Popolazione pediatrica
Non sono stati effettuati studi clinici per stabilire la sicurezza e l’efficacia di BETOPTIC nei bambini.
Uso negli adulti, inclusa la popolazione anziana
Una goccia due volte al giorno, secondo prescrizione medica.
Quando si cambia terapia ad un paziente già trattato con un medicinale antiglaucoma è necessario continuare per il primo giorno il trattamento con il medicinale precedente, aggiungendo una goccia di BETOPTIC in ciascun occhio affetto due volte al giorno. Il giorno seguente si passerà alla terapia con solo BETOPTIC.
Se si effettua l’occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico è ridotto. Ciò può risultare in una diminuzione degli effetti indesiderati sistemici e in un aumento dell’attività locale.
Per impedire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della soluzione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone. Informare i pazienti di conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza.
Insufficienza epatica e renale
La sicurezza e l’efficacia di BETOPTIC in pazienti con insufficienza renale ed epatica non sono state stabilite.
Generale
Come altri medicinali oftalmici applicati localmente, il betaxololo maleato viene assorbito per via sistemica. A causa della presenza del componente beta–adrenergico, il betaxololo, possono verificarsi le stesse reazioni avverse cardiovascolari e polmonari nonché reazioni avverse di altro tipo riscontrate con la somministrazione sistemica di agenti bloccanti beta–adrenergici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche a seguito di somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2
Patologie cardiache
In pazienti con patologie cardiovascolari (ad es. patologia cardiaca coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta–bloccanti deve essere valutata criticamente e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con patologie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di peggioramento di queste patologie e delle reazioni avverse.
I beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado, a causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione.
Patologie vascolari
I pazienti con gravi disturbi/patologie circolatorie periferiche (come gravi forme di malattia di Raynauld o sindrome di Raynauld) devono essere trattati con cautela.
Patologie respiratorie
In seguito alla somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, inclusa morte per broncospasmo in pazienti con asma.
I pazienti con asma bronchiale da lieve a moderata, anamnesi di asma bronchiale da lieve a moderata o con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da lieve a moderata, devono essere trattati con cautela.
Ipoglicemia/diabete
Nei pazienti affetti da ipoglicemia spontanea o diabete mellito, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela, in quanto possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.
Ipertiroidismo
I beta–bloccanti possono anche mascherare i segni dell’ipertiroidismo.
Patologie corneali
I beta–bloccanti oftalmici possono provocare secchezza degli occhi. I pazienti affetti da patologie corneali devono essere trattati con cautela.
Reazioni anafilattiche
Durante l’assunzione di beta–bloccanti, i pazienti con una anamnesi di atopia o reazione anafilattica grave verso vari allergeni possono essere più reattivi nei confronti di una ripetuta esposizione a tali allergeni e non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usate per trattare reazioni anafilattiche.
Distacco della coroide
Con la somministrazione di terapia che riduce la produzione dell’umore acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti è stato segnalato distacco della coroide.
Altri agenti beta–bloccanti
L’effetto sulla pressione intra–oculare o gli effetti noti del beta–blocco sistemico possono essere potenziati quando il betaxololo viene somministrato a pazienti che già ricevono un agente beta–bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L’uso di due agenti beta–bloccanti adrenergici topici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Anestesia in caso di intervento chirurgico
La preparazioni oftalmiche di beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta–agonisti, ad esempio dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato qualora il paziente riceva betaxololo.
Debolezza muscolare
E’ stato riportato che gli inibitori del recettore beta–adrenergico sono in grado di potenziare la debolezza muscolare collegata a certi sintomi di miastenia grave (ad es. diplopia, ptosi e debolezza generalizzata).
Lenti a contatto
BETOPTIC collirio contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Informare i pazienti di togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione di BETOPTIC collirio e di attendere almeno 15 minuti dopo l’instillazione prima di reinserirle.
Fertilità
Non sono disponibili dati relativi agli effetti del betaxololo sulla fertilità maschile o femminile.
Gravidanza
Non esistono dati adeguati relativi all’uso di betaxololo in donne in gravidanza. Il betaxololo non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia assolutamente necessario.
Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.
Studi epidemiologici non hanno rilevato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di ritardo della crescita intrauterina quando i beta–bloccanti sono somministrati per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomi di beta–blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se si somministra BETOPTIC fino al parto, il neonato deve essere monitorato attentamente durante i primi giorni di vita.
