La dose raccomandata è una capsula due volte al giorno, di solito una al mattino e una alla sera preferibilmente ai pasti.
Le capsule devono essere inghiottite intere senza masticare.
A causa del rischio di sanguinamento, come con gli altri agenti antipiastrinici, AGGRENOX deve essere usato con cautela in pazienti con aumentato rischio di sanguinamento, questi devono essere seguiti attentamente per verificare la presenza di qualsiasi segno di sanguinamento, incluso sanguinamento occulto.
Si devono trattare con cautela i pazienti che assumano contemporaneamente farmaci che possano aumentare il rischio di sanguinamento, quali gli agenti antiaggreganti piastrinici (ad es. clopidogrel, ticlopidina, acido acetilsalicilico) o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
La cefalea o l’emicrania che possono insorgere specialmente all’inizio della terapia con AGGRENOX non devono essere trattate con dosi analgesiche di acido acetilsalicilico.
Tra le altre proprietà, il dipiridamolo ha azione vasodilatatoria. Deve essere usato con cautela in pazienti con gravi patologie a carico delle arterie coronarie inclusi angina instabile o infarto miocardico recente, ostruzione del flusso di uscita ventricolare o instabilità emodinamica (ad esempio, scompenso cardiaco congestizio).
L’esperienza clinica suggerisce che i pazienti in trattamento con dipiridamolo per via orale che debbano essere anche sottoposti ad un test in condizioni di stress farmacologico con dipiridamolo per via endovenosa, dovrebbero sospendere la terapia orale 24 ore prima di sottoporsi al test stesso. La mancata osservanza di questa avvertenza può compromettere la sensibilità del test.
In pazienti affetti da miastenia grave, può rendersi necessaria una modifica dello schema di trattamento in caso di cambiamento del dosaggio di dipiridamolo (vedere anche paragrafo 4.5).
È stato riportato un numero esiguo di casi in cui il dipiridamolo non coniugato è stato incorporato in calcoli biliari in quantità variabile (fino al 70% del peso secco del calcolo). Tali pazienti erano tutti anziani, avevano manifestato colangite ascendente ed erano stati trattati con dipiridamolo per via orale per un certo numero di anni. Non è stato dimostrato che il dipiridamolo fosse la causa scatenante della calcolosi biliare in tali pazienti. È possibile che la deglucuronidazione batterica del dipiridamolo coniugato nella bile possa essere il meccanismo responsabile della presenza di dipiridamolo nei calcoli biliari.
A causa della presenza di acido acetilsalicilico, AGGRENOX deve essere usato con cautela in pazienti con asma, rinite allergica, polipi nasali, dolori gastrici o duodenali cronici o ricorrenti, insufficienza renale o epatica o deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi.
Inoltre, si consiglia cautela nei pazienti ipersensibili ai FANS.
La dose di acido acetilsalicilico presente in AGGRENOX non è stata studiata nella prevenzione secondaria dell’infarto miocardico.
Esiste una possibile associazione tra l’acido acetilsalicilico e la sindrome di Reye quando somministrato ai bambini. Quindi AGGRENOX non deve essere utilizzato nei bambini ed adolescenti con stati febbrili o infezioni virali con o senza febbre, a causa del rischio della sindrome di Reye. La sindrome di Reye è una malattia molto rara, che colpisce il cervello ed il fegato, e può essere fatale.
I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato un medico.
Avvertenze relative ad alcuni eccipienti di AGGRENOX
Una capsula contiene 53 mg di lattosio e 11,3 mg di saccarosio, che costituiscono106 mg di lattosio e 22,6 mg di saccarosio alla dose massima giornaliera raccomandata: i pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al fruttosio e/o galattosio, come ad esempio galattosemia, da deficit di lattasi, da malassorbimento di glucosio–galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Fertilità
Non sono stati effettuati studi sugli effetti del farmaco sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Gravidanza
Anche se gli studi preclinici non hanno mostrato rischio per la salute, non c’è sufficiente evidenza sulla sicurezza del dipiridamolo e dell’acido acetilsalicilico a basse dosi in gravidanza. Pertanto AGGRENOX deve essere somministrato nel primo e secondo trimestre di gravidanza solo se considerato essenziale dal medico in termini di benefici attesi rispetto ai potenziali rischi. AGGRENOX, inoltre, è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
Il dipiridamolo e i salicilati sono escreti nel latte materno. Pertanto nelle donne che allattano AGGRENOX deve essere somministrato solo se strettamente necessario.
