Principio attivo:Alprazolam
Gruppo terapeutico:Ansiolitici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 3v in 30giorni
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ansia
  • tensione
  • sindrome ansiosa
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    Posologia

    Il dosaggio ottimale di ALPRAZOLAM ABC va individualizzato a seconda della gravità dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente.

    Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio più elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e’ consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna.

    In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici.

    Si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.

    In caso di effetti collaterali già con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio.

    Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile. I pazienti dovrebbero essere rivalutati regolarmente e la necessità di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente è senza sintomi.

    La dose massima non deve essere superata.

    Il farmaco deve essere assunto appena prima di andare a letto.

    Ansia:

    La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al di’. Questo dosaggio verrà aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8 –12 settimane compreso un periodo di sospensione graduale.

    In determinati casi, può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non

    dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.

    Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti, si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2–3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessità, solo se tollerato. Il trattamento può essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg. Le dosi raccomandate sono le stesse delle compresse. La concentrazione della formulazione in gocce è di 0,75 mg/ml

    Agorafobia e disturbo da attacchi di panico:

    Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e’ di 0,5–1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi.

    In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e’ stata 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi e’ stato necessario raggiungere 10 mg/die.

    Interruzione della terapia

    Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente.

    Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non più di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale.

    Uso pediatrico

    La sicurezza e l’efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l’uso di alprazolam non è raccomandato.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità alle benzodiazepine
  • glaucoma
  • miastenia
  • insufficienza respiratoria grave
  • sindrome da apnea notturna
  • insufficienza epatica grave
  • gravidanza
  • allattamento
  • grave,insufficienza
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    Interazioni
  • benzodiazepine
  • alcool
  • sedativo
  • oppioidi
  • sedativi
  • neurolettici
  • ipnotici
  • ansiolitici/sedativi
  • antidepressivi
  • analgesici narcotici
  • antiepilettici
  • anestetici
  • antistaminici
  • ketoconazolo
  • itraconazolo
  • voriconazolo
  • macrolidi
  • eritromicina
  • claritromicina
  • antimicotici azolici
  • agenti
  • interazione
  • nefazodone
  • fluvoxamina
  • cimetidina
  • fluoxetina
  • contraccettivi orali
  • diltiazem
  • antibiotici
  • troleandomicina
  • ritonavir
  • digossina
  • imipramina
  • desipramina
  • state descritte interazioni
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    Avvertenze

    Tolleranza

    Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane

    Dipendenza

    L’uso di benzodiazepine, incluso l’alprazolam, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

    La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso. Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnata dai sintomi da astinenza.

    Questi possono consistere in cefalee, dolori muscolari, ansiaestrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.

    Insonnia ed ansia da rimbalzo.

    All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata.Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.

    Durata del trattamento

    La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere pararagrafo 4.2 "Posologia e modo di somministrazione") e nel caso dell’ansia non deve superare le 8–12 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questo periodo non deve avvenire senza una accurata rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente, quando il trattamento è iniziato, che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.

    Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.

    Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione, tra una dose e l’altra particolarmente per dosaggi elevati.

    Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono comparire sintomi da astinenza.

    Interruzione del trattamento

    Come ogni altra benzodiazepina, il dosaggio di Alprazolam ABC deve essere ridotto gradualmente dal momento che l’interruzione brusca o troppo veloce può portare alla comparsa di sintomi da astinenza.

    I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi

    muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni.

    Inoltre possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione– Interruzione della terapia).

    Questi sintomi, specialmente i più gravi, sono generalmente più comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi

    eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l’interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio (vedi Posologia).

    Durante la sospensione del farmaco, in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza.

    Amnesia

    Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco

    Reazioni psichiatriche e paradosse

    Quando si usano benzodiazepine è noto che possano verificarsi reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

    Gruppi specifici di pazienti

    Popolazione pediatrica

    Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento;

    la durata del trattamento deve essere la piu’ breve possibile

    Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.

    Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta(vedere pararagrafo4.2 "Posologia e modo di somministrazione").

    Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.

    Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).

    L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione.

    Come con altri farmaci psicotropi, l’ alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere

    somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.

    Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate diAlprazolam ABC per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizzaun qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.

    Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool

    (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).

    Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all’ assuefazione e alla dipendenza.

    Sono stati riportati casi di ipomania e mania in associazione all’uso di alprazolam nei pazienti con depressione.

    Pazienti con rari problemi ereditari al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumenre ALPRAZOLAM ABC compresse

    Le gocce orali contengono alcool etilico (circa 13%): dieci gocce pari a 0,25 mg di alprazolam contengono oltre 43 mg di alcool etilico. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti.

