Acthib (Sanofi pasteur msd spa)

Soluzione iniett polv solv im 1fl 1d liof+sir

da30.20 €
Principio attivo:Vaccino haemophilus influenzae b coniugato con tossoide tetanico
Gruppo terapeutico:Vaccini batterici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • immunizzazione
  • cellulite
  • artrite
  • polmonite
  • meningite
  • osteomielite
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Posologia

    a) Neonati:

    – fino ai 6 mesi di vita: è raccomandata la somministrazione di 3 dosi successive da 0,5 ml ad intervalli di 1–2 mesi e di una quarta dose (richiamo) un anno dopo la terza iniezione.

    – tra i 6 e i 12 mesi di vita: sono sufficienti due iniezioni da 0,5 ml ad 1 mese di intervallo, seguite da una dose di richiamo a 18 mesi di vita.

    b) Bambini da 1 a 5 anni di età: è sufficiente una sola iniezione.

    Nel caso in cui un soggetto non vaccinato o vaccinato in modo incompleto venga in contatto con un caso di malattia invasiva da Haemophilus Influenzae di tipo b, la vaccinazione deve essere implementata o completata seguendo lo schema di vaccinazione appropriato per l’età, in associazione con la chemioprofilassi raccomandata.

    Modo di somministrazione

    La via di somministrazione preferita per il vaccino ricostituito è quella intramuscolare, sebbene possa anche essere somministrato per via sottocutanea (vedi paragrafo 4.4)

    I siti di iniezione raccomandati sono la regione antero–laterale della coscia nei neonati e la regione deltoidea nei bambini.

    ACT–HIB non deve in nessun caso essere somministrato per via endovenosa.

    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • epilessia
  • qualsiasi componente
  • formaldeide
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • vaccini
  • vaccino
  • interazione
  • terapia immunosoppressiva
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Come per qualunque altro vaccino, la somministrazione di ACTHIB deve essere rimandata nei soggetti affetti da malattie febbrili acute. La presenza di un’infezione minore, tuttavia, non costituisce controindicazione per la vaccinazione.

    Un trattamento immunosoppressivo o una condizione di immunodeficienza possono indurre una riduzione nella risposta immunitaria al vaccino. In questi casi si raccomanda di rimandare la vaccinazione sino alla fine del trattamento o della malattia.

    Tuttavia, la vaccinazione dei soggetti affetti da immunodepressione cronica, come l’infezione da HIV, asplenia o anemia falciforme, è raccomandata, anche se c’è il rischio di una risposta immunitaria non ottimale.

    ACT–HIB non protegge contro le malattie dovute ad altri sierotipi di Haemophilus influenzae, né contro altre forme di meningite provocate da altri agenti patogeni.

    In nessun caso, il tossoide tetanico presente in ACT–HIB può sostituire la classica vaccinazione antitetanica.

    Non somministrare per via intravascolare: assicurarsi che l’ago non penetri in un vaso sanguigno.

    In caso di somministrazione per via sottocutanea è possibile che si verifichi un rigonfiamento esteso dell’arto in cui è stato somministrato il vaccino; per tale motivo è da preferire la via di somministrazione intramuscolare.

    Come con qualunque altro vaccino, la vaccinazione con ACT–HIB può non assicurare la protezione completa di tutti i soggetti vaccinati.

    Come con tutti i vaccini iniettabili, il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti con trombocitopenia o un disordine della coagulazione, poiché, a seguito della somministrazione intramuscolare, può verificarsi un sanguinamento in questi soggetti.

    Prima di somministrare una qualsiasi dose di ACT–HIB, è necessario chiedere al genitore o al tutore del soggetto ricevente o al soggetto ricevente stesso, se adulto, informazioni riguardo la storia personale, familiare, lo stato di salute recente, incluse le precedenti immunizzazioni, lo stato di salute attuale e qualsiasi effetto indesiderato verificatosi dopo una precedente immunizzazione. Nei soggetti con una storia di gravi reazioni avverse verificatesi entro 48 ore a seguito di una precedente iniezione con un vaccino contenente componenti simili, il decorso della vaccinazione deve essere attentamente monitorato.

    Si può verificare sincope (svenimento) in seguito a, o anche prima di, qualsiasi vaccinazione come risposta psicogena all’iniezione con ago. Essa può essere accompagnata da diversi segni neurologici quali disturbi visivi transitori, parestesia e movimenti tonico–clonici degli arti durante la fase di recupero. E’ importante che siano predisposte adeguate procedure per evitare lesioni conseguenti allo svenimento.

    Prima dell’iniezione di qualsiasi prodotto biologico, la persona responsabile della somministrazione deve prendere tutte le precauzioni note per la prevenzione di reazioni allergiche o di qualsiasi altro tipo. Come con tutti i vaccini iniettabili, un adeguato trattamento e una supervisione del medico devono sempre essere prontamente disponibili nel caso di una rara reazione anafilattica a seguito della somministrazione del vaccino.

    Popolazione pediatrica

    Quando la serie di immunizzazione primaria viene effettuata in neonati molto prematuri (nati a 28 settimane di gestazione o prima), in particolare in quelli con una precedente storia di insufficienza respiratoria, si deve considerare il rischio potenziale di insorgenza di apnea e la necessità di monitorare la respirazione per le 48–72 ore successive alla vaccinazione,

    Poiché il beneficio della vaccinazione in questo gruppo di neonati è elevato, la vaccinazione non deve essere sospesa o rimandata.

