Clinimix n14g30e (Baxter spa)

Soluzione per infusione 4sacc 1lt/1lt

da237.00 €
Principio attivo:Aminoacidi/elettroliti/glucosio (destrosio)/calcio
Gruppo terapeutico:Soluzioni endovena
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • nutrizione parenterale
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    Posologia

    Il dosaggio viene scelto in funzione delle necessita’ metaboliche, del dispendio energetico e dello stato clinico del paziente.

    Negli adulti, il fabbisogno varia da 0,16 g di azoto/kg/die (circa 1 g di aminoacidi/kg/die) a 0,35 g di azoto/kg/die (circa 2 g di aminoacidi/kg/die).

    Nei bambini, il fabbisogno varia da a 0,35 g di azoto/kg/die (circa 2 g di aminoacidi/kg/die) a 0,45 g di azoto/kg/die (circa 3 g di aminoacidi/kg/die).

    Il fabbisogno calorico varia da 25 kcal/kg/die a 40 kcal/kg/die, a seconda dello stato nutrizionale del paziente e del grado di catabolismo. In alcuni casi si raccomanda l’addizione di una emulsione lipidica a CLINIMIX .

    Il tempo di somministrazione deve essere modificato in funzione del dosaggio scelto, delle caratteristiche della soluzione infusa, del volume totale da somministrare nel corso delle 24 ore e del tempo di infusione. Il tempo di infusione deve essere superiore alle 8 ore.

    La velocità massima di infusione è di 1,7 ml/kg/ora o di 100/120 ml/ora (per un paziente che pesi da 60 a 70 kg).

    La dose massima giornaliera è di 40 ml/kg o di 2400 - 2800 ml (per un paziente che pesi da 60 a 70 kg).

    Vie di somministrazione

    Le soluzioni di aminoacidi e di glucosio devono essere infuse in vena centrale.

    Le soluzioni di aminoacidi e glucosio vengono solitamente somministrate insieme ad una emulsione lipidica. Le soluzioni o le miscele aventi una osmolarita’ superiore a 800 mOsm/1 devono essere infuse in vena centrale.

    Controindicazioni
  • componenti
  • ipopotassiemia
  • iponatremia
  • iperpotassiemia
  • ipernatremia
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    Interazioni
  • pertinente
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    Avvertenze

    •      Prima di intraprendere una infusione intravenosa è necessario effettuare un monitoraggio clinico accurato. Se si verificano eventi anormali, l’infusione deve essere bloccata.

    •      Le soluzioni ipertoniche se infuse in vena periferica possono causare irritazione venosa. La scelta di una somministrazione per vena periferica o centrale dipende dalla osmolarità finale della miscela da infondere. Il limite di osmolarità generalmente accettato per una somministrazione in vena periferica è di 800 mOsm/1 ma può variare considerevolmente in funzione dell’età, delle condizioni generali del soggetto e delle caratteristiche delle vene periferiche.

    •       Per un corretto monitoraggio in fase di somministrazione sono necessarie valutazioni cliniche ed esami di laboratorio frequenti. Questi devono includere il glucosio ematico, lo ionogramma (tracciato elettroforetico) ed i tests di funzionalità epatica e renale.

    •       I fabbisogni di elettroliti in pazienti trattati con le soluzioni devono essere accuratamente determinati e monitorati, specialmente per quanto riguarda le soluzioni prive di elettroliti.

    •       L’intolleranza al glucosio è una complicazione metabolica comune nei pazienti gravemente depleti. A seguito dell’infusione delle soluzioni possono insorgere iperglicemia, glicosuria e sindrome da iperosmolarità. Il livello di glucosio nel sangue e nelle urine deve essere monitorato di routine e, per i pazienti diabetici, il dosaggio dell’insulina, se necessario, deve essere conseguentemente adattato.

    •       Il bilancio dei fluidi deve essere monitorato durante la terapia.

    •       Evitare sovraccarichi circolatori particolarmente in pazienti con insufficienza e/o scompenso cardiaco.

    •       Oltre ai test di routine, in pazienti con insufficienza epatica, devono essere controllati eventuali sintomi di iperammoniemia.

    •       Le soluzioni contenenti elettroliti devono essere infuse con precauzione in pazienti con livelli sierici particolarmente elevati in questi elementi, specialmente in pazienti con funzionalità renale alterata.

    •       Se non è prevista un’infusione continua nell’arco delle 24 ore, mantenere una velocità di infusione appropriata; possibilmente con un aumento graduale nella prima ora e una diminuzione graduale nell’ultima ora per evitare picchi glicemici abnormi.

    •       In caso di insufficienza renale utilizzare soluzioni aminoacidiche specificamente formulate.

    •       Fornire vitamine ed oligoelementi ai pazienti sottoposti a nutrizione parenterale prolungata.

    Gravidanza

    La sicurezza d’impiego di CLINIMIX durante la gravidanza o l’allattamento non è stata accertata per la mancanza di studi clinici. Il medico prescrittore deve valutare il rapporto rischio/beneficio al fine di somministrare CLINIMIX durante la gravidanza o l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti che possono verificarsi e che richiedono la sospensione del trattamento sono i seguenti:

    nausea, vomito e brividi.

    Questi potenziali effetti indesiderati si possono verificare come risultato di un utilizzo non appropriato: per esempio, sovradosaggio eccessiva velocità di infusione (vedere i paragrafi 4.4 "Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego" ed il 4.9 "Sovradosaggio")

    L’intolleranza al glucosio è una comune coplicazione metabolica in pazienti seriamente stressati. Con l’infusione del prodotto possono verificarsi iperglicemia glicosuria e sindrome iperosmolare.

    Eccipienti

    Soluzione di aminoacidi: Acido acetico

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Soluzione di glucosio: Acido cloridrico

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Non congelare.

    Per il prodotto fornito con l’involucro esterno trasparente, mantenere il contenitore nella scatola di cartone.