Adulti: Assumere una compressa di BUSCOPAN ANTIACIDO quando si avvertono i sintomi, sia di giorno che di notte.
Nella maggior parte dei pazienti è sufficiente il trattamento con 1 o 2 compresse al giorno. Possono essere assunte fino a 4 compresse nelle 24 ore.
Non è necessario assumere le compresse con il cibo.
Sciogliere la compressa in un bicchiere d’acqua (circa 200 ml).
I pazienti devono essere informati di consultare il proprio Medico o il farmacista se i sintomi continuano, peggiorano, o persistono dopo 14 giorni.
Buscopan Antiacido determina un sollievo della sintomatologia fino ad un massimo di 12 ore.
Compromissione renale
Può verificarsi un accumulo di ranitidina con conseguenti concentrazioni plasmatiche elevate, nei pazienti con compromissione renale. Si raccomanda che, seguendo il consiglio del medico (vedere 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego), il paziente non assuma più di due compresse di BUSCOPAN ANTIACIDO nell’arco delle 24 ore.
Bambini: Non è raccomandato l’impiego di BUSCOPAN ANTIACIDO compresse nei bambini di età inferiore ai 16 anni.
Prima di iniziare la terapia in pazienti con ulcera gastrica o pazienti di mezza età o più anziani che presentino sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificati deve essere esclusa la possibile natura maligna dell’ulcera, perché il trattamento con ranitidina può mascherare i sintomi associati al carcinoma dello stomaco e può ritardarne perciò la diagnosi.
La ranitidina viene eliminata per via renale, pertanto i livelli plasmatici del farmaco sono aumentati in pazienti con danno renale. Il dosaggio deve essere adeguato come specificato al paragrafo 4.2 Compromissione renale.
Secondo rari reports clinici, la ranitidina può favorire il verificarsi di attacchi di porfiria acuta. Pertanto deve essere evitata la somministrazione in pazienti con anamnesi di porfiria acuta.
In pazienti come gli anziani, soggetti con patologia polmonare cronica, pazienti con diabete o soggetti immunocompromessi, vi può essere un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunità.
Uno studio epidemiologico su larga scala ha mostrato nei pazienti ancora in corso di trattamento con ranitidina, rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, un aumentato rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunità dell’1,82 (95% CI 1,26 –2,64).
Si raccomanda un regolare controllo medico ai pazienti che assumono farmaci antiinfiammatori non steroidei in concomitanza al trattamento con ranitidina, soprattutto se anziani o affetti in precedenza da ulcera peptica.
Prima di assumere BUSCOPAN ANTIACIDO i seguenti pazienti devono consultare il medico:
– pazienti con grave insufficienza renale e/o epatica;
– pazienti sottoposti a regolare controllo medico;
– pazienti che assumano farmaci su prescrizione medica;
– pazienti di mezza età o più anziani che presentino sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificati;
– pazienti con perdita di peso non intenzionale che si accompagna a sintomi dispeptici;
– pazienti a rischio di sviluppare ulcera o affetti in precedenza da ulcera peptica (per esempio pazienti che assumono farmaci antiinfiammatori non steroidei).
Questo medicinale contiene 316 mg di sodio per compressa effervescente. Da tenere in considerazione in persone che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Poiché questo medicinale contiene aspartame, deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da fenilchetonuria.
Per la presenza di sorbitolo i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
Fertilità
Non esistono dati relativi agli effetti della ranitidina sulla fertilità umana. Gli studi negli animali non hanno mostrato effetti né sulla fertilità maschile, né su quella femminile.
Gravidanza
La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come per altri farmaci, la ranitidina deve essere usata in gravidanza solo se considerata essenziale e solo dopo aver consultato il medico.
Allattamento
La ranitidina è escreta nel latte materno. Come per altri farmaci, la ranitidina deve essere usata durante l’allattamento solo se considerata essenziale e solo dopo aver consultato il medico.
La seguente convenzione è stata usata per la classificazione degli effetti indesiderati: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1000, <1/100), rari (>1/10000, <1/1000), molto rari (<1/10000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le frequenze degli eventi avversi sono state stimate in base ai dati di segnalazione spontanea successivamente all’immissione in commercio.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto rari: modifiche nella conta delle celllule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Questi sono in genere reversibili. Agranulocitosi o pancitopenia, talvolta accompagnate da ipoplasia o aplasia midollare.
Disturbi del sistema immunitario
Rari: reazioni di ipersensibilità (orticaria, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione, dolore toracico).
Molto rari: shock anafilattico.
Non nota: dispnea.
I suddetti eventi sono stati riportati successivamente alla somministrazione di una singola dose.
Disturbi psichiatrici
Molto rari: confusione mentale reversibile, depressione e allucinazioni. I suddetti eventi sono stati riportati soprattutto in pazienti gravemente ammalati, negli anziani e in pazienti nefropatici.
Patologie del sistema nervoso
Molto rari: cefalea, a volte grave, capogiri e movimenti involontari reversibili.
Patologie dell’occhio
Molto rari: offuscamento reversibile della vista.
Sono stati riportati casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione nell’accomodazione.
Patologie cardiache
Molto rari: come per gli altri antagonisti del recettore H2, bradicardia, blocco atrio–ventricolare e tachicardia.
Patologie vascolari
Molto rari: vasculite.
Patologie gastrointestinali
Molto rari: pancreatite acuta, diarrea.
Non comuni: dolore addominale, stitichezza, nausea (questi sintomi quasi sempre migliorano nel corso del trattamento).
Patologie epatobiliari
Rari: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalità epatica.
Molto rari: epatite in genere reversibile (epatocellulare, epatocanalicolare o mista) con o senza ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Rari: rash cutaneo.
Molto rari: eritema multiforme, alopecia.
Patologie del sistema muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo
Molto rari: sintomi a carico dell’apparato muscolo–scheletrico quali artralgia e mialgia.
Patologie renali e urinarie
Molto rari: nefrite interstiziale acuta.
Rari: aumento della creatinina nel plasma (generalmente lieve; si normalizza nel corso del trattamento).
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Molto rari: impotenza reversibile. Sintomatologia mammaria come ginecomastia e galattorrea.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sodio citrato monobasico, bicarbonato di sodio, sodio citrato dibasico, sorbitolo, aroma pompelmo, aspartame, leucina, sodio benzoato, simeticone.
Conservare a temperatura non superiore a 25° C.