Salvo diversa prescrizione medica, 1 compressa 2 volte al dì. In casi particolari si assumono 2 compresse 2 volte al dì. In tale evenienza l’intervallo di tempo compreso fra le due assunzioni del farmaco non dovrebbe essere inferiore a 4 ore.
Le compresse vanno deglutite intere con poco liquido preferibilmente lontano dai pasti.
CITILAT RETARD è utile anche nei trattamenti di mantenimento.
Per gli effetti della nifedipina sulle resistenze vascolari periferiche è raccomandabile prudenza in caso di marcata ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg) ed è necessario controllare attentamente la pressione arteriosa all’inizio della terapia e fino a quando non sia stata raggiunta la posologia di mantenimento. Per lo stesso motivo la nifedipina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, stenosi aortica e in quelli in trattamento con b-bloccanti o farmaci ipotensivi.
La comparsa di edema periferico in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia rende necessaria la differenziazione degli edemi dovuti alla nifedipina da quelli conseguenti ad un peggioramento della funzionalità ventricolare sinistra.
Durante il trattamento di pazienti diabetici o a rischio diabetico, la glicemia deve essere accuratamente controllata; se compare iperglicemia la terapia deve essere sospesa.
La nifedipina non va somministrata in gravidanza accertata o presunta.
Gli effetti indesiderati della nifedipina sono generalmente transitori e di lieve entità e sono da attribuire all’azione vasodilatatrice del farmaco; raramente è necessario ricorrere alla sospensione del trattamento o ad un adeguamento posologico. Le manifestazioni collaterali più comuni, dovute alla sua azione vasodilatatrice, sono: vertigini, vampate di calore e cefalea; meno frequenti sono: ipotensione, tachicardia, diminuzione della perfusione miocardica con aumento della frequenza e della gravità delle crisi anginose, astenia ed edema periferico sensibile alla terapia diuretica.
L’incidenza e la gravità dell’edema periferico e dell’ipotensione sono generalmente dose dipendenti e possono essere ridotti con una diminuzione del dosaggio.
Altri occasionali effetti collaterali sono:
nausea, pirosi gastrica, diarrea o stipsi, flatulenza;
iperglicemia;
insonnia, nervosismo, tremori, disturbi della visione;
congestione nasale, mal di gola, tosse, dispnea;
crampi muscolari, rigidità articolari;
prurito, orticaria ed altre reazioni cutanee;
sudorazione, brivido, febbre;
disturbi della sfera sessuale.
Sono stati, inoltre, raramente segnalati aumenti lievi o moderati della fosfatasi alcalina, LDH, SGOT, SGPT e casi di epatite, trombocitopenia, porpora, anemia, leucopenia e iperplasia gengivale. Quest’ultima può manifestarsi in caso di trattamento particolarmente protratto, ma regredisce completamente sospendendo la terapia.
Cellulosa microgranulare, amido di mais, lattosio, polisorbato 80, magnesio stearato.
Rivestimento:Idrossipropilmetilcellulosa; polietilenglicole; titanio biossido; ferro ossido rosso.
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Conservare il blister nel contenitore originale.