Cinryze (Shire italia spa)

Soluzione iniett polv solv ev 2fl 500u+2fl

da1980.48 €
Principio attivo:Proteina del plasma umano antiangioedema
Gruppo terapeutico:Altri agenti ematologici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • angioedema
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    La terapia con Cinryze deve essere iniziata sotto la supervisione di un medico esperto nella cura dei pazienti con angioedema ereditario (AEE).

    Posologia

    Adulti

    Trattamento degli attacchi di angioedema

    • 1000 unità di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco acuto.

    • Una seconda dose di 1000 unità può essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti.

    • Per i pazienti che manifestano attacchi gravi, in particolare attacchi laringei, o se l’inizio del trattamento è ritardato, la seconda dose può essere somministrata prima che siano trascorsi 60 minuti.

    Prevenzione di routine degli attacchi di angioedema

    • La dose iniziale raccomandata per la prevenzione di routine degli attacchi di angioedema è 1000 unità di Cinryze ogni 3 o 4 giorni; l’intervallo di somministrazione potrebbe essere variato secondo la risposta del paziente. La necessità continua di una profilassi regolare con Cinryze deve essere riesaminata periodicamente.

    Prevenzione pre–procedura degli attacchi di angioedema

    • 1000 unità di Cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica.

    Popolazione pediatrica

    Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre–procedura negli adolescenti, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.

    La sicurezza e l’efficacia di Cinryze nei bambini prima dell’adolescenza non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

    Pazienti anziani

    Non sono state effettuate indagini specifiche. Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre–procedura nei pazienti anziani, di 65 anni di età o oltre, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.

    Pazienti con insufficienza renale o epatica

    Non sono state effettuate indagini specifiche. Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre–procedura in pazienti con insufficienza renale o epatica, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.

    Modo di somministrazione

    Per uso endovenoso.

    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Il medicinale ricostituito deve essere somministrato per iniezione endovenosa alla velocità di 1 ml al minuto.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • stati effettuati studi
  • interazione
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Eventi trombotici

    Eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro C1 inibitore (fino a 500 unità/kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilità capillare. Sulla base di uno studio su animali, esiste una potenziale soglia trombogena a dosi superiori a 200 unità/kg. I pazienti con fattori di rischio noti per eventi trombotici (inclusi cateteri a permanenza) devono essere tenuti sotto stretta osservazione.

    Agenti trasmissibili

    Le misure standard per la prevenzione di infezioni derivanti dall’uso di medicinali prodotti da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/eliminazione dei virus. Nonostante ciò, quando si somministrano prodotti ottenuti da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente esclusa. Ciò vale anche per virus e altri patogeni non noti o emergenti.

    Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro, quali HIV, HBV e HCV, e per i virus senza involucro HAV e parvovirus B19.

    Un’idonea vaccinazione (epatite A e B) deve essere considerata per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente un C1 inibitore derivato da plasma umano.

    Ogni volta che si somministra Cinryze a un paziente, si raccomanda fortemente di registrare il nome e il numero di lotto del medicinale, al fine di mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.

    Ipersensibilità

    Come per qualsiasi prodotto biologico, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità. Le reazioni di ipersensibilità possono avere sintomi simili agli attacchi di angioedema. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilità, quali orticaria, orticaria generalizzata, oppressione al torace, sibilo respiratorio, ipotensione e anafilassi. Se si verificano questi sintomi dopo la somministrazione, i pazienti devono avvertire il medico. In caso di reazioni anafilattiche o shock, deve essere adottato un trattamento medico di emergenza.

    Trattamento domiciliare e autosomministrazione

    I dati sull’uso di questo medicinale nel trattamento domiciliare o per autosomministrazione sono limitati. I potenziali rischi associati al trattamento domiciliare sono legati alla somministrazione stessa, nonché alla gestione delle reazioni avverse da farmaci, in particolare l’ipersensibilità. La decisione sull’uso del trattamento domiciliare per il singolo paziente deve essere adottata dal medico curante, che deve assicurarsi che sia fornito un idoneo addestramento e sia effettuato un riesame dell’utilizzo a intervalli periodici.

