Levofloxacina my (Mylan spa)

Soluzione per infusione 30sacc 500mg

Principio attivo:Levofloxacina emiidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici chinolonici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:H
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni
  • polmonite
  • infezione
  • vie urinarie
  • pielonefrite
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    Posologia

    Levofloxacina Mylan viene somministrata per infusione endovenosa lenta una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo e dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del presunto patogeno causale. È solitamente possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale dopo pochi giorni, a seconda della condizione del paziente. Poiché la forma parenterale e quella orale sono bioequivalenti, si può utilizzare il medesimo dosaggio.

    Durata del trattamento

    La durata della terapia varia in base al decorso della malattia. Come in tutte le terapie antibiotiche, la somministrazione di Levofloxacina Mylan deve continuare per almeno 48-72 ore dopo la scomparsa della febbre o fintanto che non si ottengono evidenze dell’eradicazione batterica.

    CZ/H/0173/IB/001

    Metodo di somministrazione

    Levofloxacina Mylan si deve somministrare esclusivamente per infusione endovenosa lenta, una o due volte al giorno. L’infusione deve durare almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Mylan (vedere paragrafo 4.4). È possibile passare da un iniziale trattamento endovenoso alla somministrazione orale allo stesso dosaggio dopo pochi giorni, a seconda della condizione del paziente.

    Per le incompatibilità vedere paragrafo 6.2 e per la compatibilità con altre soluzioni per infusione vedere paragrafo 6.6.

    Posologia

    Per Levofloxacina Mylan vengono date le seguenti indicazioni posologiche:

    Dosaggio nei pazienti con funzione renale normale (clearance della creatinina > 50 ml/min)

    Indicazione Schema posologico giornaliero (in base alla gravità)
    Polmonite acquisita nella comunità 500 mg una o due volte al giorno
    Infezioni delle vie urinarie complicate, comprendenti pielonefrite 250 mg¹una volta al giorno
    Prostatite batterica cronica 500 mg una volta al giorno
    Infezioni della pelle e dei tessuti molli 500 mg due volte al giorno

    ¹Si deve prendere in considerazione un aumento della dose nei casi di infezione grave.

    Dosaggio nei pazienti con funzione renale compromessa (clearance della creatinina 50ml/min)

      Schema posologico
    250 mg/24 h 500 mg/24 h 500 mg/12 h
    Clearance della creatinina prima dose: 250 mg prima dose: 500 mg prima dose: 500 mg
    50 - 20 ml/min in seguito: 125 mg/24 h in seguito: 250 mg/24 h in seguito: 250 mg/12 h
    19 - 10 ml/min in seguito: 125 mg/48 h in seguito: 125 mg/24 h in seguito: 125 mg/12 h
    < 10 ml/min (inclusa emodialisi e CAPD)¹ in seguito: 125 mg/48 h in seguito: 125 mg/24 h in seguito: 125 mg/24 h

    ¹ Non sono necessarie dosi aggiuntive dopo l’emodialisi o la dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).

    Dosaggio nei pazienti con funzione epatica compromessa

    Non si richiede alcun aggiustamento della dose perché la levofloxacina non viene metabolizzata in modo rilevante dal fegato e viene essenzialmente escreta per via renale.

    Dosaggio negli anziani

    Non si richiede alcun aggiustamento della dose negli anziani, tranne quello imposto dalla situazione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4 Prolungamento dell’intervallo QT).

    Controindicazioni
  • altro
  • chinolone
  • pazienti epilettici
  • bambini
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • interazione
  • altri medicinali
  • antiinfiammatori non steroidei
  • osservate interazioni
  • teofillina
  • chinoloni
  • cimetidina
  • probenecid
  • calcio
  • digoxina
  • ranitidina
  • ciclosporina
  • vitamina
  • stato segnalato
  • warfarin
  • noti
  • fluorochinoloni
  • antiaritmici
  • antidepressivi triciclici
  • macrolidi
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    Avvertenze

    Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica, Levofloxacina Mylan può non essere la terapia ottimale.

    Infezioni nosocomiali dovute a P. aeruginosa possono richiedere una terapia di associazione.

    Tempo d’infusione

    Si deve osservare il tempo di infusione raccomandato di almeno 30 minuti per 250 mg o 60 minuti per 500 mg di Levofloxacina Mylan. È noto che l’ofloxacina può provocare durante l’infusione tachicardia e un temporaneo abbassamento della pressione arteriosa. In rari casi, si può verificare un collasso circolatorio, come conseguenza di un repentino abbassamento della pressione arteriosa. Se si dovesse manifestare un calo pressorio di rilevante entità durante l’infusione di levofloxacina, (l-isomero della ofloxacina) si deve interrompere immediatamente l’infusione.

    Tendinite e rottura di tendini

    In casi molto rari si può verificare tendinite. Essa interessa per lo più il tendine d’Achille e può portare alla rottura del tendine. Il rischio di tendinite e rottura di tendini è maggiore nelle persone anziane e nei pazienti che usano corticosteroidi. È pertanto necessario un attento monitoraggio di questi pazienti se viene loro prescritta Levofloxacina Mylan. Tutti i pazienti devono consultare il proprio medico se osservano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con Levofloxacina Mylan va interrotto immediatamente e si deve subito iniziare un trattamento (per es. l’immobilizzazione) per il tendine interessato.