I risultati di due studi su larga scala (ESPS–2, PRoFESS) nei quali è stato arruolato un totale di 26.934 pazienti, 11.831 dei quali sono stati assegnati al gruppo in trattamento con AGGRENOX, sono stati utilizzati per definire il profilo degli effetti indesiderati di AGGRENOX. In aggiunta, sono stati inclusi anche quegli eventi provenienti da segnalazioni spontanee che fatti ed evidenze hanno qualificato come effetti indesiderati.
A causa della granulosità del sistema di codifica, gli eventi di sanguinamento sono distribuiti in numerose classi sistemico–organiche (SOC); pertanto, una descrizione riepilogativa del sanguinamento è riportata nella Tabella 1.
Tabella 1 Episodi di sanguinamento, di qualsiasi tipo, grave sanguinamento, emorragia intracranica ed emorragia gastrointestinale.
ESPS–2 | PRoFESS | ||
AGGRENOX | Placebo | AGGRENOX | |
Pazienti trattati (N (%)) | 1650 (100) | 1649 (100) | 10055 (100) |
Esposizione media (anni) | 1,4 | 1,9 | |
Qualunque sanguinamento (%) | 8,7 | 4,5 | 5,3 |
Grave sanguinamento (%) | 1,6 | 0,4 | 3,3 |
Emorragia intracranica (%) | 0,6 | 0,4 | 1,2* |
Emorragia gastrointestinale (%) | 4,3 | 2,6 | 1,9 |
* La definizione in PRoFESS include l’emorragia intraoculare (0,2%) |
Effetti indesiderati di AGGRENOX elencati per classi sistemico–organiche:
Patologie del sistema emolinfopoietico
Trombocitopenia (riduzione della conta piastrinica), anemia, anemia sideropenica dovuta a sanguinamento gastrointestinale occulto.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità incluso rash, orticaria, grave broncospasmo e angio–edema.
Patologie del sistema nervoso
Emorragia intracranica, vertigini, cefalea, anche emicrania (specialmente all’inizio del trattamento).
Patologie dell’occhio
Emorragia dell’occhio.
Patologie cardiache
Tachicardia, peggioramento dei sintomi della coronaropatia, sincope.
Patologie vascolari
Ipotensione, vampate di calore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Epistassi.
Patologie gastrointestinali
Vomito, nausea, diarrea, dispepsia, ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite erosiva, emorragia gastrointestinale, dolore addominale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Emorragie della cute incluso contusione, ecchimosi ed ematoma.
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo
Mialgia.
Esami diagnostici
Tempo di sanguinamento prolungato.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Emorragia post–procedurale, emorragia operatoria.
Ulteriori effetti indesiderati noti per i singoli principi attivi sono i seguenti, essi sono considerati previsti anche per AGGRENOX.
Dipiridamolo :
Gli ulteriori effetti indesiderati riportati con dipiridamolo in monoterapia sono i seguenti:
E’ stato riportato che il dipiridamolo viene incorporato nei calcoli biliari.
Acido acetilsalicilico :
Gli ulteriori effetti indesiderati riportati con acido acetilsalicilico in monoterapia sono i seguenti:
Patologie del sistema emolinfopoietico
Coagulazione intravascolare disseminata, coagulopatia.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni anafilattiche (specialmente in pazienti con asma).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia (bambini), iperglicemia, sete, disidratazione, iperkaliemia, acidosi metabolica, alcalosi respiratoria.
Disturbi psichiatrici
Stato confusionale.
Patologie del sistema nervoso
Agitazione, edema cerebrale, letargia, convulsioni.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito, sordità.
Patologie cardiache
Aritmia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea, sanguinamento gengivale, edema laringeo, iperventilazione, edema polmonare, tachipnea.
Patologie gastrointestinali
Ulcera gastrica perforata, ulcera duodenale perforata, melena, ematemesi, pancreatite.
Patologie epatobiliari
Epatiti, sindrome di Reye.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eritema polimorfo.
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo
Rabdomiolisi.
Patologie renali e urinarie
Insufficienza renale, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, proteinuria.
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
Gravidanza prolungata, parto prolungato, neonati piccoli a termine, parto di un feto morto, emorragia prima del parto, emorragia post–parto.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Piressia, ipotermia.
Esami diagnostici
Test di funzionalità epatica alterati, aumento dell’acido urico nel sangue (può portare ad attacchi di gotta), tempo di protrombina prolungato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Acido tartarico, povidone, acido metacrilico–metile metacrilato copolimero (1:2), talco, gomma arabica, ipromellosa ftalato, ipromellosa, triacetina, dimeticone 350, acido stearico/palmitico, lattosio monoidrato, alluminio stearato, silice colloidale, amido di mais, cellulosa microcristallina, saccarosio, E 171; capsula (rigida): gelatina, E 171, E 172, acqua depurata.
Conservare sotto i 30° C, tenere il flacone chiuso per proteggere dall’umidità.