    Gravidanza

    Gravidanza

    È raro che gli adulti siano vaccinati contro l’ Haemophilus influenzae di tipo b. I dati sull’uso di questo vaccino in donne in gravidanza sono limitati. Pertanto, la somministrazione del vaccino durante la gravidanza non è raccomandata. ACT–HIB deve essere somministrato a donne in gravidanza solo se strettamente necessario e a seguito di una valutazione dei rischi e dei benefici.

    Allattamento

    È raro che gli adulti siano vaccinati contro l’Haemophilus influenzae di tipo b. Non è noto se questo vaccino venga escreto nel latte materno. Deve essere usata cautela quando ACT–HIB è somministrato ad una madre che allatta.

    Effetti Collaterali

    In conformità con il programma di vaccinazione per i bambini e con le raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dell’ACIP (Comitato Consultivo per le Pratiche di Immunizzazione), ACT–HIB è raramente somministrato da solo, ma è spesso somministrato in associazione o in combinazione con altri vaccini concomitanti, come i vaccini (a cellule intere o acellulare) contro difterite, tetano, pertosse (DTP).

    Pertanto il profilo di sicurezza di ACT–HIB riflette tale uso concomitante.

    Le reazioni avverse presentate in questo paragrafo sono elencate utilizzando la terminologia MedDRA (classificazione per sistemi ed organi). All’interno della classificazione sistemica organica, le reazioni avverse sono elencate per classe di frequenza (prima le reazioni più frequenti), utilizzando la seguente convenzione:

    Molto comune: (≥1/10)

    Comune: (≥1/100 to <1/10)

    Non comune: (≥1/1000 to <1/100)

    Raro: (≥1/10 000 to 1/1000)

    Molto raro: (<1/10 000)

    Non nota: la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili

    a – Dati di sicurezza da studi clinici

    Durante gli studi clinici con un monitoraggio attivo degli effetti indesiderati, sono stati coinvolti più di 7.000 lattanti sani e bambini di età inferiore ai 2 anni che hanno ricevuto ACT–HIB, quasi sempre in concomitanza con vaccini DTP a cellule intere o acellulari.

    In studi controllati, quando ACT–HIB è stato somministrato in concomitanza con i vaccini DTP, la frequenza e il tipo di conseguenti reazioni sistemiche non erano diverse da quelle osservate con DTP somministrato da solo.

    In questo paragrafo si elencano gli effetti indesiderati, possibilmente correlati al vaccino, osservati durante gli studi clinici in più dell’1% dei pazienti dopo l’immunizzazione (cioè da "comune" a "molto comune"), in ordine di frequenza. Di solito, si verificano subito dopo la somministrazione del vaccino (entro 6–24 ore), sono transitori, e hanno un’intensità da lieve a moderata.

    Non è stato osservato alcun aumento dell’incidenza o della gravità di questi effetti indesiderati a seguito di dosi successive al ciclo di vaccinazione primaria.

    Le reazioni più comuni che si verificano dopo la somministrazione di ACT–HIB sono reazioni locali al sito di iniezione, febbre e irritabilità.

    Reazioni avverse Frequenza
    Patologie gastrointestinali
    Vomito Comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Patologie sistemiche:
    – Febbre (piressia) Comune
    – Piressia (febbre oltre i 39° C) Non comune
    Reazioni al sito di iniezione
    – Dolore Molto comune
    – Eritema
    – Gonfiore
    – Infiammazione
    – Indurimento
    Disturbi psichiatrici:
    – Irritabilità Molto comune
    – Pianto anormale Comune

    b – Dati di sicurezza da sorveglianza post–marketing

    Le seguenti reazioni avverse sono state inoltre riportate sulla base delle segnalazioni spontanee, durante l’uso commerciale del vaccino. L’esatta incidenza di queste reazioni avverse non può essere stimata con certezza, pertanto la loro frequenza è classificata come "Non nota".

    Reazioni avverse Frequenza
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea Non nota
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Diminuzione dell’appetito Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazioni di ipersensibilità/ anafilattiche; shock Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea Non nota
    Episodi di ipotonia – iporesponsività (HHE) Non nota
    Sonnolenza Non nota
    Convulsioni (con o senza febbre) Non nota
    Disturbi psichiatrici:  
    – Irritabilità Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    – Orticaria, rash, prurito Non nota
    – Edema facciale, edema laringeo (indicativi di una possibile reazione di ipersensibilità)
    – Eritema multiforme
    – Porpora**
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    – rigonfiamento esteso dell’arto in cui e stato somministrato il vaccino (dal sito di iniezione ad oltre una o entrambe le articolazioni) Non nota
    – estese reazioni al sito di iniezione (> 50 mm), quali dolore, eritema, gonfiore e/o infiammazione, o indurimento
    – edema degli arti inferiori*

    * Dopo vaccinazione con vaccini contenenti Haemophilus influenzae di tipo b, può manifestarsi una reazione edematosa che colpisce uno o entrambi gli arti inferiori. Questa reazione si verifica più frequentemente dopo le prime iniezioni e si osserva entro le prime ore dalla vaccinazione. Sintomi associati possono includere cianosi, arrossamento, porpora transitoria e pianto forte. Tutte le reazioni avverse si risolvono spontaneamente senza sequele entro 24 ore.

    ** temporalmente associata; la correlazione con un fenomeno di immunizzazione non è accertata.

    Ulteriori informazioni su popolazioni speciali:

    Apnea in bambini molto prematuri (settimane di gestazione ≤ 28) (vedere paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Polvere

    Trometamolo

    Saccarosio

    Solvente

    Cloruro di sodio

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2° C – 8° C). Non congelare.

    Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.