Principio attivo:Cefixima
Gruppo terapeutico:Altri antibatterici beta-lattamici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • faringite
  • tonsillite
  • p
  • infezioni otorinolaringoiatriche
  • otite media
  • polmonite
  • bronchite);</p
  • vie urinarie
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    Posologia

    Negli adulti, la posologia raccomandata è di 400 mg/die in unica somministrazione giornaliera (una compressa al giorno di UNIXIME 400 mg compresse rivestite o di UNIXIME 400 mg compresse dispersibili). La compressa rivestita di UNIXIME 400 mg deve essere deglutita; la compressa dispersibile di UNIXIME 400 mg può essere disciolta in poca acqua (e poi bevuta) oppure deglutita tal quale. L’assunzione di

    UNIXIME dispersibile, previa dissoluzione in acqua, è particolarmente adatta nei pazienti con difficoltà funzionali od organiche di deglutizione.

    Nei bambini la dose consigliata di cefixima in sospensione al 2% è di 8 mg/kg/die in unica somministrazione, ovvero, in funzione del peso (vedi schema seguente):

    peso (kg) Dose giornaliera (mg) Dose giornaliera (mL)
    10 80 4
    12,5 100 5
    15 120 6
    17,5 140 7
    20 160 8
    22,5 180 9
    25 200 10
    27,5 220 11
    30 240 12

    UNIXIME può essere assunto indifferentemente sia in prossimità che lontano dai pasti.

    In base ai dati clinici sperimentali, 7 giorni di terapia con UNIXIME possono essere sufficienti a curare la maggior parte delle infezioni. Tuttavia nei casi più gravi UNIXIME può essere utilizzato anche per 14 giorni.

    Alla confezione di UNIXIME 100 mg/5 ml granulato sono annessi un misurino ed una siringa tarati, che consentono un preciso dosaggio del farmaco sia nei bambini più grandi che in quelli più piccoli.

    Schemi posologici particolari

    Nei pazienti con valori della clearance della creatinina < 20 ml/min, in dialisi peritoneale ambulatoriale o in emodialisi, la posologia consigliata è di 200 mg una volta al giorno. In genere, non sono richiesti schemi posologici particolari nei soggetti con clearance della creatinina > 20 ml/min, negli anziani e nei soggetti con insufficienza epatica.

    Per le istruzioni per l’apertura del flacone e la preparazione della sospensione vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • penicilline
  • cefalosporine
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    Interazioni
  • cumarinici
  • anticoagulanti
  • warfarin
  • interazione
  • cefalosporine
  • state segnalate
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    Avvertenze

    Reazioni cutanee gravi

    In alcuni pazienti in trattamento con cefixima sono state segnalate gravi reazioni avverse cutanee come la necrolisi epidermica tossica, la sindrome di Stevens–Johnson e l’eritema cutaneo da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Quando si verificano gravi reazioni avverse cutanee, deve essere interrotta la terapia con cefixima e devono essere instaurate opportune terapie e/o misure precauzionali.

    Se si verificano gravi reazioni avverse cutanee, il trattamento con cefixima deve essere interrotto e deve essere istituita una terapia appropriata e/o messe in atto misure idonee.

    Ipersensibilità

    Prima di iniziare il trattamento con UNIXIME bisogna raccogliere un’anamnesi accurata onde evidenziare eventuali reazioni precedenti di ipersensibilità nei confronti di cefalosporine, penicilline o altri farmaci.

    UNIXIME va impiegato con cautela nei soggetti allergici alle penicilline. Sia in vivo (nell’uomo) che in vitro è stata accertata allergenicità crociata parziale tra penicillina e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni di tipo anafilattico, specie dopo somministrazione parenterale.

    Gli antibiotici vanno somministrati con cautela a tutti quei pazienti che abbiano in precedenza manifestato fenomeni di allergia, soprattutto nei confronti dei farmaci. L’insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento.

    Alterazioni della flora batterica intestinale

    L’uso prolungato di antibiotici può provocare lo sviluppo di germi non sensibili ed in particolare una alterazione della normale flora del colon con possibile selezione di clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire con l’interruzione del trattamento. Se la colite non regredisce con l’adozione di queste misure, bisogna somministrare vancomicina per os che rappresenta l’antibiotico di scelta in caso di colite pseudomembranosa.

    Nelle forme di media o grave entità il trattamento sarà integrato dalla somministrazione di soluzioni elettrolitiche e proteine.

    L’uso contemporaneo di farmaci che riducono la peristalsi deve essere assolutamente evitato.

    Gli antibiotici ad ampio spettro devono essere somministrati con cautela in pazienti con storia di malattie gastrointestinali, particolarmente coliti.

