||||
Patologie gastrointestinali | Diarrea | Dolori addominali, Flatulenza, Distensione addominale | Incontinenza Fecale, Urgenza di defecare | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Rash | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipokaliemia, Disidratazione, Riduzione dell’appetito | ||||
Patologie del sistema nervoso | Capogiri | ||||
Patologie vascolari | Ipotensione ortostatica | ||||
Esami diagnostici | Riduzione del bicarbonato nel sangue |
Descrizione di reazioni avverse selezionate
La diarrea è la reazione avversa più frequente ed è compatibile con l’azione farmacologica del principio attivo. Negli studi clinici, il 2% dei pazienti trattati ha sperimentato diarrea di intensità grave e il 5% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa della diarrea.
La maggior parte dei casi riferiti di diarrea era di intensità da lieve (43%) a moderata (47%); il 2% dei pazienti trattati ha avuto diarrea di intensità grave. Circa la metà degli episodi di diarrea ha avuto inizio durante la prima settimana di trattamento.
In circa un terzo dei pazienti, la diarrea si è risolta entro sette giorni; tuttavia in 80 pazienti (50%), la durata della diarrea è stata di oltre 28 giorni (rappresentando il 9,9% di tutti i pazienti trattati con linaclotide).
Negli studi clinici, il cinque per cento dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa della diarrea. Nei pazienti in cui la diarrea ha portato all’interruzione del trattamento, essa si è risolta entro pochi giorni dall’interruzione del trattamento.
I pazienti anziani (> 65 anni), gli ipertesi e i diabetici hanno riferito diarrea più frequentemente rispetto alla popolazione IBS–C generale inclusa nelle sperimentazioni cliniche.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Contenuto della capsula
cellulosa microcristallina;
ipromellosa;
calcio cloruro diidrato;
leucina.
Rivestimento della capsula
biossido di titanio (E171);
gelatina;
ossido di ferro rosso (E172);
ossido di ferro giallo (E172).
Inchiostro della capsula
Gommalacca;
glicole propilenico;
soluzione di ammoniaca, concentrata;
potassio idrossido;
biossido di titanio (E171);
ossido di ferro nero (E172).
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Tenere il flacone ben chiuso per proteggerlo dall’umidità.
Il flacone contiene uno o più contenitori sigillati, contenenti gel di silice per tenere anidre le capsule. Tenere i contenitori nel flacone.