Cefalotina bioph (Biopharma srl)

Soluzione iniett polv solv iniet f 1g+f

da3.13 €
Principio attivo:Cefalotina sodica
Gruppo terapeutico:Altri antibatterici beta-lattamici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni gravi
  • germi sensibili
  • setticemia
  • endocardite
  • infezioni chirurgiche
  • infezione
  • meningiti
  • ferite
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    Posologia

    Adulti: La dose usuale di Cefalotina sodica varia da 500 mg a 1 g ogni 4-6 ore. La dose di 500 mg ogni 6 ore può considerarsi adeguata per trattare polmoniti non complicate, foruncolosi con cellulite e la maggior parte delle infezioni urinarie. Nelle infezioni gravi il dosaggio può essere aumentato eseguendo l'iniezione ogni 4 ore od aumentando la dose a 1 g ogni 4 ore in caso di mancata risposta. Nelle infezioni ad alto rischio sono richieste dosi fino a 2 g ogni 4 ore.

    Bambini: la dose deve essere proporzionalmente inferiore secondo l'età, il peso e la gravità dell'infezione. Somministrazioni giornaliere da 80 a 160 mg/kg in dosi frazionate risultavano efficaci nella maggior parte delle infezioni da germi sensibili alla Cefalotina sodica tamponata.

    Impiego perioperatorio: somministrare 1-2 g per e.v. da 30 minuti ad 1 ora prima dell'intervento, durante la chirurgia (modificando la posologia in base alla durata dell'intervento e all'emivita plasmatica della Cefalotina) ed ogni 6 ore per 24 ore dopo l'intervento. Nei bambini si somministrano 20-30 mg/kg secondo lo schema precedente.

    Insufficienza renale: quando la funzionalità renale è ridotta, si può somministrare una dose di attacco di 1-2 g e.v., aggiustando le dosi successive in base al grado di compromissione renale, alla gravità dell'infezione ed al grado di sensibilità del microrganismo causale. Di seguito si riportano i dosaggi massimi consigliati nei soggetti adulti:

    DOSAGGIO DELLA CEFALOTINA SODICA TAMPONATA IN PRESENZA DI COMPROMISSIONE RENALE

    STATO DELLA FUNZIONALITA' RENALE      DOSAGGIO MASSIMO NEGLI ADULTI

    Leggera insufficienza                                                                                     2 g ogni 6 ore

    (Ccr=80-50 ml /min)

    Moderata insufficienza                                                                                    1.5 g ogni 6 ore

    (Ccr=50-25 ml/min)

    Grave compromissione                                                                               1 g ogni 6 ore

    (Ccr=25-10 ml/min)

    Marcata compromissione                                                                            0,5 g ogni 6 ore

    (Ccr=10-2 ml/min)

    Marcata compromissione                                                                             0.5 g ogni 8 ore

    (Ccr=10-2 ml/min)

    Funzionalità praticamente nulla                                                                      0.5 g ogni 8 ore

    (Ccr < 2 ml/min)

    Modalità di somministrazione: la Cefalotina sodica può essere somministrata per via intramuscolare od endovenosa.

    Somministrazione intramuscolare: disciogliere 1 g di Cefalotina sodica con 4 ml di acqua sterile per iniezioni. In caso di non completa dissoluzione, aggiungere una piccola quantità di acqua sterile (0,2-0,4 ml) e riscaldare leggermente.

    Somministrazione endovenosa: in pazienti con infezioni gravi e potenzialmente letali ma con funzionalità renale normale (vedi foglietto illustrativo), si somministrano per via e.v. da 4 a 12 g di Cefalotina sodica tamponata al giorno. Nei processi setticemici la terapia può essere iniziata con 6-8 g al giorno per diversi giorni. In seguito, il dosaggio può essere  gradualmente ridotto.

    Somministrazione endovenosa intermittente: iniettare lentamente (3-5 minuti) una soluzione contenente 1 g di Cefalotina sodica tamponata in 10 ml diluente.

    Somministrazione endovenosa intermittente con tubo ad Y: facilita la somministrazione della Cefalotina sodica tamponata nel corso di una terapia infusionale, ma bisogna prestare attenzione al volume della soluzione contenente Cefalotina sodica tamponata da iniettare, in modo da assicurare l'infusione del dosaggio voluto.

