Profilassi della malaria
Regime di dosaggio
Tabella 1: Informazioni generali
Dose per adulti | Dose pediatrica | Osservazioni |
310 mg di clorochina base (500 mg di clorochina bifosfato) per via orale, una volta alla settimana. | 5 mg/kg di p.c. di clorochina base (8,1 mg/kg di clorochina bifosfato) per via orale, una volta alla settimana, fino ad un massimo corrispondente alla dose per adulti di 310 mg di clorochina base. | Iniziare la profilassi una settimana o due prima del viaggio in zona malarica e proseguirla per tutta la durata del soggiorno, nello stesso giorno della settimana, e per altre 4 settimane dopo aver lasciato la zona malarica. |
Adulti:
Secondo le linee guida dell’OMS, dosi cumulative di clorochina base pari a 1 g/kg di p.c. oppure a 50–100 g complessivi sono state associate a danno retinico. Pertanto, la dose cumulativa totale negli adulti non deve essere superiore ai 50 g di clorochina base.
In relazione a questa dose cumulativa totale, la durata totale del trattamento può variare a seconda del peso del paziente e dello specifico regime posologico prescritto. Si raccomanda di calcolare la durata totale del trattamento per ogni singolo paziente in occasione della prima prescrizione ed assicurare che essa venga ricalcolata ogniqualvolta si modifichino i parametri del trattamento. La durata totale del trattamento così calcolata dovrebbe essere comunicata anche al paziente. Dev’essere prestata particolare attenzione affinché la durata totale del trattamento non venga superata.
Successivamente la profilassi dovrà essere proseguita con un farmaco che non contenga clorochina.
Popolazione pediatrica:
Tabella 2: Numero di compresse da 250 mg, pari a 155 mg di clorochina base, per la profilassi della malaria, corrispondenti a 5 mg/kg p.c. alla settimana
Peso corporeo | Numero di compresse [una volta alla settimana] |
3 – 10 kg | ¼ |
> 10 – 15 kg | ½ |
> 15 – 25 kg | ¾ |
> 25 – 30 kg | 1 |
> 30 – 35 kg | 1+¼ |
> 35 – 50 kg | 1 +½ |
Per ragioni di sicurezza si raccomanda un dosaggio più elevato di mezza compressa al giorno per 6 giorni alla settimana per soggiorni più brevi in alcune regioni malariche.
Clorochina non dev’essere somministrata ai bambini per la profilassi della malaria a lungo termine.
Modo di somministrazione
Per la profilassi della malaria, le compresse devono essere assunte sempre nello stesso giorno della settimana, inghiottite intere con un po’ d’acqua dopo un pasto.
Terapia della malaria
La dose totale usualmente impiegata per il trattamento della malaria causata da plasmodi sensibili alla clorochina è di 25–30 mg di clorochina base per kg di peso corporeo. Questa dose dev’essere somministrata per via orale e distribuita nell’arco di un trattamento di 3–4 giorni: inizialmente 10 mg/kg; dopo 6 ore altri 5 mg/kg; quindi 5 mg/kg nei due–tre giorni successivi.
Adulti:
Agli adulti viene somministrata una dose iniziale di 4 compresse rivestite da 250 mg di clorochina, altre 2 compresse da 250 mg dopo 6 ore, quindi 2 compresse da 250 mg al giorno nei due–tre giorni successivi.
Popolazione pediatrica:
Ai bambini viene somministrata una dose stabilita in rapporto al loro peso corporeo.
Tabella 3: Numero di compresse da 250 mg, pari a 155 mg di clorochina base, per la terapia della malaria, secondo le linee guida sulla posologia: prima dose 10 mg di clorochina base/kg, 6 ore dopo altri 5 mg/kg, poi 5 mg/kg/die per i successivi due–tre giorni
Peso corporeo | Numero di compresse | ||
1° giorno | 1° giorno [6 ore dopo] | 2°–4° giorno [dose giornaliera] | |
4 – 5 kg | ¼ | ¼ | ¼ |
> 5 – 7 kg | ½ | ¼ | ¼ |
> 7 – 10 kg | ¾ | ¼ | ¼ |
> 10 – 12 kg | ¾ | ½ | ½ |
> 12 – 15 kg | 1 | ½ | ½ |
> 15 – 20 kg | 1 + ¼ | ¾ | ¾ |
> 20 – 25 kg | 1 + ½ | ¾ | ¾ |
> 25 – 30 kg | 2 | 1 | 1 |
> 30 – 35 kg | 2 + ¼ | 1 + ¼ | 1 + ¼ |
> 35 – 40 kg | 2 + ½ | 1 + ¼ | 1 + ¼ |
> 40 – 45 kg | 3 | 1 + ½ | 1 + ½ |
Trattamento dell’artrite reumatoide, del lupus eritematoso discoide cronico e del lupus eritematoso sistemico
Adulti:
A causa del rischio di sviluppare retinopatia nel trattamento a lungo termine, il dosaggio giornaliero negli adulti non deve superare i 2,5 mg/kg di p.c., pari ad 1 compressa. Il trattamento può essere valutato non prima di 4–12 settimane. Qualora non si verifichi alcun miglioramento dopo 6 mesi, il trattamento andrà sospeso.