    Esistono prove fornite da alcuni primi studi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l’esposizione in utero può essere associata a malformazioni. Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto.

    Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l’esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso–controllo hanno evidenziatoun aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un’esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o terzo trimestre di gravidanza, ha rilevato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. E’ stato riportato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine del III trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome "floppy infant" o i sintomi di astinenza neonatale. Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l’ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare sintomi della sindrome "floppy infant" quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l’ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l’ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome "floppy infant" devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sindrome da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome "floppy infant". La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.

    A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza.

    Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, la paziente deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.

    Se durante la gravidanza viene somministrato Alprazolam ABC o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con Alprazolam ABC, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.

    Tenendo conto di questi dati, l’uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati

    Allattamento

    Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.

    Effetti Collaterali

    Gli eventuali effetti indesiderati di ALPRAZOLAM ABC vengono osservati generalmente all’inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi.

    I pazienti che hanno partecipato a studi clinici controllati, hanno riportato i seguenti effetti indesiderati associati alla terapia con alprazolam.

    Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (≥1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000 a < 1/100), raro (≥ 1/10000 a < 1/1000), molto raro (< 1/10000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

    MedDRA Classe organo–sistemica Molto comune (≥1/10) Comune (≥ 1/100, < 1/10) Non comune (≥ 1/1000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10000 a < 1/1000) Molto raro (< 1/10000) Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie endocrine           Iperprolattinemia*
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Diminuzione dell’appetito      
    Disturbi psichiatrici Depressione Stato confusionale, disorientamento, diminuzione della libido, ansia, insonnia, nervosismo, aumento della libido* Mania* (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso), allucinazione*,agitazione collera*     Ipomania*, aggressività*, comportamenti ostili*, pensieri anomali*, iperattività psicomotoria*
    Patologie del sistema nervoso Sedazione, sonnolenza, atassia, compromissione della memoria, disartria, capogiri, cefalea Compromissione dell’equilibrio, problemi di coordinazione, disturbo dell’attenzione, ipersonnia, letargia, tremore, vertigini, biascicamento, difficoltà di concentrazione Amnesia    Squilibrio del sistema nervoso autonomo*, distonia*
    Patologie dell’occhio   Offuscamento della vista        
    Patologie gastrointestinali Stipsi, secchezza della bocca Nausea Vomito     Patologia gastrointestinale*
    Patologie epatobiliari           Epatiti*, alterazioni della funzionalità epatica*, ittero*
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Dermatiti*       Angioedema*, reazioni di fotosensibilità*
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo     Debolezza muscolare      
    Patologie renali e urinarie     Incontinenza*     Ritenzione urinaria*
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Disfunzioni sessuali* Irregolarità nel ciclo mestruale*      
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, irritabilità         Edema periferico*
    Indagini   Diminuzione di peso, aumento di peso       Aumento della pressione intraoculare*

    *Effetti indesiderati identificati post– marketing

    L’uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di astinenza. Può verificarsi dipendenza psichica. L’abuso di benzodiazepine è stato riportato (vedi avvertenze e precauzioni d’impiego). In molte delle segnalazioni spontanee per gli affetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell’interruzione del trattamento con Alprazolam in paziento con disturbo post–traumatico da stress.

    Amnesia

    Anche se per Alprazolam ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito, le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda.

    Questo può avvenire anche ai dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego")

    Depressione

    Durante l’uso di benzodiazepine puo’ essere smascherato uno stato depressivo preesistente.

    Reazioni psichiatriche e paradosse

    Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino–simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.

    Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

    Dipendenza

    L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").Può verificarsi dipendenza psichica.E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.

    Segnalazioni delle reazioni avverse sospette.

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    ALPRAZOLAM ABC 0,25 mg compresse:

    eccipienti: lattosio, cellulosa microcristallina, docusato sodico, silice colloidale, amido di mais, magnesio stearato.

    ALPRAZOLAM ABC 0,50 mg compresse:

    eccipienti: lattosio, cellulosa microcristallina, docusato sodico, silice colloidale, amido di mais, magnesio stearato, sunset yellow (E110).

    ALPRAZOLAM ABC 1 mg compresse:

    eccipienti: lattosio, cellulosa microcristallina, docusato sodico, silice colloidale, amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E132).

    ALPRAZOLAM ABC 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione:

    eccipienti: alcool etilico, glicole propilenico, saccarinato di sodio, aroma amarena, acqua depurata.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale per proteggere il prodotto dalla luce.