Posologia
Adulti e bambini di età superiore ai 12 anni: 1 flacone (118 ml dose erogata) non più di una volta al giorno o secondo istruzioni del medico (vedere paragrafo 4.4).
Bambini di 3 anni di età e minori di 12 anni: Dose dimezzata non più di una volta al giorno o secondo istruzioni del medico (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
Clisma Fleet è controindicato nei bambini di età inferiore ai 3 anni (vedere paragrafo 4.3).
Nella stipsi occasionale i lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso di periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del caso.
Insufficienza renale
Non somministrare a pazienti con disturbo clinicamente significativo della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.3).
Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con funzionalità renale anomala quando il beneficio clinico si preveda superiore al rischio di iperfosfatemia (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Per solo uso rettale:
• sdraiarsi sul fianco sinistro con entrambe le ginocchia piegate, le braccia a riposo.
• rimuovere lo scudo protettore arancione.
• con una pressione costante, inserire delicatamente Comfortip del clistere nell’ano con la cannula rivolta verso l’ombelico.
• premere il flacone finché il liquido sia quasi tutto espulso.
• interrompere l’uso se si incontra resistenza. Forzare il clistere può provocare ferite.
Sono sufficienti da 2 a 5 minuti per ottenere l’effetto desiderato.
Per la stipsi occasionale i clisteri rettali si utilizzano per fornire sollievo e unicamente a breve termine.
Non utilizzare ClismaFleet in caso di nausea, vomito o dolore.
I pazienti devono essere avvisati di aspettarsi feci liquide e devono essere incoraggiati a bere liquidi per aiutare a prevenire la disidratazione, in particolare i pazienti con condizioni che possono predisporre a disidratazione o quelli che assumono medicinali che possono diminuire la velocità di filtrazione glomerulare, come i diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori), bloccanti del recettore dell’angiotensina (sartani) o anti-infiammatori non steroidei (FANS).
Dato che Clisma Fleet contiene fosfati di sodio, vi è il rischio di elevati livelli sierici di sodio e fosfato e diminuzione dei livelli di calcio e potassio e di conseguenza ipernatriemia, iperfosfatemia, ipocalcemia e ipokaliemia che si possono verificare con segni clinici come tetania e insufficienza renale. I cambiamenti idroelettrolitici sono di particolare interesse nei bambini con megacolon o qualsiasi altra condizione in cui si ha ritenzione della soluzione del clistere, e nei pazienti con co-morbidità. Questo è il motivo per cui Clisma Fleet deve essere usato con cautela in:
• pazienti anziani o indeboliti e in pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, ascite, malattie cardiache, cambiamenti della mucosa rettale (ulcere, fessure),
• soggetti con colostomia, pazienti che stanno assumendo diuretici o altri medicinali che possono modificare i livelli idroelettrolitici,
• soggetti che stanno assumendo medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio amiodarone, triossido di arsenico, astemizolo, azitromicina, eritromicina, claritromicina, clorpromazina, cisapride, citalopram, domperidone, terfenadina, procainamide), o con squilibrio idroelettrolitico conosciuto, come ipocalcemia, ipokaliemia, iperfosfatemia, ipernatriemia.
Usare con cautela anche in pazienti che assumono medicinali noti per influire sulla perfusione,sulla funzionalità renale, o sullo stato di idratazione. Dove sussistano sospetti di disordini idroelettrolitici rischio di iperfosfatemia, i livelli di idroelettroliti devono essere monitorati prima e dopo la somministrazione di Clisma Fleet.
Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con funzionalità renale compromessa, quando il beneficio clinico si prevede superiore al rischio di iperfosfatemia.
L’uso ripetuto e prolungato di Clisma Fleet non è raccomandato in quanto può causare assuefazione. La somministrazione di più di un clistere in un periodo di 24 ore può essere dannoso. Clisma Fleet non deve essere usato per più di una settimana.
Clisma Fleet deve essere somministrato alle secondo le istruzioni per l’uso (vedere paragrafo 4.2). I pazienti devono essere avvertiti di interrompere la somministrazione, se si incontra resistenza, dato che la somministrazione forzata del clistere può provocare lesioni. Il sanguinamento rettale dopo l’utilizzo di clisma Fleet può indicare una condizione grave. In questo caso la somministrazione deve essere interrotta immediatamente.
In generale, l’evacuazione si verifica circa 5 minuti dopo la somministrazione di Clisma Fleet, quindi, i tempi di ritenzione di più di 5 minuti non sono raccomandati. Nel caso in cui non si verifica l’evacuazione dopo aver utilizzato Clisma Fleet o se il tempo di ritenzione dura più di 10 minuti, si possono verificare gravi effetti indesiderati. Non si deve ricorrere ad altre somministrazioni e la condizione del paziente deve essere valutata al fine di individuare eventuali alterazioni idroelettrolitiche e per minimizzare il rischio di iperfosfatemia severa (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Per la presenza di benzalconio cloruro il prodotto è irritante e può causare reazioni cutanee.
Poiché non ci sono dati rilevanti disponibili per valutare il potenziale di malformazione del feto o di altri effetti fetotossici quando somministrato durante la gravidanza Clisma Fleet deve essere utilizzato sotto il diretto controllo del medico solo al momento del parto o postparto.
Dato che il fosfato di sodio può passare al latte materno, si consiglia che il latte materno sia estratto e scartato per almeno 24 ore dopo aver somministrato il Clisma Fleet.
Clisma Fleet è ben tollerato se usato come indicato. Tuttavia, frequentemente sono stati riportati eventi avversi associati all’uso di Clisma Fleet. In alcuni casi, possono verificarsi eventi avversi, soprattutto se il clistere viene utilizzato in modo inappropriato.
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Organizzato per il Sistema di Classificazione degli Organi MedDRA gli effetti indesiderati sono elencati di seguito, utilizzando la seguente frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a <1/10), non comune (≥ 1/1. 000 a <1/100), rara (≥ 1/10. 000 a <1/1. 000), molto rara (<1/10. 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: ipersensibilità ad esempio orticaria.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto rari: blister, prurito, bruciore.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto rari: disidratazione, iperfosfatemia, ipocalcemia, ipokaliemia, ipernatriemia, acidosi metabolica.
Patologie gastrointestinali
Molto rari: nausea, vomito, dolore addominale, distensione addominale, diarrea, dolore gastrointestinale, il disagio anale e proctalgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto rari: irritazione rettale, dolore, bruciore, brividi.
Benzalconio cloruro
Disodio edetato
Acqua distillata q.s.
Conservare a temperatura non superiore ai 25 °C.