Secondo le linee guida dell’OMS, dosi cumulative di clorochina base pari a 1 g/kg di p.c. oppure a 50–100 g complessivi sono state associate a danno retinico. Pertanto, la dose cumulativa totale negli adulti non deve essere superiore ai 50 g di clorochina base.
In relazione a questa dose cumulativa totale, la durata totale del trattamento può variare a seconda del peso del paziente e dello specifico regime posologico prescritto. Si raccomanda di calcolare la durata totale del trattamento per ogni singolo paziente in occasione della prima prescrizione ed assicurare che essa venga ricalcolata ogniqualvolta si modifichino i parametri del trattamento. La durata totale del trattamento così calcolata dovrebbe essere comunicata anche al paziente. Dev’essere prestata particolare attenzione affinché la durata totale del trattamento non venga superata.
Popolazione pediatrica:
Anche nei bambini la dose consigliata è di 2,5 mg di clorochina base/kg di p.c.. Qualora non si verifichi alcun miglioramento dopo 6 mesi, il trattamento andrà sospeso.
Amebiasi extraintestinale
Adulti:
La dose standard da somministrare nell’adulto, che nel trattamento dell’amebiasi extraintestinale viene somministrata solo in associazione con altri principi attivi, è di 620 mg di clorochina base al giorno, per 2 giorni, seguita da 310 mg al giorno, per 14–28 giorni.
Gli adulti assumeranno pertanto 4 compresse da 250 mg di Clorochina al giorno per 2 giorni, seguite da 2 compresse da 250 mg di Clorochina al giorno per 14–28 giorni.
Popolazione pediatrica:
Nel bambino, la dose dovrà essere di 10 mg di clorochina base/kg di p.c. al giorno per 2 giorni, seguita da 5 mg/kg di p.c. al giorno per 14–28 giorni.
Retinopatia
Non essendo possibile prevedere l’eventuale insorgenza di reazioni avverse a carico dell’occhio, è indicato un controllo oculistico prima di intraprendere una terapia a lungo termine, da ripetersi ad intervalli trimestrali. Al primo segno di retinopatia (perdita della percezione visiva del colore rosso), il trattamento deve essere sospeso.
Le alterazioni del campo visivo irreversibili, derivate dalla retinopatia indotta dalla clorochina, rappresentano una complicanza ben documentata del trattamento a lungo termine e ad alto dosaggio. Nei pazienti trattati a lungo termine con Clorochina viene raccomandato il monitoraggio della retina. Dosi cumulative di 1 g di clorochina base/kg p.c. o 50–100 g come dosaggio totale di clorochina base, sono stati associati a danno retinico. La retinopatia raramente si è manifestata ai dosaggi raccomandati per la profilassi della malaria. Può diventare una patologia rilevante soprattutto nella profilassi a lungo termine (più di 5 anni).
Insufficienza epatica
Dal momento che la clorochina si accumula nel fegato, in pazienti con alterazione delle funzioni epatiche deve essere apportato un aggiustamento della dose.
Insufficienza renale
La clorochina viene parzialmente escreta per via renale. Quindi, in pazienti con alterazione delle funzioni renali deve essere apportato un aggiustamento della dose.
Malattia Renale allo Stadio Terminale (ESRD)
La clorochina non dovrebbe essere impiegata in pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min a causa della mancanza di dati scientifici al riguardo.
Quadro ematico completo
Anche il quadro ematico completo (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) deve essere controllato prima di iniziare una terapia a lungo termine e quindi ricontrollato ogni due mesi.
Sistema nervoso
Pazienti affetti da epilessia in trattamento con clorochina devono essere sottoposti a controlli regolari.
Prolungamento del tratto QT
La clorochina può causare un prolungamento del tratto QT (vedere paragrafo 4.9 "Sovradosaggio").
Profilassi a lungo termine in pazienti donne in età fertile
Le pazienti che assumano clorochina per la profilassi a lungo termine della malaria devono utilizzare un adeguato metodo anticoncezionale durante il periodo di profilassi con clorochina e devono evitare la gravidanza nei tre mesi successivi, dopo il termine della profilassi.