    Esami di laboratorio

    Con l’uso di UNIXIME sono state occasionalmente rilevate variazioni, peraltro lievi e reversibili, dei parametri legati alla funzionalità epatica, renale e della crasi ematica (trombocitopenia, leucopenia ed eosinofilia).

    Insufficienza renale

    Nei pazienti con insufficienza renale grave, in emodialisi o in dialisi peritoneale la posologia di UNIXIME deve essere opportunamente ridotta (vedere paragrafo 4.2).

    Anemia emolitica

    In seguito al trattamento con farmaci appartenenti alla classe delle cefalosporine sono stati descritti casi di anemia emolitica, compresi casi gravi con esito fatale. Sono stati anche riportati episodi ricorrenti di anemia emolitica dopo somministrazione di cefalosporine in pazienti che avevano precedentemente sviluppato anemia emolitica in seguito ad una prima somministrazione con cefalosporine (compresa cefixima).

    Uso pediatrico

    La sicurezza di cefixima nel bambino con peso inferiore a 10 Kg non è stata stabilita.

    Unixime 400 mg compresse dispersibili contiene coloranti azoici (E110) che possono causare reazioni allergiche.

    Gravidanza

    Nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

    In particolare, benché non sia stata dimostrata alcuna azione embriotossica, la somministrazione di UNIXIME va evitata, in via cautelativa, nei primi tre mesi di gravidanza.

    Non si hanno dati sul passaggio del farmaco nel latte materno.

    Effetti Collaterali

    Con le cefalosporine reazioni indesiderate sono essenzialmente limitate a disturbi gastrointestinali e, occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilità.

    La possibilità di comparsa di questi ultimi è maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di ipersensibilità ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, febbre da fieno, orticaria ed asma di natura allergica.

    In corso di terapia con cefixima sono state raramente segnalate le seguenti reazioni:

    – Patologie gastrointestinali: glossite, nausea, vomito, pirosi gastrica, dolori addominali, diarrea e dispepsia. Il passaggio alla somministrazione biquotidiana (200 mg due volte al giorno) può ovviare al problema della diarrea. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate è stato messo in relazione con l’impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilità di colite pseudomembranosa. Nel caso che l’indagine colonscopica ne confermi la diagnosi, l’antibiotico in uso deve essere sospeso immediatamente e si deve instaurare trattamento con vancomicina per os. I farmaci inibitori della peristalsi sono controindicati.

    – Patologie del sistema immunitario: reazione simile alla malattia da siero, anafilassi, artralgia, febbre da farmaci ed edema facciale.

    – Patologie del sistema emolinfopoietico: variazioni di alcuni parametri di laboratorio: transitoria neutropenia, granulocitopenia, trombocitopenia ed eosinofilia. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.

    – Patologie epatobiliari: ittero, aumento transitorio delle transaminasi sieriche (ALT, AST), della fosfatasi alcalina e della bilirubina totale.

    – Patologie renali e urinarie: transitorio aumento dell’azoto ureico e delle concentrazioni sieriche di creatinina.

    – Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea.

    – Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, rash cutaneo, prurito, eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema cutaneo da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).

    Patologie del sistema nervoso: cefalea, vertigini.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre, anoressia, vaginite da Candida

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    UNIXIME 400 mg compresse rivestite

    Una compressa rivestita contiene:

    Nucleo: cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, calcio fosfato bibasico biidrato, magnesio stearato.

    Rivestimento:

    idrossipropilmetilcellulosa, sodio laurilsolfato, titanio biossido, paraffina liquida.

    UNIXIME 100 mg/5 ml granulato per sospensione orale

    Un flacone di granulato al 2% per sospensione orale da 100 ml contiene:

    saccarosio, gomma xanthan, sodio benzoato, aroma di fragola.

    UNIXIME 400 mg compresse dispersibili

    Una compressa dispersibile contiene:

    cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa, silice colloidale anidra, povidone, aroma di fragola FA 15757, aroma di fragola PV4284, magnesio stearato, saccarina calcica, colorante arancio–giallo (E110).

    Conservazione

    UNIXIME 100 mg/5 ml granulato per sospensione orale.

    Conservare a temperatura non superiore a 30° C.

    La sospensione dopo ricostituzione si deve conservare a temperatura non superiore a 25° C.

    La sospensione una volta ricostituita deve essere utilizzata entro 14 giorni. Non conservare in frigorifero.

    UNIXIME 400 mg compresse rivestite

    Conservare a temperatura non superiore a 30° C.

    UNIXIME 400 mg compresse dispersibili

    Conservare a temperatura non superiore a 30° C.