Algolider (Siar pharma srl)

Granulato per sospens orale os grat 30bust 100mg

da4.15 €
Principio attivo:Nimesulide
Gruppo terapeutico:Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • dolore acuto
  • dismenorrea
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    Posologia

    Per ridurre gli effetti indesiderati deve essere utilizzata la dose minima efficace per il minor tempo possibile.

    La durata massima di un trattamento con nimesulide è 15 giorni.

    ALGOLIDER deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche e comunque per non oltre 15 giorni.

    Adulti:

    Granulato per sospensione orale: 100 mg due volte al giorno dopo i pasti.

    Anziani: nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere 5.2).

    Bambini (<12 anni): ALGOLIDER è controindicato in questi pazienti (vedere anche 4.3).

    Adolescenti (da 12 a 18 anni): sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.

    Insufficienza renale: sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min), ALGOLIDER è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere 4.3 e 5.2).

    Insufficienza epatica: l’uso di ALGOLIDER è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3 e 5.2).

    Controindicazioni
  • broncospasmo
  • rinite
  • orticaria
  • acido acetilsalicilico
  • altre
  • emorragia gastrointestinale
  • perforazione
  • emorragia/ulcera peptica ricorrente
  • emorragie
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • antiinfiammatori non steroidei
  • acido acetilsalicilico
  • anticoagulanti
  • warfarin
  • agenti
  • anticoagulante
  • inibitori selettivi del reuptake della serotonina
  • diuretici
  • antiipertensivi
  • dopo
  • furosemide
  • diuretica
  • descritto
  • anti-infiammatori non steroidei
  • litio
  • teofillina
  • digossina
  • cimetidina
  • antiacido
  • alluminio
  • magnesio
  • state osservate interazioni
  • metotressato
  • prostaglandine
  • ciclosporine
  • tolbutamide
  • acido salicilico
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    Avvertenze

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo possibile che occorre per controllare i sintomi (vedere 4.2) e comunque per non oltre 15 giorni

    Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.

    In rari casi è stata riportata un’associazione tra ALGOLIDER e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni rarissimi casi di decesso (vedere anche 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con ALGOLIDER (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, spossatezza, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non devono più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.

    L’uso di ALGOLIDER deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Inoltre durante la terapia con ALGOLIDER, occorre avvertire i pazienti di non assumere altri analgesici. L’uso contemporaneo di diversi FANS non è raccomandato.

    Pazienti che assumono nimesulide e sviluppano febbre e/o sintomi influenzali devono interrompere il trattamento.

    Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

    Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e 4.5).

    Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere 4.2)

    Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

    Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come Warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere 4.5).

    Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ALGOLIDER il trattamento deve essere sospeso

    I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn), poichè tali condizioni possono essere esacerbate (vedere 4.8 effetti indesiderati).

    Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca occorre cautela perché l’uso di ALGOLIDER può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, sospendere il trattamento (vedere anche 4.5).

    Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché, in associazione alla terapia coni FANS, sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono sufficienti dati per escludere tale rischio con ALGOLIDER. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione.

    Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

    I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica. E’ quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico.

    Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, va usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche 4.3). ALGOLIDER non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.

    Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. ALGOLIDER deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

    L’uso di ALGOLIDER può ridurre la fertilità e non è consigliato in donne che cercano una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con ALGOLIDER (vedere 4.6).

    ALGOLIDER granulato per sospensione orale contiene saccarosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio-isomaltasi.

    Gravidanza

    L’uso di ALGOLIDER è controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere 4.3).

    Come per gli altri FANS, l’uso di ALGOLIDER non è consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere 4.4).

    L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.

    Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

    Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di ALGOLIDER nelle donne in gravidanza.

    Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, ALGOLIDER non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

    Se ALGOLIDER è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

    - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

    - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

    - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ad effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;

    - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

    Conseguentemente, ALGOLIDER è controindicato durante il terzo mese di gravidanza.

    Non è noto se ALGOLIDER viene secreto nel latte umano. ALGOLIDER è controindicato nelle donne che allattano (vedere 4.3 e 5.3).

    Effetti Collaterali

    Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su circa 7.800 pazienti) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari < 1/10.000), inclusi i casi isolati.

    Alterazioni del sangue e sistema linfatico Rari Anemia*, eosinofilia *
    Molto rari Trombocitopenia, pancitopenia, porpora
    Alterazioni del sistema immunitario Rari Ipersensibilità*
    Molto rari Anafilassi
    Alterazioni del metabolismo e della nutrizione Rari Iperkaliemia*
    Disturbi psichiatrici Rari Ansia*, nervosismo*, incubi*
    Alterazioni del sistema nervoso Non comuni Vertigini*
    Molto rari Mal di testa, sonnolenza, encefalopatia (sindrome di Reye)
    Disturbi oculari Rari Visione sfuocata*
    Molto rari Disturbi visivi
    Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare Molto rari Vertigini
    Alterazioni cardiache Rari Tachicardia*
    Alterazioni del sistema vascolare Non comuni Ipertensione*
    Rari Emorragia*, fluttuazioni della pressione arteriosa*, vampate di calore*
    Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Non comuni Dispnea*
    Molto rari Asma, broncospasmo
    Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Comuni Diarrea*, nausea*, vomito*
    Non comuni Sanguinamento gastrointestinale, ulcera e perforazione intestinale, ulcera e perforazione gastrica, stipsi*, flatulenza*
    Molto rari Gastrite*, dolori addominali, dispepsia, stomatite, melena, emorragie gastrointestinali, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica
    Alterazioni del sistema epatobiliare (vedere 4.4) Comuni Aumento dei livelli degli enzimi epatici
    Molto rari Epatite, epatite fulminante (inclusi casi letali), ittero, colestasi
    Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni Prurito*, eruzioni*, aumento della sudorazione*
    Rari Eritema*, dermatite*
    Molto rari Orticaria, edema angioneurotico, edema del viso, eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica tossica
    Alterazioni renali e delle vie urinarie Rari Disuria*, ematuria*
    Molto rari Ritenzione urinaria*, insufficienza renale, oliguria, nefrite interstiziale
    Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Non comuni Edema*
    Rari Malessere*, astenia*
    Molto rari Ipotermia
    Indagini diagnostiche Comuni Aumento degli enzimi epatici*

    *dati di frequenza ricavati dalle sperimentazioni cliniche

    Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).

    Dopo la somministrazione di ALGOLIDER sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4)

    Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

    In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca, reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p es. infarto del miocardio o ictus) (vedere sezione 4.4)

    Eccipienti

    100 mg granulato per sospensione orale: saccarosio, maltodestrine, acido citrico, aroma di arancio.

    Conservazione

    Nessuna precauzione particolare.