Agilev (Konpharma srl)

Compresse rivestite divisibili 5cpr riv 500mg

da6.25 €
Principio attivo:Levofloxacina emiidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici chinolonici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni delle vie respiratorie
  • bronchite cronica
  • polmoniti
  • vie urinarie
  • pielonefriti
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    Posologia

    AGILEV compresse viene somministrato una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.

    Durata del trattamento

    La durata del trattamento dipende dal decorso clinico (vedere tabella sotto riportata). Come per altre terapie antibiotiche, il trattamento con AGILEV compresse deve essere continuato per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento, o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica.

    Modo di somministrazione

    Le compresse di AGILEV devono essere deglutite intere con sufficiente liquido. Possono essere spezzate lungo la linea di frattura per adattare il dosaggio e possono essere ingerite durante o lontano dai pasti. Le compresse devono essere assunte almeno due ore prima o dopo la somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato, al fine di evitare una riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo"Interazioni").

    Posologia

    Sono raccomandate le seguenti dosi di AGILEV:

    Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)

    Indicazioni Dosi giornaliere (in relazione alla gravità) Durata del trattamento
    Sinusite acuta 500 mg una volta al giorno 10 -14 giorni
    Bronchite cronica riacutizzata da 250 a 500 mg una volta al giorno 7 -10 giorni
    Polmoniti acquisite in comunità 500 mg una o due volte al giorno 7 -14 giorni
    Infezioni non complicate delle vie urinarie 250 mg una volta al giorno 3 giorni
    Infezioni complicate delle vie urinarie incluse le pielonefriti 250 mg una volta al giorno 7 -10 giorni
    Prostatite batterica cronica 500 mg una volta al giorno 28 giorni
    Infezioni della pelle e dei tessuti molli 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno 7 - 14 giorni

    Popolazioni speciali

    Funzionalità renale compromessa (Clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)

      Dosi  
    250 mg/24 h 500 mg/24 h 500 mg/12 h
    Clearance della creatinina Prima dose: 250 mg Prima dose: 500 mg Primadose: 500 mg
    50-20 ml/min dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 250 mg/24 h dosi successive: 250 mg/12 h
    19-10 ml/min dosi successive: 125 mg/48 h dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 125 mg/12 h
    < 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua*) dosi successive: 125 mg/48 h dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 125 mg/24 h

    * Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua.

    Funzionalità epatica compromessa

    Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in quanto la levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti del fegato e viene escreta principalmente per via renale.

    Anziani

    Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (Vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso" prolungamento dell’intervallo QT).

    Bambini

    AGILEV è controindicato nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (vedere paragrafo "Controindicazioni").

    Controindicazioni
  • eccipiente
  • pazienti epilettici
  • bambini
  • gravidanza
  • donne che allattano
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • antiacidi
  • magnesio
  • alluminio
  • sali di ferro
  • dopo
  • interazione
  • evidenziata
  • calcio
  • antiinfiammatori non steroidei
  • state evidenziate interazioni
  • teofillina
  • chinolonici
  • agenti
  • cimetidina
  • probenecid
  • digossina
  • ranitidina
  • ciclosporina
  • vitamina
  • stati segnalati
  • warfarin
  • fluorochinoloni
  • antiaritmici
  • antidepressivi triciclici
  • macrolidi
  • esistono interazioni
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    Avvertenze

    Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con AGILEV può non essere ottimale.

    Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere terapia combinata.

    Tendinite e rottura del tendine

    La tendinite può manifestarsi raramente. Essa coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee è aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritto AGILEV. Tutti i pazienti devono consultare il loro medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con AGILEV deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (es. immobilizzazione).

    Malattia da Clostridium difficile

    Se si manifesta una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento durante o dopo la terapia con AGILEV compresse, questa può essere sintomatica della malattia da clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudo membranosa, affezione che, se sospetta, richiede l’interruzione immediata della terapia e l’adozione di immediate misure di supporto con o senza terapia specifica (es. vancomicina orale).

    In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

    Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi

    AGILEV compresse è controindicato in pazienti con anamnesi di epilessia e, come per altri chinolonici, deve essere utilizzato con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i soggetti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale o i pazienti che ricevono terapie concomitanti con fenbufen e FANS-simili, oppure farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere anche paragrafo "Interazioni"). In caso di convulsioni il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.

    Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi

    I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela.

    Pazienti con compromissione renale

    Poiché la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di AGILEV devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale (vedere paragrafo "Posologia e modo di somministrazione").

    Reazioni di ipersensibilità

    Levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo "Effetti indesiderati"). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il proprio medico di pronto soccorso che adotterà opportuni trattamenti d’emergenza.

    Ipoglicemia

    Come accade con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia in questi pazienti diabetici (vedere paragrafo "Effetti indesiderati").

    Prevenzione della fotosensibilizzazione

    Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto cara, durante la terapia con levofloxacina si raccomanda di non esporsi inutilmente a luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (es. lampada solare, solarium) al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.

    Pazienti trattati con antagonisti della vitamina k

    A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con AGILEV in associazione con un antagonista della vitamina k (es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati, quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo "Interazioni").

    Reazioni psicotiche

    Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo "Effetti indesiderati"). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere la levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.