Allattamento
I beta–bloccanti sono escreti nel latte materno, e possono potenzialmente causare gravi effetti indesiderati nei bambini allattati al seno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione di betaxololo collirio, è improbabile che siano presenti nel latte materno quantità sufficienti a provocare i sintomi clinici del beta–blocco nel lattante. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Riepilogo del profilo di sicurezza
In studi clinici, la reazione avversa correlata all’uso del collirio contenente betaxololo riportata più frequentemente è stata il fastidio oculare transitorio.
Tabella riepilogativa delle reazioni avverse
Come altri farmaci oftalmici applicati localmente, il betaxololo viene assorbito per via sistemica. Ciò può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con agenti beta–bloccanti sistemici. L’incidenza degli eventi avversi sistemici dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate includono reazioni osservate nell’ambito della classe dei beta–bloccanti oftalmici.
Le reazioni avverse elencate nella seguente tabella sono state riportate con betaxololo nel corso di studi clinici e sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, fino a <1/10), non comune (≥1/1000, fino a <1/100), raro (≥1/10.000, fino a <1/1000) e molto raro (<1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie cardiache | Non comune | bradicardia, tachicardia |
Patologie del sistema nervoso | Comune | cefalea |
Raro | sincope | |
Patologie dell’occhio | Molto comune | fastidio oculare |
Comune | visione offuscata, lacrimazione aumentata, sensazione di corpo estraneo negli occhi | |
Non comune | cheratite puntata, cheratite, congiuntivite, blefarite, acuità visiva ridotta, compromissione della visione, fotofobia, dolore oculare, occhio secco, astenopia, blefarospasmo, sensibilità oculare anormale, prurito oculare, secrezione oculare, croste del margine palpebrale, infiammazione oculare, irritazione oculare, patologia della congiuntiva, edema congiuntivale, iperemia oculare | |
Raro | cataratta | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | asma, dispnea, rinite |
Raro | tosse, rinorrea | |
Patologie gastrointestinali | Non comune | nausea |
Raro | disguesia | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Raro | dermatite, eruzione cutanea |
Patologie vascolari | Raro | ipotensione |
Disturbi psichiatrici | Raro | ansia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Raro | Libido diminuita |
La tabella seguente riporta ulteriori reazioni avverse rilevate durante l’esperienza post–marketing. La frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili.
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse |
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità |
Disturbi psichiatrici | insonnia, depressione |
Patologie del sistema nervoso | capogiro |
Patologie dell’occhio | eritema della palpebra |
Patologie cardiache | aritmia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | alopecia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia |
Le seguenti reazioni avverse aggiuntive sono state osservate con beta–bloccanti oftalmici e possono potenzialmente presentarsi con BETOPTIC:
Disturbi del sistema immunitario | reazioni allergiche sistemiche, incluso angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, prurito, reazione anafilattica |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | ipoglicemia |
Disturbi psichiatrici | insonnia, depressione, incubi, perdita della memoria |
Patologie del sistema nervoso | sincope, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, aumento dei segni e sintomi della miastenia gravis, capogiri, parestesia e cefalea |
Patologie dell’occhio | segni e sintomi di irritazione oculare (ad es. bruciore, dolore puntorio, prurito, lacrimazione, rossore), blefarite, cheratite, visione offuscata e distacco della coroide a seguito di chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), diminuita sensibilità corneale, secchezza oculare, erosione corneale, ptosi, diplopia |
Patologie cardiache | bradicardia, dolore toracico, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | ipotensione, fenomeno di Raynauld, mani e piedi freddi |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia broncospastica), dispnea, tosse |
Patologie gastrointestinali | disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, bocca secca, dolore addominale, vomito |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | alopecia, eruzione cutanea psorasiforme o esacerbazione della psoriasi, eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | mialgia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | disfunzione sessuale, riduzione della libido |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia/affaticamento |
Sono stati riportati rari casi di diminuzione della sensibilità corneale, anisocoria e neurosi depressiva dopo instillazione di BETOPTIC.
Popolazione pediatrica
Non sono stati condotti studi clinici con BETOPTIC per stabilire la sicurezza e l’efficacia nei bambini (vedere Paragrafo 4.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Benzalconio cloruro, disodio edetato, sodio cloruro, sodio idrossido e/o acido cloridrico, acqua depurata.
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C.
Non usare dopo la data di scadenza.
Il prodotto non deve essere usato oltre 28 giorni dopo la prima apertura del contenitore.
Tenere il flacone nell’imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.