Levofloxac act ptc (Aurobindo pharma italia srl)

Soluzione per infusione 10sac 100ml

da226.08 €
Principio attivo:Levofloxacina emiidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici chinolonici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:H
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni
  • polmonite
  • infezione
  • vie urinarie
  • pielonefrite
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    Posologia

    Uso endovenoso

    Levofloxacina Actavis PTC soluzione per infusione è somministrata per infusione endovenosa lenta. 1 o 2 volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione. Dopo alcuni giorni di terapia è generalmente possibile passare dal trattamento endovenoso a quello per via orale, tenendo in considerazione le condizioni del paziente. Data la bioequivalenza della forma parenterale e orale, puo’ essere utilizzato lo stesso dosaggio.

    Durata del trattamento

    La durata del trattamento varia in relazione al decorso della malattia. Come per altre terapie antibiotiche, il trattamento con Levofloxacina Actavis PTC deve essere continuato per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento, o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica.

    Metodo di somministrazione

    Levofloxacina Actavis PTC soluzione per infusione deve essere somministrato solo mediante infusione endovenosa lenta, 1 o 2 volte al giono. Il tempo di infusione non deve essere inferiore a 30 minuti per la soluzione da 250 mg o inferiore a 60 minuti per quella da 500 mg (vedere paragrafo 4.4). Dopo alcuni giorni di terapia è possibile passare dal trattamento iniziale per via endovenosa al trattamento orale con lo stesso dosaggio, tenendo in considerazione le condizioni del paziente

    Per Incompatibilità vedere paragrafo 6.2. Per Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione vedere paragrafo 6.6

    Posologia

    Sono raccomandate le seguenti dosi di Levofloxacina Actavis PTC:

    Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)

    Indicazioni Dose giornaliera (in relazione alla gravità)
    Polmoniti acquisite in comunità 500 mg una o due volte al giorno
    Infezioni complicate delle vie urinarie, inclusa la pielonefrite 250 mg¹ una volta al giorno
    Prostatite batterica cronica 500 mg una volta al giorno
    Infezioni cutanee e dei tessuti molli 500 mg due volte al giorno

    ¹ Deve essere considerato l’incremento della dose in caso di infezioni gravi e occorre prestare particolare attenzione alle informazioni disponibili sulla resistenza alla levofloxacina.

    Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale compromessa (clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)

      Dosi
      250 mg/24 h 500 mg/24 h 500 mg/12 h
    Clearance della creatinina prima dose: 250 mg prima dose: 500 mg prima dose: 500 mg
    50 - 20 ml/min dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 250 mg/24 h dosi successive: 250 mg/12 h
    19-10 ml/min dosi successive: 125 mg/48 h dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 125 mg/12 h
    <10 ml/min (incluse emodialisi) e CAPD) ¹ dosi successive: 125 mg/48 h dosi successive: 125 mg/24 h dosi successive: 125 mg/24 h

    ¹ Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).

    Dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica

    Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in quanto la levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.

    Pazienti anziani

    Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4)

    Posologia in bambini e adolescenti

    Levofloxacina Actavis PTC è controindicata nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni(vedere paragrafo 4.3).

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • altro
  • epilessia
  • gravidanza
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • antiinfiammatori non steroidei
  • evidenziato
  • teofillina
  • antibiotici chinolonici
  • agenti
  • cimetidina
  • probenecid
  • calcio
  • digossina
  • ranitidina
  • ciclosporina
  • vitamina
  • warfarin
  • noti
  • fluorochinoloni
  • antidepressivi triciclici
  • macrolidi
  • antipsicotici
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    Avvertenze

    Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con Levofloxacina Actavis PTC può non essere considerata ottimale.

    Le infezioni nosocomiali dovute a Pseudomonas aeruginosa possono richiedere una terapia di associazione.

    Tempo di infusione

    Il tempo di infusione raccomandato è di almeno 30 minuti per Levofloxacina Actavis PTC 250 mg soluzione o di 60 minuti per Levofloxacina Actavis PTC 500mg soluzione per infusione. Durante l’infusione con ofloxacina è stata spesso segnalata la comparsa di tachicardia e di temporanea diminuzione della pressione arteriosa. In rari casi, in seguito ad una grave diminuzione della pressione, potrebbe manifestarsi un collasso cardiocircolatorio. Se una diminuzione importante della pressione arteriosa si manifesta durante l’infusione di levofloxacina (isomero levogiro della ofloxacina) l’infusione deve essere immediatamente sospesa.

    Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)

    È probabile che lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina abbia una co-resistenza agli antibiotici fluorochinolonici, compresa levofloxacina. Pertanto, levofloxacina non è raccomandata per il trattamento delle infezioni da MRSA note o sospette a meno che i risultati delle analisi di laboratorio abbiano confermato sensibilità dell’organismo alla levofloxacina (vedere paragrafo 5.1).

    Tendinite e rottura del tendine

    Possono verificarsi rari casi di tendinite. Questi hanno interessato prevalentemente il tendine di Achille, talvolta fino alla rottura. Il rischio di tendinite e di rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani e in quelli sottoposti a trattamento con corticosteroidi. È pertanto necessario un attento monitoraggio di questi pazienti se viene loro prescritta levofloxacina. Tutti i pazienti devono rivolgersi al medico se manifestano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con Levofloxacina Actavis PTC deve essere immediatamente sospeso e deve essere adottata una terapia adeguata (ad esempio immobilizzazione) per il tendine colpito.

    Malattia associata a Clostridium difficile

    La diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con presenza di sangue, durante o dopo il trattamento con levofloxacina, può essere sintomatica di una malattia associata a Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, il trattamento con levofloxacina deve essere immediatamente sospeso e devono essere adottate tempestivamente misure di supporto e una terapia specifica (ad esempio vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

    Pazienti predisposti a crisi convulsive

    La levofloxacina è controindicata nei pazienti con anamnesi di epilessia e, come altri chinoloni, deve essere somministrata con estrema cautela nei pazienti predisposti a crisi convulsive, come i soggetti con lesioni pregresse del sistema nervoso centrale, in trattamento concomitante con fenbufen e farmaci antinfiammatori non steroidei simili o con farmaci che riducono la soglia convulsiva cerebrale, quali la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di crisi convulsive, il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso.

    Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi

    I pazienti con difetti latenti o accertati dell’attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela.

    Pazienti con insufficienza renale

    Poiché la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, la dose di Levofloxacina Actavis PTC deve essere corretta nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).

    Reazioni di ipersensibilità

    La levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il proprio medico o un medico di pronto soccorso che adotterà opportuni trattamenti d’emergenza.

    Ipoglicemia

    Come accade con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia in questi pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).

    Prevenzione della fotosensibilizzazione

    Sebbene i fenomeni di fotosensibilizzazione siano molto rari con la levofloxacina, si raccomanda di non esporsi inutilmente alla luce solare violenta o a raggi UV artificiali (ad esempio lampada solare, solarium) al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.

    Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K

    In considerazione del possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (tempo di protrombina/INR) e/o di sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione a un antagonista della vitamina K (ad esempio warfarin), occorre monitorare i risultati dei test di coagulazione quando questi farmaci vengono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 4.5).

    Reazioni psicotiche

    Sono stati riportati casi di reazioni psicotiche nei pazienti trattati con chinoloni, compresa la levofloxacina. Molto raramente si è osservata progressione verso ideazioni suicidarie e comportamento autolesionistico, talvolta dopo una sola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Qualora il paziente sviluppi queste reazioni, il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso e devono essere istituite misure adeguate. Si raccomanda di prestare cautela quando la levofloxacina viene somministrata a pazienti psicotici o a pazienti con anamnesi di malattia psichiatrica.

    Patologie cardiache

    Si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio:

    · sindrome congenita dell’intervallo QT prolungato

    · uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)

    · squilibri elettrolitici (ad esempio ipopotassiemia, ipomagnesiemia)

    · pazienti anziani

    · patologie cardiache (es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia)

    (Vedere ai paragrafi 4.2 Pazienti anziani, 4.5, 4.8 e 4.9).

    Neuropatia periferica

    In pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi di neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.

    Oppiacei

    Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l’analisi con un metodo più specifico.

    Malattie epatobiliari

    Dopo il trattamento con levofloxacina sono stati descritti casi di necrosi epatica con eventuale insufficienza epatica potenzialmente letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il loro medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.