    Prolungamento dell’intervallo QT

    I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:

    • sindrome del QT lungo congenita,

    • assunzione contemporanea di farmaci che notoriamente prolungano l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi),

    • squilibrio elettrolitico non compensato (ad esempio ipokaliemia, ipomagnesiemia),

    • anziani,

    • malattie cardiache (ad esempio insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia) (vedere paragrafo "Posologia e modo di somministrazione", "Anziani" e paragrafi "Interazioni", "Effetti indesiderati" e "Sovradosaggio").

    Neuropatia periferica

    In pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.

    Oppiacei

    Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l’analisi con un metodo più specifico.

    Patologie epatobiliari

    Dopo il trattamento con levofloxacina sono stati descritti casi di necrosi epatica con eventuale insufficienza epatica potenzialmente letale, soprattutto in pazienti affetti da grave malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo "Effetti indesiderati"). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il loro medico curante nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Gli studi di riproduzione sull’animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, AGILEV compresse non deve essere impiegato in gravidanza (vedere paragrafi "Controindicazioni" e "Dati preclinici di sicurezza").

    Allattamento

    In assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, AGILEV compresse non deve essere impiegato in donne in donne che allattano al seno (vedere paragrafi "Controindicazioni" e "Dati preclinici di sicurezza").

    Effetti Collaterali

    Le informazioni sono riconducibili a studi clinici effettuati su più di 5000 pazienti e ad una vasta esperienza di post-marketing.

    Le reazioni avverse di seguito riportate sono descritte in accordo alla classificazione sistemico-organica MedDRA.

    Sono stati utilizzati i seguenti valori di frequenza:

    molto comune: ≥ 1/10,

    comune: ≥ 1/100, < 1/10,

    non comune: ≥ 1/1000, ≤ 1/100,

    raro: ≥ 1/10000, ≤ 1/1000,

    molto raro: ≤ 1/10000,

    non noto: non valutabile in base ai dati disponibili.

    All’interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravità decrescente.

    Infezioni ed infestazioni

    • Non comune: Infezione micotica (e proliferazione di altri microrganismi resistenti)

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    • Non comune: leucopenia, eosinofilia.

    • Raro: trombocitopenia, neutropenia.

    • Molto raro: agranulocitosi.

    • Non noto: pancitopenia, anemia emolitica.

    Disturbi del sistema immunitario

    • Molto raro: shock anafilattico (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

    • Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.

    • Non noto: ipersensibilità (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    • Non comune: anoressia.

    • Molto raro: ipoglicemia, particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

    Disturbi psichiatrici

    • Non comune: insonnia, nervosismo.

    • Raro: reazioni psicotiche, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia.

    • Molto raro: reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo "speciali avvertenze e precauzioni per l’uso"), allucinazioni.

    Patologie del sistema nervoso

    • Non comune: vertigini, cefalea, sonnolenza.

    • Raro: convulsioni, tremori, parestesie.

    • Molto raro: neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, disgeusia inclusa ageusia, parosmia inclusa anosmia.

    Patologie dell’occhio

    • Molto raro: disturbi della vista.

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    • Non comune: vertigini.

    • Molto raro: riduzione dell’udito.

    • Non noto: tinnito.

    Patologie cardiache

    • Raro: tachicardia.

    • Non noto: elettrocardiogramma con prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo" Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso" prolungamento dell’intervallo QT e paragrafo "Sovradosaggio")

    Patologie vascolari

    • Raro: ipotensione.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    • Raro: broncospasmo, dispnea.

    • Molto raro: polmonite allergica.

    Patologie gastrointestinali:

    • Comune: diarrea, nausea.

    • Non comune: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione.

    • Raro: diarrea con perdite ematiche che in casi molto rari può essere segnale di un’enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa.

    Patologie epatobiliari:

    • Comune: aumento degli enzimi epatici (ALT - AST, fosfatasi alcalina, GGT).

    • Non comune: aumento della bilirubina ematica.

    • Molto raro: epatite.

    • Non noto: con levofloxacina sono stati riportati casi di ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    • Non comune: rash, prurito.

    • Raro: orticaria.

    • Molto raro: edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità.

    • Non noto: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi.

    • Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.

    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo

    • Raro: disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso"), compresa tendinite (es. tendine di Achille), artralgia, mialgia.

    • Molto raro: rottura del tendine (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso"): questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento ed essere bilaterale, indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave.

    • Non noto: rabdomiolisi.

    Patologie renali ed urinarie

    • Non comune: aumento della creatinina ematica

    • Molto raro: insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    • Non comune: astenia.

    • Molto raro: piressia.

    • Non noto: dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità).

    Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono:

    • Sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare,

    • Vasculite allergica,

    • Attacchi di porfiria in pazienti con porfiria

    Eccipienti

    AGILEV compresse rivestite con film da 250 mg contiene i seguenti eccipienti:

    Nucleo della compressa:

    Cellulosa microcristallina, crospovidone, ipromellosa, talco, magnesio stearato.

    Rivestimento: Ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido, talco, ossido ferro giallo, ossido ferro rosso

    Conservazione

    Nessuna precauzione particolare.