    Popolazione pediatrica

    Eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro C1 inibitore (fino a 500 unità/kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilità capillare.

    Sodio

    Ogni flaconcino di Cinryze contiene circa 11,5 mg di sodio. Ciò deve essere tenuto in considerazione dai pazienti che seguono una dieta con apporto di sodio controllato.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti avversi del C1 inibitore sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici di rilievo. Non sono stati osservati effetti materni o embriofetali del trattamento, in studi di riproduzione sul ratto, a dosi fino a 28 volte la dose umana raccomandata (1000 unità) sulla base di un peso corporeo di un adulto medio di 70 kg. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto (è sconosciuto).

    Pertanto, Cinryze deve essere somministrato in donne in gravidanza solo se chiaramente indicato.

    Allattamento

    Non è noto se il C1 inibitore sia escreto nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Cinryze tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

    Fertilità

    Non sono stati condotti studi specifici su fertilità, primo sviluppo embrionale e postnatale o studi di cancerogenicità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Il rash è stata l’unica reazione avversa comune osservata dopo l’infusione di Cinryze negli studi clinici; le descrizioni delle caratteristiche del rash erano aspecifiche, ma tipicamente coinvolgevano le estremità superiori, il torace, l’addome o la sede dell’iniezione. Nessuno dei casi di rash è stato grave e nessuno ha comportato la sospensione del medicinale.

    Elenco tabulato delle reazioni avverse

    La frequenza delle reazioni avverse è stata stimata principalmente sulla base della sommatoria di eventi avversi correlati a Cinryze, segnalati tra 8 studi clinici completati in soggetti con AEE. Ciò comprende i dati derivati da due studi controllati verso placebo, tre studi in aperto, tre soggetti con uso compassionevole e relazioni sull’uso post–marketing. In totale, in questi studi vi sono stati 385 soggetti esposti, in oltre 14.500 infusioni di Cinryze.

    Le reazioni avverse in sospetta relazione (ossia stabilite dallo sperimentatore come possibilmente, probabilmente o certamente correlate) con il trattamento con Cinryze sono riportate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e per frequenza assoluta nella Tabella 1. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Tabella 1. Reazioni avverse in sospetta relazione con Cinryze segnalate negli studi clinici e nelle relazioni sull’uso post–marketing

    Classificazione per sistemi e organi Frequenza: Reazione avversa
    Disturbi del sistema immunitario Non nota: Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: Iperglicemia
    Patologie del sistema nervoso Non comune: Capogiri, cefalea
    Patologie vascolari Non comune: Trombosi venosa, flebite, bruciore alle vene, vampate
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: Tosse
    Patologie gastrointestinali Non comune: Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Rash
    Non comune: Dermatite da contatto, eritema, prurito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: Gonfiore articolare, artralgia, mialgia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: Rash/eritema nella sede dell’iniezione, dolore nella sede dell’infusione, fastidio al torace, febbre

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Tra le segnalazioni di trombosi venosa, il fattore di rischio di base più comune è stata la presenza di un catetere a permanenza.

    Reazioni locali nella sede dell’iniezione sono state non comuni. Negli studi clinici, reazioni locali (descritte come dolore, lividi o rash nella sede dell’iniezione/catetere, bruciore alle vene o flebite) si sono verificate in associazione a circa lo 0,2% delle infusioni.

    Popolazione pediatrica

    Negli 8 studi clinici completati, sono stati arruolati ed esposti a Cinryze 46 soggetti pediatrici unici (2–5 anni, n=3; 6–11 anni, n=17; 12–17 anni, n=26). Tra questi bambini, le sole reazioni avverse con Cinryze comprendevano cefalea, nausea, febbre ed eritema nella sede dell’infusione. Nessuna di queste reazioni avverse è stata grave e nessuna ha comportato la sospensione del medicinale. Nel complesso, la sicurezza e la tollerabilità di Cinryze sono simili nei bambini e negli adulti.

    Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Polvere:

    Sodio cloruro

    Saccarosio

    Sodio citrato

    L–valina

    L–alanina

    L–treonina

    Solvente:

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25° C. Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.