Antabuse dispergettes (Aurobindo pharma italia srl)

Compresse effervescenti 24cpr ef

da18.70 €
Principio attivo:Disulfiram
Gruppo terapeutico:Farmaci utilizzati nei disturbi da dipendenza
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • etilismo
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    Posologia

    L’uso di Antabuse dispergettes è riservato agli adulti.

    L’uso di Antabuse dispergettes deve essere accompagnato da un adeguato trattamento psico–terapeutico di supporto.

    Posologia

    Dose iniziale

    I pazienti idonei non devono aver ingerito alcool per almeno 24 ore. Dopo un accurato esame clinico somministrare 2–4 compresse di Antabuse dispergettes per via orale in una sola volta.

    Dose di mantenimento

    Da mezza compressa ad una compressa e mezza al giorno.

    Le compresse possono essere ingerite normalmente o sciolte in acqua o altra bevanda; in quest’ultimo caso, per facilitare il dissolvimento della compressa, agitare il liquido e bere subito la sospensione ottenuta al fine di evitare la formazione di deposito sul fondo.

    Schema di trattamento terapeutico:

    Lo schema terapeutico da seguire è il presente: dopo accurato esame clinico, si somministrano al paziente 2–3 compresse di ANTABUSE in una sola volta per 3–4 giorni e, successivamente, 1 compressa al giorno.

    Allo scopo di evitare ricadute, il trattamento di mantenimento dovrebbe essere protratto secondo il giudizio del medico per alcuni mesi ma non oltre i 5 mesi e rivalutato periodicamente dal medico.

    Controindicazioni
  • età inferiore ai 18 anni
  • coronaropatia
  • seri eventi cerebrovascolari
  • psicosi
  • rischio di suicidio
  • consumo di alcool
  • tosse
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    Interazioni
  • disulfiram
  • amitriptilina
  • clorpromazina
  • benzodiazepine
  • clordiazepossido
  • diazepam
  • sedativo
  • alcool
  • vari farmaci
  • anticoagulanti orali
  • cumarinico
  • warfarin
  • ipoglicemizzanti orali
  • ipnotici
  • sedativi
  • teofillina
  • morfina
  • metronidazolo
  • isoniazide
  • paraldeide
  • dopo
  • pimozide
  • fenitoina
  • antipirina
  • rifampicina
  • vasodilatatori
  • noradrenalina
  • dopamina
  • fenelzina
  • tranilcipromina
  • sulfaniluree
  • fenilbutazone
  • aminofenazone
  • cefalosporine
  • moxolactam
  • cefamandolo
  • cefoperazone
  • antiacidi
  • sali di ferro
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    Avvertenze

    Antabuse dispergettes deve essere usato sotto diretto controllo di medici esperti nel trattamento della dipendenza cronica da alcool e in pazienti selezionati e collaboranti.

    Il disulfiram non deve mai essere somministrato all’insaputa del paziente.

    Antabuse dispergettes va usato con cautela e sotto controllo medico nei pazienti con insufficienza renale, epatica, patologie croniche respiratorie, diabete mellito, ipotiroidismo, ipertiroidismo, epilessia, danno cerebrale e dermatite da contatto causata dalla gomma.

    I pazienti che iniziano la terapia devono essere informati e consapevoli che non devono consumare alcool durante il trattamento e per 14 giorni dopo la sospensione di Antabuse dispergettes, dal momento che il disulfiram previene il metabolismo dell’etanolo e causa l’accumulo di acetaldeide nell’organismo. Questo accumulo può provocare la reazione alcool–disulfiram con gli effetti avversi gravi descritti nel paragrafo 4.8.

    I pazienti devono essere consapevoli che la reazione alcool–disulfiram è spiacevole, talvolta imprevedibile ed intensa.

    Prima di iniziare il trattamento si consiglia di effettuare opportuni esami per stabilire l’idoneità del paziente al trattamento, I pazienti devono essere avvertiti della natura imprevedibile e potenzialmente grave di una reazione disulfiram–alcool, in rari casi sono stati riportati decessi a seguito di elevato consumo di bevande alcoliche da parte di pazienti trattati con disulfiram. I pazienti devono essere avvertiti della possibile presenza di alcool nella forma liquida di sciroppi, gocce, cibi, articoli da toeletta e collutori che possono contenere alcool in quantità sufficiente da determinare la reazione.

    Bisogna prestare molta attenzione all’assunzione di bevande "non–acolica" o "alcool–free", tipo birre e vini a bassa gradazione alcolica che, se consumate in quantità, possono provocare la reazione alcool–disulfiram (vedere par. 4.8).

