Posologia
Quando usato in monoterapia o in terapia aggiuntiva, il dosaggio è di una goccia di AZOPT nel sacco congiuntivale dell’occhio/i affetto/i due volte al giorno. Alcuni pazienti possono avere una risposta migliore con la somministrazione di una goccia tre volte al giorno.
Popolazioni speciali
Anziani
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani.
Compromissione epatica e renale
AZOPT non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica e pertanto non è raccomandato in tali pazienti.
AZOPT non è stato studiato in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica. Poichè la brinzolamide ed il suo metabolita principale sono escreti in modo predominante dal rene, AZOPT è controindicato in tali pazienti (vedere anche paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di AZOPT nei neonati, nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti ai paragrafi 4.8 e 5.1.
L’uso di AZOPT non è raccomandato nei neonati, nei bambini e negli adolescenti.
Modo di somministrazione
Per uso oftalmico.
Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o l’abbassamento della palpebra dopo l’instillazione. Ciò può ridurre l’assorbimento sistemico del medicinale somministrato per via oftalmica e risultare in una riduzione degli effetti indesiderati sistemici.
Istruire il paziente ad agitare bene il flacone prima dell’uso. Dopo aver tolto il tappo, se l’anello di sicurezza di è allentato rimuoverlo prima di usare il prodotto.
Per prevenire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della sospensione, si deve fare attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del contagocce del flacone. Istruire i pazienti a conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza.
Quando AZOPT viene usato in sostituzione di un altro agente oftalmico antiglaucoma, interrompere la somministrazione dell’altro agente ed iniziare la terapia con AZOPT il giorno successivo.
Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati singolarmente a distanza di almeno 5 minuti. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi.
Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia tre volte al giorno per occhio affetto.
Effetti sistemici
AZOPT è una solfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Possono verificarsi con la somministrazione per via topica gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili alle solfonamidi. Se si manifestano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, sospendere l’uso di questo preparato.
Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. Usare con cautela in pazienti con rischio di compromissione renale a causa del possibile rischio di acidosi metabolica (vedere paragrafo 4.2).
Gli effetti della brinzolamide non sono stati studiati nei neonati prematuri (di età gestazionale inferiore alle 36 settimane) e in quelli di età inferiore a 1 settimana. Ai pazienti affetti da immaturità o anomalie significative a livello dei tubuli renali, può essere somministrata brinzolamide solo dopo un’attenta valutazione del rischio a causa del possibile rischio di acidosi metabolica.
Gli inibitori orali dell’anidrasi carbonica possono ridurre la capacità di eseguire operazioni che richiedono attenzione mentale e/o coordinazione fisica. AZOPT viene assorbito a livello sistemico e quindi ciò potrebbe verificarsi con la somministrazione topica.
Terapia concomitante
Esiste la possibilità di un effetto additivo sugli effetti sistemici noti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica, nei pazienti che ricevono un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale e AZOPT. La concomitante somministrazione di AZOPT e degli inibitori dell’anidrasi carbonica orali non è stata studiata e non è raccomandata (vedere anche paragrafo 4.5).
AZOPT è stato valutato principalmente in somministrazione concomitante con timololo nella terapia aggiuntiva del glaucoma. È stato, inoltre, studiato l’effetto di riduzione della pressione intraoculare (PIO) di AZOPT, come terapia aggiuntiva all’i analogo delle prostaglandine travoprost. Non sono disponibili dati a lungo termine sull’uso di AZOPT come terapia aggiuntiva a travoprost (vedere anche paragrafo 5.1).
Esiste una esperienza limitata con AZOPT nel trattamento di pazienti con glaucoma pseudoesfogliativo o pigmentario. Si deve prestare attenzione nel trattare questi pazienti ed è
raccomandato monitore strettamente la pressione intraoculare (PIO). AZOPT non è stato studiato in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti.
Il possibile ruolo della brinzolamide sulle funzioni corneali endoteliali di pazienti con cornea compromessa (particolarmente in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato.
Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l’uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono alterare l’idratazione corneale e l’uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. È raccomandato un attento monitoraggio dei pazienti con compromissione corneale come i pazienti affetti da diabete mellito o distrofie della cornea.
È stato riportato che il benzalconio cloruro, che è usato comunemente come conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa. Poichè AZOPT contiene benzalconio cloruro, è richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato, in pazienti affetti da secchezza oculare, o compromissione corneale.
AZOPT non è stato studiato in pazienti portatori di lenti a contatto. AZOPT contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Deve essere evitato il contatto con lenti a contatto morbide. Il paziente deve essere Informato di togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione di AZOPT e di attendere almeno 15 minuti dopo l’instillazione della dose prima di reinserirle.
La possibilità di un effetto rimbalzo dopo la sospensione del trattamento con AZOPT non è stata studiata; l’effetto di riduzione della pressione intraoculare dovrebbe durare per 5–7 giorni.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di AZOPT nei neonati, nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite ed il suo uso non è raccomandati nei neonati, nei bambini e negli adolescenti.
Gravidanza
Non vi sono o sono disponibli in numero limitato dati provenienti dall’uso oftalmico della brinzolamide in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione per via sistemica (vedere anche paragrafo 5.3).
AZOPT non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento
Non è noto se la brinzolamide/metaboliti siano escreti nel latte materno in seguito a somministrazione topica oftalmica. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di minime quantità di brinzolamide nel latte materno in seguito a somministrazione per via orale.
Non può essere escluso un rischio per i neonati/lattanti. Si deve decidere se sospendere l’allattamento o la terapia con AZOPT tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Studi condotti sugli animali con brinzolamide non hanno mostrato effetti sulla fertilità. Non sono stati effettuati studi per valutare l’effetto della somministrazione topica oftalmica di brinzolamide sulla fertilità umana.
Riepilogo del profilo di sicurezza
Negli studi clinici che sono stati condotti su oltre 2732 pazienti trattati con AZOPT come monoterapia o terapia aggiuntiva al timololo maleato 5 mg/ml, le reazioni avverse correlate al trattamento più frequentemente riportate sono state: disgeusia (6,0%) (gusto amaro o inusuale, vedere la descrizione riportata sotto) e offuscamento temporaneo all’instillazione (5,4%) che dura da pochi secondi a pochi minuti (vedere anche paragrafo 4.7).
Tabella delle reazioni avverse
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con brinzolamide 10 mg/ml collirio, sospensione e sono classificate in accordo con la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), rara (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto rara (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse sono state riportate nel corso di studi clinici e come segnalazioni spontanee nel postmarketing.
Classificazione per sistemi e organi | Termine Preferito MedDRA (v.15.1) |
Infezioni ed infestazioni | Non comune: nasofaringite, faringite, sinusite |
Non nota: rinite | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune: diminuzione della conta di globuli rossi, aumento del cloruro ematico |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota: ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non nota: diminuzione dell’appetito |
Disturbi psichiatrici | Non comune: apatia, depressione, umore depresso, diminuzione della libido, incubo, nervosismo |
Rara: insonnia | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune:disfunzione motoria, amnesia, capogiro, paraestesia, cefalea |
Rara: alterazione della memoria, sonnolenza | |
Non nota: tremore, ipoestesia, ageusia | |
Patologie dell’occhio | Comune: visione offuscata, irritazione oculare, dolore oculare, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, iperemia oculare |
