Minofen febbre dolor (Almus srl)

Supposte bb 10supp

da4.60 €
Principio attivo:Paracetamolo
Gruppo terapeutico:Altri analgesici ed antipiretici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Sop - non richiesta
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • febbre
  • dolore
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    Posologia

    Usare il farmaco solo dopo aver consultato il medico e rispettare le sue prescrizioni circa le dosi e la durata del trattamento.

    Minofen Febbre e Dolore non deve essere assunto per più di tre giorni senza consultare il medico. La dose massima giornaliera non deve essere superata.

    Bambini di età compresa tra 6 e 12 anni: 1 supposta 250 mg 2–3 volte al giorno.

    Bambini di età compresa tra 1 e 6 anni: 1/2–1 supposta 250 mg (1–2 supposte 125 mg) 2–3 volte al giorno.

    Bambini di età inferiore ad un anno: 1 supposta 125 mg 2–3 volte al giorno.

    Le supposte possono essere somministrate a intervalli di 6–8 ore come prescritto.

    Al di sotto dei tre mesi, in caso di ittero, è opportuno ridurre la dose singola.

    Disfunzione epatica e lieve disfunzione renale

    Dosi ridotte e/o intervalli fra le dosi più lunghi sono richiesti nei pazienti con funzionalità epatica o renale compromessa e nei pazienti con sindrome di Gilbert.

    Grave insufficienza renale

    Nei pazienti con funzionalità renale gravemente compromessa (clearance creatinina <10 ml/min), l’intervallo fra le dosi deve essere almeno di 8 ore.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • generale agli antinfiammatori non steroidei
  • paracetamolo
  • grave anemia emolitica
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    Interazioni
  • farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche
  • rifampicina
  • cimetidina
  • antiepilettici
  • glutetimide
  • fenobarbital
  • carbamazepina
  • epatotossiche
  • paracetamolo
  • uricemia
  • acido fosfotungstico
  • glicemia
  • glucosio–ossidasi–perossidasi
  • cloramfenicolo
  • warfarina
  • derivati cumarinici
  • anticoagulanti orali
  • zidovudina
  • probenecid
  • acido glucuronico
  • colestiramina
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    Avvertenze

    Per la presenza di paracetamolo somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale o epatica. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio–6–fosfato deidrogenasi. Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.

    Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche il paragrafo 4.5 "Interazioni".

    Minofen Febbre e Dolore deve essere impiegato con cautela nei pazienti affetti da disfunzioni epatiche (dovute ad es. ad alcolismo o epatiti) e renali e affetti dalla sindrome di Gilbert, nei pazienti con insufficienza epatocellulare (Child–Pugh A/B).

    In tali condizioni Minofen Febbre e Dolore deve essere somministrato solo sotto controllo medico, se necessario, riducendo la dose o prolungando l’intervallo tra le singole somministrazioni.

    In caso di uso protratto, è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica.

    L’uso protratto di analgesici, soprattutto ad alte dosi, può indurre mal di testa, che non deve essere trattato con dosi crescenti di farmaco.

    Reazioni di ipersensibilità gravi ed acute (per es. shock anafilattico) sono state osservate raramente.

    Il trattamento deve essere interrotto al primo segno di reazione di ipersensibilità a seguito della somministrazione di Minofen Febbre e Dolore. Trattamento medico adeguato va instaurato dal personale sanitario in base ai segni e sintomi osservati.

    Vi può essere danno epatico se si supera la dose raccomandata (si veda paragrafo "Sovradosaggio").

    Una brusca interruzione di analgesici dopo un uso prolungato ad alte dosi può indurre sintomi da astinenza (per es. mal di testa, stanchezza, nervosismo), che tipicamente si risolvono in pochi giorni. La risomministrazione di analgesici dipende dal consiglio del medico e dalla scomparsa dei sintomi da astinenza.

    Minofen Febbre e Dolore non deve essere usato per più di 3 giorni, senza la supervisione del medico. Se il dolore o la febbre persistono o peggiorano, se si manifestano sintomi nuovi o se sono presenti arrossamenti o gonfiori, si deve consultare un medico perché questi potrebbero essere segni di un aggravamento della patologia in atto.

    Nel corso della terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi.

    Non assumere il medicinale insieme ad altri analgesici, antipiretici o antinfiammatori non steroidei.

    Gravidanza

    Gravidanza

    La lunga esperienza non ha dimostrato effetti avversi durante la gravidanza. Dati prospettici sul sovradosaggio in gravidanza non hanno mostrato un aumento nel rischio di malformazioni. Studi riproduttivi per investigare l’uso orale non hanno mostrato segnali che suggeriscono malformazioni o fetotossicità.

    Alle normali condizioni d’uso il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza dopo un’attenta analisi del rapporto rischio–beneficio solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico.

    Durante la gravidanza il paracetamolo non deve essere preso per periodi prolungati, ad alte dosi o in combinazione con altri farmaci dal momento che la sicurezza d’impiego non è stata confermata in tali casi.

    Allattamento

    Il farmaco passa nel latte materno, ma non ha effetti sul lattante se usato a dosi terapeutiche. Si consiglia di somministrare il prodotto solo nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico.

    Fertilità

    Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilità di Minofen Febbre e Dolore.

    Studi non clinici non hanno indicato effetti nocivi diretti o indiretti sugli indici di fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.

    La valutazione degli effetti indesiderati è basata sulle seguenti frequenze:

    Molto comune (≥1/10)

    Comune (≥1/100 e <1/10)

    Non comune (≥1/1.000 e <1/100)

    Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

    Molto raro (<1/10.000)

    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Frequenza molto rara: trombocitopenia, agranulocitosi, leucopenia, pancitopenia.

    È stata osservata anche anemia.

    Disturbi del sistema immunitario

    Frequenza rara: reazioni di ipersensibilità (incluso shock anafilattico, angioedema, diminuita pressione del sangue, dispnea, esantema, eritema, orticaria, nausea, iperidrosi).

    È stato osservato anche edema della laringe.

    Patologie epato–biliari

    Frequenza rara: aumento delle transaminasi.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Frequenza molto rara: broncospasmo (soprattutto nei pazienti con una storia di asma bronchiale o allergia).

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Frequenza non nota: eruzione cutanea da farmaco.

    In caso di iperdosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.

    Eccipienti

    Supposte 250 mg e 125 mg: esteri gliceridi di acidi grassi saturi, lecitina di soia.

    Conservazione

    Supposte 250 mg: conservare a temperatura non superiore a 30° C.

    Supposte 125 mg: nessuna.