    Infusione endovenosa continua: disciogliere 1-2 g di Cefalotina sodica in almeno 10 ml di acqua sterile per iniezioni ed aggiungere la soluzione al flacone per endovenosa contenente una delle seguenti soluzioni: Ringer acetato, destrosio al 5%, destrosio al 5% in Ringer lattato, Ionosol B in D5-W, Isolyte M con destrosio al 5%, Ringer lattato, Normosol - M in D5-W, Plasma-Lyte, Plasma-Lyte - M in destrosio al 5%, Ringer, cloruro di sodio allo 0,9%.

    Via intraperitoneale: nella dialisi peritoneale aggiungere la Cefalotina sodica in concentrazioni fino a 6 mg/100 ml al liquido impiegato nella dialisi e instillare nella cavità peritoneale per tutto il periodo della dialisi. Per il trattamento della peritonite e dei recessi peritoneali contaminati, impiegare la Cefalotina sodica in soluzione fisiologica alla concentrazione dello 0,1 - 4%.

    Controindicazioni
  • cefalosporine
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    Interazioni
  • cefalosporine
  • antibiotici aminoglicosidici
  • nefrotossiche
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    Avvertenze

    Effettuare un'adeguata anamnesi su eventuali precedenti reazioni alle penicilline od alle cefalosporine. I derivati della Cefalosporina C vanno somministrati con cautela nei pazienti allergici alla penicillina, data la possibile allergia crociata tra le due classi di farmaci. In alcuni pazienti si sono verificate reazioni (anche gravi) ad ambedue i farmaci. Somministrare la Cefalotina sodica tamponata con cautela in pazienti che riferiscono precedenti allergie a farmaci. In caso di diarrea, è necessario escludere la presenza di una colite pseudomembranosa. Sono stati segnalati casi di positività dei test di Coombs (talora false) in pazienti in trattamento con cefalosporine.L'inappropriata somministrazione di alte dosi di cefalosporine iniettabili, può provocare convulsioni, specialmente in pazienti con funzionalità renale compromessa. Interrompere la somministrazione del farmaco in caso di reazioni allergiche alla Cefalotina sodica e trattare il paziente con gli agenti terapeutici usuali (es. adrenalina o altre ammine pressorie, antistaminici o corticosteroidi). La Cefalotina sodica provoca molto raramente alterazioni della funzionalita renale. Alte e prolungate concentrazioni sieriche dell'antibiotico possono verificarsi, anche a dosaggi usuali, in pazienti con transitoria o prolungata riduzione dell'eliminazione urinaria dovuta all'insufficienza renale. In pazienti con compromissione della funzionalità renale, si consiglia una riduzione del dosaggio totale giomaliero di Cefalotina sodica tamponata per evitare il potenziale rischio di convulsioni. E' inoltre consigliabile un controllo della funzionalità renale soprattutto nei pazienti molto gravi che ricevono i massimi dosaggi. Per quanto concerne le dosi da impiegare nei pazienti con compromissione della funzionalità renale, si rimanda allo schema riportato al paragrafo 4.2 "Posologia e modo di somministrazione". In caso di ripetute somministrazioni per infusione endovenosa (più di 6 g al giorno), si consiglia di alternare il punto di iniezione, di usare aghi di piccolo calibro e di utilizzare vene di maggior calibro; l'aggiunta di 10-25 mg di idrocortisone alle soluzioni endovenose contenenti 4-6 g di Cefalotina sodica, può consentire di ridurre l'incidenza delle tromboflebiti.

    Si rammenta che la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro in pazienti con malattie gastrointestinali, coliti in particolare, dovrebbe essere effettuata con cautela.

    Gravidanza

    Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il farmaco deve essere somministrato solo in casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.

    Effetti Collaterali

    Eruzione maculopapulare, orticaria, reazione del tipo malattia da siero e anafilassi, eosinofila e febbre da farmaco (queste reazioni si verificano di solito nei pazienti con precedenti di ipersensibilità verso le cefalosporine e/o penicilline). Sono state segnalate neutropenia, trombocitopenia ed anemia emolitica. Si sono osservati inoltre aumenti transitori di SGOT, fosfatasi alcalina, azotemia e riduzione della clearance della creatinina (questi ultimi due in pazienti con pregressa compromissione renale). Dosi giornaliere superiori a 6 g per oltre 3 giorni possono essere associate a tromboflebite. Nausea e vomito sono stati riportati raramente. Sintomi da colite pseudomembranosa possono manifestarsi sia durante che dopo la somministrazione del farmaco.

    Eccipienti

    Una fiala di solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare in luogo fresco ( non al di sopra di 25°C) ed al riparo dalla luce.