Non comune: erosione corneale, cheratite, cheratite puntata, cheratopatia, deposito oculare, colorazione corneale, difetto dell’epitelio corneale, disturbo dell’epitelio corneale, blefarite, prurito oculare, congiuntivite, gonfiore oculare, meibomianite, abbagliamento, fotofobia, secchezza oculare, congiuntivite allergica, pterigio, pigmentazione sclerale, astenopia, fastidio oculare, sensazione anomala agli occhi, cheratocongiuntivite secca, ciste subcongiuntivale, iperemia congiuntivale, prurito palpebrale, secrezione oculare, formazione di croste del margine palpebrale, aumento della lacrimazione | |
Rara: edema corneale, diplopia, ridotta acuità visiva, fotopsia, ipoestesia dell’occhio, edema periorbitale, aumento della pressione intraoculare, incremento del rapporto coppa/disco del nervo ottico | |
Non nota: disturbo corneale, problemi visivi, allergia oculare, madarosi, disturbo palpebrale, eritema palpebrale | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Rara: tinnito |
Non nota: vertigine | |
Patologie cardiache | Non comune: disturbo cardio–respiratorio, bradicardia, palpitazioni |
Rara: angina pectoris, frequenza cardiaca irregolare | |
Non nota: aritmia, tachicardia, ipertensione, pressione arteriosa aumentata, pressione arteriosa ridotta, aumento della frequenza cardiaca | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune: dispnea, epistassi, dolore orofaringeo, dolore faringolaringeale, irritazione della gola sindrome delle vie aeree superiori con tosse, rinorrea, starnuto |
Rara: iperreattività bronchiale, congesione delle vie respiratorie superiori, congestione sinusale, congestione nasale, tosse, secchezza nasale | |
Non nota: asma | |
Patologie gastrointestinali | Comune: disgeusia |
Non comune: esofagite, diarrea, nausea, vomito, dispepsia, dolore dell’addome superiore, disturbo addominale, disturbo allo stomaco, flatulenza, defecazione frequente, disturbo gastrointestinale, ipoestesia orale, parestesia orale, bocca secca | |
Patologie epatobiliari | Non nota: test di funzionalità epatica anomalo |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune: eruzione cutanea, eruzione maculo–papulare, tensione della pelle |
Rara: orticaria, alopecia, prurito generalizzato | |
Non nota: dermatite, eritema | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune: dolore alla schiena, spasmi muscolari, mialgia |
Non nota: artralgia, dolore alle estremità | |
Patologie renali e urinarie | Non comune: dolore renale |
Non nota: pollachiuria | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune: disfunzione erettile |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune: dolore, fastidio al petto, affaticamento, sensazione anomala, |
Rara: dolore al petto, sensazione di nervosismo, astenia, irritabilità | |
Non nota: edema periferico, malessere | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Non comune: corpo estraneo nell’occhio |
La disgeusia (sapore amaro o inusuale in bocca in seguito all’instillazione) è stata la reazione avversa più frequentemente riportata a livello sistemico associata all’uso di AZOPT durante gli studi clinici; ciò è probabilmente dovuto al passaggio del collirio nel nasofaringe attraverso il canale nasolacrimale. L’occlusione nasolacrimale o la leggera chiusura delle palpebreo dopo l’instillazione può aiutare a ridurre l’incidenza di questo effetto (vedere anche paragrafo 4.2).
AZOPT è una solfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica con assorbimento sistemico.
Effetti gastrointestinali, sul sistema nervoso, ematologici, renali e metabolici sono generalmente associati agli inibitori sistemici dell’anidrasi carbonica. Lo stesso tipo di reazioni avverse attribuibili agli inibitori orali dell’anidrasi carbonica sono possibili con la somministrazione topica.
Non è stata osservata alcuna reazione avversa inattesa con AZOPT quando utilizzato come terapia aggiuntiva a travoprost. Le reazioni avverse rilevate con la terapia aggiuntiva sono state osservate con ciascun singolo principio attivo.
Popolazione pediatrica
In piccolo studi clinici a breve termine, in circa il 12,5% dei pazienti in età pediatrica sono state riportate reazioni averse, la maggior parte delle quali erano reazioni oftalmiche locali, non gravi, come iperemia congiuntivale, irritazione oculare, secrezione oculare e aumento della lacrimazione (vedere anche paragrafo 5.1).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato in Appendice V.
Benzalconio cloruro,
mannitolo (e421),
carbomer 974p,
tyloxapol,
disodio edeteato,
cloruro di sodio,
acido cloridrico/idrossido di sodio (per aggiustare il pH)
acqua purificata.
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.