Effettuare la lavanda vaginale 1 o 2 volte al giorno.
Per la preparazione e l’uso della lavanda vaginale seguire le istruzioni:
1. Premere sul flacone ancora sigillato, appoggiato ad un piano rigido, per ottenere lo spostamento dalla propria sede del setto separatore e quindi la connessione tra la camera contenente la soluzione di iodopovidone e quella contenente la soluzione diluente.
2. Agitare per miscelare la soluzione attiva con il diluente.
3. Aprire il flacone spingendo lateralmente il sigillo di garanzia e di chiusura.
4. Estrarre dall’involucro protettivo la cannula, innestandola sul flacone, sino ad assicurare il suo stabile posizionamento.
5. Predisporsi in modo tale che la soluzione possa svolgere la sua azione di detersione e di terapia (accosciandosi o stando seduti sui servizi igienici).
6. La cannula termina con un erogatore apicale che presenta 3 fori per l’irrigazione e 3 scanalature per il deflusso del liquido.
7. Introdurre delicatamente in vagina solo l’erogatore apicale fino al limite di inserimento come indicato in figura.
8. Comprimere il flacone fino a completo svuotamento. Trattenere il liquido in vagina per alcuni minuti per consentire alla soluzione di svolgere la sua azione terapeutica
Attenersi inoltre alle eventuali istruzioni del medico curante.
L’uso, specie prolungato, dei prodotti per uso topico può dare origine a fenomeni di
sensibilizzazione, in tal caso interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire una idonea terapia.
Non usare per trattamenti prolungati, dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.
L’ingestione o l’inalazione accidentale di alcuni disinfettanti può avere conseguenze gravi, talvolta fatali.
Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene paraidrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) e glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
Durante la gravidanza e l’allattamento, il preparato va utilizzato solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.
E’ possibile il verificarsi, in qualche caso, di intolleranza (bruciore o irritazione). In tal caso interrompere il trattamento.
Il farmaco può interferire con le prove di funzionalità tiroidea.
Camera superiore: sodio fosfato bibasico, acido citrico, acqua depurata.
Camera inferiore: polisorbato 20, 2–fenossietanolo p–idrossibenzoati di metile, etile, propile, butile, glicole propilenico, acqua depurata.
Conservare fra + 8° e + 30°C.