Secondo le specifiche necessità caso per caso, 2 o più gocce (20 gocce di "Collirio Monodose" equivalgono mediamente ad un volume di 0,5 ml) instillate nel sacco congiuntivale, od eventualmente introdotte sottocongiuntiva od in sito retrobulbare.
Il medicinale non contiene conservanti ad azione antimicrobica atti a preservarlo da inquinamento occasionale in fase d’uso. È pertanto necessario usare il "Collirio Monodose" per una singola medicazione e in un singolo paziente, e successivamente gettare la parte non utilizzata del "Collirio Monodose".
Il collirio non deve essere impiegato nei bambini sotto i tre anni di età. Un eccesso di dose in bambini o in soggetti particolarmente predisposti può provocare reazioni tossiche generali.
Usare con cautela nei pazienti oltre i 40 anni per il pericolo di scatenare un glaucoma non rilevato precedentemente.
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Nelle donne in stato di gravidanza il collirio può essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Deficienza della secrezione salivare, ritardo nella secrezione gastrica, abbassamento di tono dei muscoli dell’intestino e stitichezza.
Può diminuire di tono anche la vescica urinaria e la velocità di minzione, ed una ritenzione urinaria acuta è un rischio specialmente negli anziani.
Le secrezioni nasali, bronchiali e lacrimali diminuiscono e ciò potrebbe portare una irritazione delle mucose normalmente lubrificate da esse. Si può anche verificare tachicardia con palpitazione, varie forme di disritmia, ed inoltre fotofobia ed aumento della pressione endoculare.
Acido borico; borace; acqua per preparazioni iniettabili.
Conservare a temperatura ambiente.