    Levofloxacina Actavis PTC contiene sodio, circa 154 micromol/ml (3,54 mg/ml). Questo dato deve essere tenuto in considerazione in pazienti che seguono un regime dietetico iposodico e nei casi in cui è necessaria una restrizione dei liquidi.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Gli studi di riproduzione sull’animale non hanno evidenziato problemi specifici. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono i pesi dell’organismo in crescita, Levofloxacina Actavis PTC non deve essere impiegata in donne in gravidanza. (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

    Allattamento

    In assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno alle cartilagini che sostengono i pesi dell’organismo in crescita da parte degli antibiotici fluorochinolonici, Levofloxacina Actavis PTC soluzione per infusione non deve essere impiegata in donne che allattano al seno. (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

    Effetti Collaterali

    Le seguenti informazioni sono riconducibili a studi clinici effettuati su più di 5000 pazienti e ad esperienze relative a levofloxacina nella farmacovigilanza.

    Le reazioni avverse sono riportate nella seguente tabella secondo la seguente classificazione sistemico- organica MedDRA.

    Le frequenze sono definite usando la seguente convenzione:

    molto comune (≥1/10);

    comune (da ≥1/100 a <1/10);

    non comune (da ≥1/1.000 a <1/100);

    rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000);

    molto rara (<1/10.000);

    non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili).

    All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.

    Infezioni e infestazioni

    Non comune: infezione micotica (e proliferazione di altri microorganismi resistenti).

    Malattie del sistema emolinfopoietico

    Non comune: leucopenia, eosinofilia

    Rara: trombocitopenia, neutropenia

    Molto rara: agranulocitosi

    Non nota: pancitopenia, anaemia emolitica

    Disturbi del sistema immunitario

    Molto rara: shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)

    Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione

    Non nota: ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Non comune: anoressia

    Molto rara: ipoglicemia particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)

    Disturbi psichiatrici

    Non comune: insonnia, nervosismo

    Rara: reazioni psicotiche, depressione, stati confusionali, agitazione, ansia

    Molto rara: reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni

    Malattie del sistema nervoso

    Non comune: capogiri, cefalea, sonnolenza

    Rara: convulsioni, tremore, parestesia

    Molto rara: neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, disgeusia compresa ageusia, parosmia compresa anosmia

    Patologie dell’occhio

    Molto rara: alterazione della vista

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Non comune: vertigini

    Molto rara: alterazione dell’udito.

    Non nota: tinnito

    Patologie cardiache

    Raro: tachicardia

    Non nota: aritmia ventricolare e torsioni di punta (particolarmente in pazienti con fattori di rischio per prolungamento dell’intervallo QT), ECG con prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.4 e 4.9).

    Malattie vascolari

    Comune: flebiti

    Rara: ipotensione

    Malattie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Rara: broncospasmo/dispnea

    Molto rara: polmonite allergica

    Malattie gastrointestinali

    Comune: diarrea, nausea

    Non comune: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione

    Rara: diarrea con perdite ematiche che in casi veramente rari può essere segnale di una enterocolite, inclusa la colite pseudomembranosa

    Malattie epatobiliari

    Comune: aumento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT)

    Non comune: aumento della bilirubina ematica

    Molto rara: epatite

    Non nota: con levofloxacina sono stati riportati casi di ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

    Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comune: rash cutaneo, prurito

    Rara: orticaria

    Molto rara: edema angioneurotico, fotosensibilizzazione

    Non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi

    Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Rara: disturbi a carico del tendine (vedere paragrafo 4.4) compresa tendinite (es. Tendine di Achille), artralgia, mialgia

    Molto rara: rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto indesiderato può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento e può essere bilaterale, indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave.

    Non nota: rabdomiolisi

    Malattie renali e urinarie

    Non comune: aumento della creatininemia

    Molto rara: insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)

    Malattie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comune: reazioni al sito di infusione

    Non comune: astenia

    Molto rara: piressia

    Non nota: dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)

    Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinoloni comprendono:

    • sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare,

    • vasculite allergica,

    • attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

    Eccipienti

    Cloruro di sodio;

    idrossido di sodio (per la correzione del pH);

    acido cloridrico (per la correzione del pH);

    acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare il contenitore nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Da controllare prima dell’uso. Esso deve essere utilizzato solamente se la soluzione è priva di particelle.