    Malattia associata al Clostridium difficile

    La diarrea, soprattutto se grave, persistente e/o con sangue, durante o dopo il trattamento con Levofloxacina Mylan, può essere un sintomo di malattia associata al Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta colite pseudomembranosa, si deve immediatamente interrompere l’assunzione di Levofloxacina Mylan e i pazienti vanno trattati senza indugio con misure di sostegno ± una terapia specifica (per es. vancomicina orale). In questa situazione i medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

    Pazienti predisposti agli attacchi epilettici

    Levofloxacina Mylan è controindicata nei pazienti con pregressi episodi di epilessia e, come tutti i chinoloni, deve essere usata con estrema cautela nei pazienti predisposti agli attacchi epilettici, per esempio i pazienti con preesistenti lesioni al sistema nervoso centrale, coloro che seguono un trattamento concomitante con fenbufene e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei o con farmaci che abbassano la soglia delle convulsioni cerebrali come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di attacchi epilettici, si deve sospendere il trattamento con levofloxacina.

    Pazienti con deficit di Glucosio-6-fosfato deidrogenasi

    I pazienti con difetti latenti o presenti dell’attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche se trattati con agenti antibatterici chinolonici, e pertanto la levofloxacina deve essere utilizzata con prudenza.

    Pazienti con compromissione renale

    Poiché la levofloxacina viene essenzialmente escreta per via renale, nei pazienti con compromissione renale la dose di Levofloxacina Mylan deve essere aggiustata (vedere paragrafo 4.2).

    Reazioni di ipersensibilità

    La levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi e potenzialmente fatali (che vanno dall’angioedema allo shock anafilattico), a volte subito dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico o un medico del pronto soccorso che adotterà le appropriate misure d’emergenza.

    Ipoglicemia

    Come con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che ricevevano in concomitanza un ipoglicemico orale (per es. glibenclamide) o insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.8).

    Prevenzione della fotosensibilizzazione

    Anche se la fotosensibilizzazione è molto rara con levofloxacina, si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente a una forte luce solare o a raggi UV artificiali (come le lampade o il solarium) per prevenire la fotosensibilizzazione.

    Pazienti trattati con antagonisti della Vitamina K

    A causa del possibile aumento di PT/INR nei test di coagulazione e/o sanguinamento nei pazienti trattati con Levofloxacina Mylan in associazione con un antagonista della vitamina K (come il warfarin), si devono monitorare i test di coagulazione quando questi medicinali vengono somministrati contemporaneamente. (vedere paragrafo 4.5).

    Reazioni psicotiche

    Sono state segnalate reazioni psicotiche nei pazienti che assumevano chinoloni, inclusa la levofloxacina. In casi molto rari, possono insorgere ideazioni suicidarie e comportamenti autolesionistici, talvolta dopo l’assunzione di un’unica dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Qualora il paziente sviluppi una reazione di questo tipo, si deve sospendere la somministrazione di levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si consiglia prudenza se si deve utilizzare levofloxacina in pazienti psicotici o pazienti che hanno avuto malattie psichiatriche.

    Prolungamento dell’intervallo QT

    I fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio di prolungamento dell’intervallo QT, ad esempio:

    Sindrome del QT lungo congenita.

    Uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (per es. antiaritmici di Classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi).

    Squilibrio elettrolitico (e.g. ipocalemia, ipomagnesemia)

    Anziani

    Malattie cardiache (per es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia)

    (Vedere paragrafo 4.2 Anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9).

    Neuropatia periferica

    È stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o motosensoriale in pazienti che ricevevano fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, che può essere di rapida comparsa. La levofloxacina deve essere sospesa se il paziente sperimenta sintomi di neuropatia per prevenire lo sviluppo di un’affezione irreversibile.

    Oppiacei

    Nei pazienti trattati con levofloxacina, la ricerca di oppiacei nelle urine può dare dei risultati falsi-positivi. Può rendersi necessario confermare quei risultati con metodi più specifici.

    Disturbi epatobiliari

    Sono stati segnalati con levofloxacina casi di necrosi epatica che poteva arrivare a insufficienza epatica con pericolo di morte, essenzialmente in pazienti con gravi malattie di base come la sepsi (vedere paragrafo 4.8). È necessario avvertire i pazienti di sospendere il trattamento e contattare il proprio medico se si sviluppano segni e sintomi di malattie epatiche, quali anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolenzia all’addome.

    Staphylococcus aureusresistente alla meticillina (MRSA):

    La levofloxacina non è efficace contro le infezioni causate da MRSA (vedere paragrafo 5.1). Nelle infezioni di cui si sospetta MRSA come patogeno causale, la levofloxacina deve essere associata ad una sostanza approvata per trattare le infezioni da MRSA.