    Antabuse dispergettes non deve essere somministrato durante l’uso di alcool, entro le 24 ore dall’ultima ingestione di alcool e in pazienti non perfettamente coscienti.

    In rari casi, disulfiram può causare un serio danno epatico, soprattutto dopo 1–3 mesi di trattamento. Prima dell’inizio del trattamento occorre misurare i fattori di coagulazione, le amino transferasi e la fosfatasi alcalina. Le amino transferasi andranno controllate durante e dopo il trattamento, in caso di valori molti elevati (3 volte il livello di riferimento), sospendere la somministrazione del disulfiram.

    Il disulfiram è controindicato nei bambini al di sotto dei 18 anni (vedere paragrafo 4.3).

    Il paziente dovrebbe avere un adeguato supporto famigliare e trattamento psicoterapeutico per evitare l’uso di alcool.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Antabuse dispergettes non dovrebbe essere usato durante la gravidanza. L’uso di disulfiram nel primo trimestre di gravidanza è sconsigliato. L’uso di disulfiram in gravidanza va considerato dopo aver esaminato il suo rischio/benefico in relazione agli effetti avversi dell’alcolismo nelle donne gravide.

    Vi sono state rare segnalazioni di anomalie congenite in neonati le cui madri avevano assunto disulfiram in associazione ad altri farmaci durante la gravidanza.

    Allattamento

    Antabuse dispergettes non deve essere usato durante l’allattamento. Non è noto se disulfiram sia escreto nel latte materno. Il suo uso durante l’allattamento non è consigliato specialmente quando vi è la possibilità di un’interazione con le medicine che il neonato sta ricevendo.

    Effetti Collaterali

    Antabuse dispergettes può indurre effetti indesiderati che tendono a regredire nel corso del trattamento o dopo adeguato aggiustamento della posologia.

    Le classi di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non noto (la frequenza non può essere stimata dai dati disponibili).

    Disturbi psichiatrici

    Raro: reazioni psicotiche, depressione, paranoia, schizofrenia, mania.

    Patologie del sistema nervoso

    Comune: sonnolenza (all’inizio del trattamento), cefalea

    Raro: neuropatia periferica, neurite ottica

    Frequenza non nota: encefalopatia

    Patologie gastrointestinali

    Comune: nausea, vomito, alitosi, dolore gastrico, diarrea.

    Disturbi del sistema immunitario

    Non comune: ipersensibilità

    Patologie epato–biliari

    Raro: ittero, valori elevati di ASAT, ALAT e bilirubina

    Molto raro: danno epatico, epatite fulminante, necrosi epatica

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comune: dermatite allergica con esantema, prurito, eruzione simile all’acne.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comune: astenia (all’inizio del trattamento).

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Non comune: riduzione della libido, disfunzione sessuale.

    Le reazioni alcool–disulfiram

    Disulfiram determina un blocco irreversibile dell’aldeide deidrogenasi, enzima che metabolizza l’alcool. In caso di assunzione di alcool, l’accumulo di acetaldeide è considerato il fattore principale della reazione alcool–disulfiram.

    La reazione spesso si sviluppa entro 15 minuti dall’esposizione all’alcool; i sintomi hanno generalmente un picco da 30 minuti ad 1 ora e gradualmente si riducono nel giro di poche ore. I sintomi possono essere gravi e pericolosi per la vita.

    La reazione comprende le seguenti manifestazioni:

    – Intensa vasodilatazione del viso e del collo con sensazione di calore ("flushing"), arrossamento, aumento della temperatura corporea, sudorazione, nausea, vomito, prurito, orticaria, ansia, vertigini, cefalea, visione confusa, palpitazioni ed iperventilazione.

    – In casi gravi si possono verificare tachicardia, ipotensione, depressione respiratoria, dolore toracico, prolungamento del QT, depressione ST, aritmie, coma e convulsioni.

    – Complicazioni rare comprendono ipertensione, broncospasmo, metaemoglobinemia.

    – In caso di reazioni particolarmente violente a seguito di assunzione di alcool, occorrerà adottare una terapia di supporto intensiva affiancata dalla somministrazione di ossigeno e dalla ricostituzione dei fluidi corporei.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Amido di mais, polivinilpirrolidone, acido tartarico, sodio bicarbonato, silice precipitata, cellulosa microgranulare, magnesio stearato, polisorbato 20, talco.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.