Carboplyina (Dentsply italia srl)

Soluzione iniettabile 50tbf 1,8ml20mg/ml

Principio attivo:Mepivacaina/adrenalina
Gruppo terapeutico:Anestetici locali
Tipo di farmaco:Farmaco odontoiatrico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Uspl - uso specialistico
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • anestesia
  • interventi che riguardano odontoiatria e stomatologia
  • estrazioni dentali
  • chirurgia dentale e paradentale
  • terapia conservativa e protesica
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    Posologia

    1–2 ml o più in relazione alle esigenze dell’intervento, per infiltrazione o blocco nervoso periferico.

    La soluzione anestetica deve essere iniettata in piccole dosi, con una velocità di somministrazione di circa 1 ml/minuto previa una appropriata aspirazione.

    Nell’adulto sano, non pretrattato con sedativi, la dose massima in singola somministrazione o in più somministrazioni ripetute in un tempo inferiore a 90 minuti è di 7 mg/kg di mepivacaina cloridrato senza superare mai i 550 mg e di 0,2 mg di adrenalina.

    La dose totale nelle 24 ore non deve superare i 1000 mg.

    Nei bambini le dosi vanno ridotte proporzionalmente al peso ed all’età senza superare i 5–6 mg/kg di mepivacaina.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità ai principi attivi
  • vasocostrittore
  • ipertesi
  • ipertiroidismo
  • diabete
  • ipertrofia prostatica
  • glaucoma
  • gravidanza
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    Interazioni
  • anestetici
  • adrenalina
  • antidepressivi triciclici
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    Avvertenze

    Il prodotto contiene sodio metabisolfito: tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

    Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.

    Il prodotto per la presenza dell’adrenalina deve essere usato con assoluta cautela in soggetti in corso di trattamento con antidepressivi, MAO–inibitori o triciclici. Prima dell’uso il medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare mai due dosi massime di quest’ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore.

    E’ necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere l’effetto ricercato.

    La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione.

    Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciare trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco loco–regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (es. modificazioni del sensorio).

    E’ necessario avere la disponibilità immediata dell’equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza, poichè in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell’uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell’anamnesi.

    Gravidanza

    Da non usare in gravidanza accertata o presunta.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti indesiderati che possono insorgere con la somministrazione di mepivacaina sono analoghi a quelli osservabili con altri anestetici locali di tipo amidico.

    Si tratta di effetti dose–dipendenti che possono derivare da alti livelli plasmatici conseguenti ad eccesso di dosaggio, al rapido assorbimento, ad accidentale iniezione intravasale oppure possono essere determinati da ipersensibilità, idiosincrasia, diminuita tolleranza da parte del paziente.

    Tra gli effetti tossici da sovradosaggio sono stati riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito.

    Effetti di tipo periferico possono interessare l’apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione.

    Le reazioni allergiche si possono verificare soprattutto nei soggetti ipersensibili, ma sono stati riferiti molti casi con assenza di ipersensibilità individuale nell’anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di vario tipo, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico.

    Il vasocostrittore, per la sua azione sul circolo, può determinare, specialmente nei soggetti con anormalità cardiocircolatorie: ansia, sudorazione, ambascia respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti già ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito.

    Eccipienti

    Sodio cloruro, sodio metabisolfito, EDTA bisodico, acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 25° C nell’imballaggio esterno. Non congelare.