    Quando si prescrive Levofloxacina Mylan a pazienti che richiedono una restrizione di sodio, si deve tenere presente che questo prodotto contiene 3.54 mg di sodio per ml (154 mmol/L) di levofloxacina.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Gli studi riproduttivi sugli animali non hanno evidenziato problemi particolari. Tuttavia, in assenza di dati relativi all’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in via di sviluppo, Levofloxacina Mylan non si deve utilizzare in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 and 5.3).

    Allattamento

    In assenza di dati relativi all’uomo e a causa del rischio sperimentale di danno da parte dei fluorochinoloni sulle cartilagini che sostengono il peso dell’organismo in via di sviluppo, Levofloxacina Mylan non si deve utilizzare durante l’allattamento (vedere paragrafi 4.3 and 5.3).

    Effetti Collaterali

    Le informazioni riportate di seguito si basano su studi clinici eseguiti su più di 5000 pazienti e su una vasta esperienza post-marketing.

    Le reazioni avverse esposte nella seguente tabella sono suddivise in base ai diversi sistemi e apparati secondo la classificazione MedDRA.

    Le frequenze della tabella utilizzano la seguente convenzione: effetti avversi molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a <1/10), non comuni (da ≥1/1000 a < 1/100), rari (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000), non noti (non stimabili in base ai dati disponibili).

    In ciascun raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente.

    Infezioni e infestazioni

    Non comuni: Infezioni fungine (e proliferazione di altri microrganismi resistenti)

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non comuni: Leucopenia, eosinofilia

    Rari: Trombocitopenia, neutropenia

    Molto rari: Agranulocitosi

    Non noti: Pancitopenia, anemia emolitica

    Disturbi del sistema immunitario

    Molto rari: Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)

    Reazioni anafilattiche e anafilattoidi si possono verificare talvolta anche dopo la prima dose

    Non noti: Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Non comuni: Anoressia

    Molto rari: Ipoglicemia, soprattutto nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)

    Disturbi psichiatrici

    Non comuni: Insonnia, nervosismo

    Rari: Disturbo psicotico, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia

    Molto rari: Reazioni psicotiche con comportamento autolesionista, comprendente ideazioni o atti suicidari (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni

    Patologie del sistema nervoso

    Non comuni: Capogiri, cefalea, sonnolenza

    Rari: Convulsioni, tremore, parestesia

    Molto rari: neuropatia periferica sensoriale o motosensoriale, disgeusia comprendente ageusia, parosmia comprendente anosmia

    Patologie dell’occhio

    Molto rari: Disturbi visivi

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Non comuni: Vertigini

    Molto rari: Alterazione dell’udito

    Non noti: Tinnito

    Patologie cardiache

    Rari: Tachicardia

    Non noti: Prolungamento dell’intervallo QT sull’elettrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.9)

    Patologie vascolari

    Comuni: Flebite

    Rari: Ipotensione

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Rari: Broncospasmo, dispnea

    Molto rari: Polmonite allergica

    Patologie gastrointestinali

    Comuni: Diarrea, nausea

    Non comuni: Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione

    Rari: Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere indice di enterocolite, compresa colite pseudomembranosa

    Patologie epatobiliari

    Comuni: Innalzamento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT)

    Non comuni: Aumento dei livelli di bilirubina nel sangue

    Molto rari: Epatite

    Non noti: Sono stati segnalati con levofloxacina ittero e grave lesione epatica, inclusi casi di insufficienza epatica acuta specialmente in pazienti con gravi malattie di base (vedere paragrafo 4.4).

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comuni: Rash cutaneo, prurito

    Rari: Orticaria

    Molto rari: Edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità

    Non noti: Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi.

    Talvolta si possono verificare reazioni mucocutanee già dopo la prima dose.

    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo

    Rari: Problemi ai tendini (vedere paragrafo 4.4) comprendenti tendinite (per es. tendine d’Achille), artralgia, mialgia

    Molto rari: Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4). Quest’effetto indesiderato si può verificare entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere bilaterale. Debolezza muscolare che può essere di particolare importanza in pazienti con miastenia grave.

    Non noti: Rabdomiolisi

    Patologie renali ed urinarie

    Non comuni: Aumento del livello di creatinina nel sangue

    Molto rari: Insufficienza renale acuta (per es. dovuta a nefrite interstiziale)

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comuni: Reazione nella sede di infusione

    Non comuni: Astenia

    Molto rari: Piressia

    Non noti: Dolore (comprendente mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)

    Altri effetti indesiderati che sono stati associati alla somministrazione di un fluorochinolone sono:

    • sintomi extrapiramidali e altri disturbi di coordinamento muscolare

    • vasculite da ipersensibilità

    • attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

    Eccipienti

    Cloruro di sodio

    Acido cloridrico (E507) per l’aggiustamento del pH

    Idrossido di sodio (E524) per l’aggiustamento del pH

    Acqua per iniezioni

    Conservazione

    Conservare la sacca nel suo avvolgimento opaco in modo da proteggerla dalla luce. Per la conservazione dopo l’apertura, vedere sezione 6.3.