Ipoglicemia
È stato dimostrato che la clorochina provoca grave ipoglicemia inclusa perdita di coscienza che può mettere in pericolo di vita i pazienti trattati con e senza medicinali antidiabetici.
I pazienti in terapia con clorochina devono essere avvisati del rischio di ipoglicemia e dei relativi segni e sintomi clinici.
I pazienti che, durante il trattamento con clorochina, presentano sintomi clinici riconducibili ad ipoglicemia devono sottoporsi a controlli dei livelli di glucosio ematico e ad una rivalutazione della terapia, se ritenuto necessario.
Fertilità
Prima d’iniziare il trattamento con clorochina per indicazioni diverse dalla malaria, va esclusa la possibilità di un’eventuale gravidanza. Dev’essere, inoltre, adottato un efficace metodo contraccettivo durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo la sua conclusione. Analogamente, in corso di profilassi antimalarica alle dosi indicate, è consigliabile la contraccezione sia durante che nei 3 mesi successivi.
Gravidanza
I dati sugli eventi avversi a seguito di esposizione alla clorochina durante il primo trimestre di gravidanza sono particolarmente limitati.
Il farmaco può essere utilizzato durante la gravidanza solo se assolutamente necessario. Il rapporto rischio beneficio dev’essere considerato quando si consigliano donne in gravidanza, in quanto il rischio della malaria durante la gestazione è superiore agli effetti dannosi connessi alla terapia.
La clorochina attraversa la barriera placentare e può indurre dei danni organici al feto: per questa ragione è controindicata durante tutta la gravidanza (eccetto che per la malaria).
Se impiegato nell’indicazione antimalarica, il trattamento con clorochina alle dosi proposte sarebbe virtualmente indicato, dato che la malaria, come tale, rappresenta un pericolo considerevole per il feto.
Allattamento
La clorochina passa nel latte materno in proporzioni variabili tra il 2 ed il 4%. Sebbene non siano note segnalazioni di effetti tossici nei lattanti, a titolo cautelativo l’allattamento andrebbe interrotto durante l’assunzione del farmaco.
La maggior parte delle reazioni avverse osservate durante la somministrazione di clorochina sono dose–dipendenti e si manifestano quando la concentrazione plasmatica supera i 250 mcg/L.
Le frequenze sono definite come:
– comune (≥ 1/100, <1/10)
– non comune (≥ 1/1.000, <1/100)
– raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
– molto raro (< 1/10.000)
– non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
Gli effetti indesiderati identificati solo durante la vigilanza post marketing e per i quali non è stata stabilita la frequenza sono elencati come "frequenza non nota".
Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA | Comune | Non Comune | Raro | Molto Raro | Non nota |
Esami diagnostici | Alterazione dei test di laboratorio | ||||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia | Eosinofilia, metaemoglobinemia | |||
Disturbi del sistema immunitario | Sindrome da ipersensibilità indotta dal farmaco, eosinofilia polmonare | Reazioni allergiche e anafilattiche, inclusa orticaria e angioedema | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Perdita dell’appetito | Porfiria, porfirinuria aggravata | Lipidosi acquisita (fosfolipidosi) | Ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4) | |
Disturbi psichiatrici | Irrequietezza | Psicosi | |||
Patologie del sistema nervoso | Confusione mentale e disorientamento, vertigini, cefalea, ipotonia, disturbi del sonno, insonnia, parestesia e disestesia, sonnolenza | Convulsioni, neuropatia periferica e polineuropatia | |||
Patologie dell’occhio | Opacamento corneale, disturbi visivi, cecità ai colori (reversibile) | Disturbi dell’accomodazione | Alterazioni della retina (irreversibili), difetti del campo visivo (teicopsia), scotoma scintillante | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Deficit uditivo, tinnito | ||||
Patologie cardiache | Ipotensione, diminuzione dell’ampiezza dell’onda T all’ECG | Cardiomiopatia, alterazioni elettrocardiografiche | |||
Patologie gastrointestinali | Dolori addominali e gastrointestinali, diarrea, nausea, vomito | ||||
Patologie epatobiliari | Compromissione della funzionalità epatica, incremento delle transaminasi | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia, esacerbazione della psoriasi, depigmentazione dei capelli, reazioni da fotosensibilità, prurito, decolorazione della cute e della mucosa orale, eruzioni cutanee | Sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica | |||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Miastenia, miopatia, ridotta contrattilità della muscolatura scheletrica | ||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Perdita di peso |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
Amido di mais, talco, magnesio stearato
La lacca di rivestimento contiene:
ipromellosa, macrogol 4000, biossiodo di titanio
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione