Principio attivo:Ciprofloxacina cloridrato monoidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici chinolonici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • batteri gram–negativi
  • broncopneumopatia
  • infezioni broncopolmonari
  • fibrosi cistica
  • bronchiectasie
  • p> – polmonite
  • sinusite
  • cervicite
  • diarrea
  • otite esterna
  • pseudomonas aeruginosa
  • pielonefrite
  • infezioni gravi
  • infezioni delle vie urinarie
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    Posologia

    La posologia varia in funzione dell’indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzionalità renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo.

    La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia e dal suo decorso clinico e batteriologico.

    Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.

    Il trattamento di talune infezioni (ad es. la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni ossee e articolari) può richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.

    Adulti

    Indicazioni Dose giornaliera in mg Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia parenterale iniziale con ciprofloxacina)
    Infezioni delle basse vie respiratorie da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 7 a 14 giorni
    Infezioni delle alte vie respiratorie Riacutizzazione di sinusite cronica da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 7 a 14 giorni
    Otite media cronica purulenta da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 7 a 14 giorni
    Otite esterna maligna 750 mg due volte al giorno da 28 giorni fino a 3 mesi
    Infezioni delle vie urinarie Cistite non complicata da 250 mg due volte al giorno a 500 mg due volte al giorno 3 giorni
      Nelle donne prima della menopausa, può essere usata una dose singola di 500 mg
    Cistite complicata, Pielonefrite non complicata 500 mg due volte al giorno 7 giorni
    Pielonefrite complicata da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno almeno 10 giorni, può essere proseguito per oltre 21 giorni in casi particolari (ad es. in presenza di ascesso)
    Prostatite da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 2 – 4 settimane (acuta) a 4 ‑ 6 settimane (cronica)
    Infezioni dell’apparato genitale Uretrite e cervicite gonococciche 500 mg come dose singola 1 giorno (dose singola)
    Epididimo–orchite e malattia infiammatoria pelvica da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno almeno 14 giorni
    Infezioni del tratto gastroenterico e infezioni intraddominali Diarrea di origine batterica, anche causata da Shigella spp. (eccetto la Shigella dysenteriae tipo 1) e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore grave 500 mg due volte al giorno 1 giorno
    Diarrea causata da Shigella dysenteriae tipo 1 500 mg due volte al giorno 5 giorni
    Diarrea causata da Vibrio cholerae 500 mg due volte al giorno 3 giorni
    Febbre tifoide 500 mg due volte al giorno 7 giorni
    Infezioni intraddominali sostenute da batteri Gram–negativi da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 5 a 14 giorni
    Infezioni della cute e dei tessuti molli da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno da 7 a 14 giorni
    Infezioni ossee ed articolari da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno massimo 3 mesi
    Trattamento di infezioni o profilassi di infezioni in pazienti neutropenici La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida ufficiali. da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno La terapia deve proseguire per l’intera durata della fase neutropenica
    Profilassi di infezioni invasive da Neisseria meningitidis 500 mg come dose singola 1 giorno (dose singola)
    Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace da inalazione, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. 500 mg due volte al giorno 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis

    Bambini e adolescenti

    Indicazioni Dose giornaliera in mg Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia parenterale iniziale con ciprofloxacina)
    Fibrosi cistica 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose da 10 a 14 giorni
    Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose da 10 a 21 giorni
    Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace da inalazione, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 500 mg per dose 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis
    Altre infezioni gravi 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose In funzione del tipo di infezione

    Anziani

    I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente.

    Ridotta funzionalità renale ed epatica

    Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale:

    Clearance della Creatinina [mL/min/ 1,73m²] Creatinina Sierica [mcmol/L] Dose Orale [mg]
    > 60 < 124 Vedere dosaggio abituale
    30 – 60 124 – 168 250 – 500 mg ogni 12 ore
    <30 > 169 250 – 500 mg ogni 24 ore
    Pazienti emodializzati > 169 250 – 500 mg ogni 24 ore (dopo la dialisi)
    Pazienti in dialisi peritoneale > 169 250 – 500 mg ogni 24 ore

    Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica.

    La somministrazione a bambini con ridotta funzionalità renale e/o epatica non è stata oggetto di sperimentazione.

    Modo di somministrazione

    Le compresse devono essere inghiottite con un pò di liquido, senza masticarle, e possono essere assunte indipendentemente dai pasti. L’assunzione a stomaco vuoto accelera l’assorbimento del principio attivo. Le compresse di ciprofloxacina non devono essere ingerite assieme a latte, derivati (ad es. yogurt) o bevande arricchite con sali minerali (ad es. succo d’arancia addizionato di calcio) (vedere paragrafo 4.5).

    Se il paziente non è in grado di assumere le compresse a causa della gravità della malattia o per altre ragioni (ad es. pazienti in nutrizione enterale), si raccomanda di iniziare la terapia con ciprofloxacina endovenosa, fino a quando non sia possibile passare alla somministrazione orale.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • chinoloni
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • ciprofloxacina
  • noti
  • fluorochinoloni
  • antiaritmici
  • antidepressivi triciclici
  • macrolidi
  • antipsicotici
  • calcio
  • magnesio
  • alluminio
  • ferro
  • antiacidi
  • didanosina
  • dopo
  • latticini
  • latte
  • succo
  • probenecid
  • metoclopramide
  • omeprazolo
  • ipotensivo
  • sedativo
  • metotrexato
  • teofillina
  • vita
  • fenitoina
  • ciclosporina
  • vitamina
  • anticoagulante
  • warfarin
  • fenprocumone
  • fluvoxamina
  • interazione
  • lidocaina
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    Avvertenze

    Infezioni gravi ed infezioni miste con presenza di patogeni Gram–positivi ed anaerobi

    La monoterapia con ciprofloxacina non è adeguata per il trattamento di infezioni gravi e di infezioni potenzialmente sostenute da patogeni Gram–positivi o anaerobi. In queste infezioni la ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con altri agenti antibatterici appropriati.

    Infezioni streptococciche (compreso lo Streptococcus pneumoniae)

    La ciprofloxacina è sconsigliata per il trattamento delle infezioni streptococciche, per insufficiente efficacia.

    Infezioni dell’apparato genitale

    Le uretriti gonococciche, le cerviciti, le epididimo–orchiti e la malattia infiammatoria pelvica possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae isolata resistente ai fluorochinoloni. Quindi, la ciprofloxacina deve essere somministrata per il trattamento delle uretriti gonococciche o delle cerviciti solo se può essere esclusa la Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni.

    Per le epididimo–orchiti e la malattia infiammatoria pelvica la ciprofloxacina deve essere somministrata assieme a un altro antibatterico appropriato (per esempio una cefalosporina), a meno che non possa essere esclusa la presenza di Neisseria gonorrhoeae resistente alla ciprofloxacina sulla base di dati di prevalenza locali. Se dopo 3 giorni di trattamento non si ottiene un miglioramento clinico, la terapia deve essere riconsiderata.

    Infezioni del tratto urinario

    La resistenza dell’ Escherichia coli – il più comune patogeno coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – ai fluorochinoloni, varia in tutta l’Unione europea. I medici prescrittori sono invitati a prendere in considerazione la prevalenza di resistenze locali dell’Escherichia coli ai fluorochinoloni.

    È prevedibile che la dose singola di ciprofloxacina che può essere usata nelle cistiti non complicate in donne in pre–menopausa, sia associata ad un’efficacia inferiore rispetto al trattamento di più lunga durata.

    Questo è tanto più da prendere in considerazione a causa del livello di resistenza crescente di Escherichia coli ai chinoloni.

    Infezioni intraddominali

    Sono disponibili dati limitati sull’efficacia della ciprofloxacina nel trattamento delle infezioni intraddominali post–chirurgiche.

    Diarrea del viaggiatore

    La scelta della ciprofloxacina deve tenere conto delle informazioni sulla resistenza alla ciprofloxacina dei patogeni rilevanti nei paesi visitati.

    Infezioni osse ed articolari

    La ciprofloxacina deve essere usata in associazione con un altro agente antimicrobico, in relazione ai risultati della documentazione microbiologica.

    Antrace inalatorio

    L’impiego nell’uomo si basa su dati di sensibilità in vitro e dati sperimentali nell’animale, assieme a qualche dato nell’uomo. Il medico deve fare riferimento ai documenti ufficiali nazionali e/o internazionali sul trattamento dell’antrace.

    Bambini e adolescenti

    Nell’impiego di ciprofloxacina nei bambini e negli adolescenti è necessario attenersi alle linee guida ufficiali. Il trattamento con ciprofloxacina deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti.

    La ciprofloxacina provoca artropatia nelle articolazioni portanti degli animali in accrescimento. I dati di sicurezza ricavati da uno studio randomizzato in doppio cieco, sull’uso della ciprofloxacina nei bambini (ciprofloxacina: n=335, età media = 6,3 anni; farmaci di confronto: n=349, età media = 6,2 anni; intervallo di età = 1–17 anni), hanno rivelato un’incidenza di sospetta artropatia correlata al farmaco (desunta da segni clinici e sintomi articolari) del 7,2% e 4,6% al giorno +42. Ad un anno, l’incidenza di artropatia correlata al farmaco era, rispettivamente, del 9,0% e 5,7%. L’incremento d’incidenza nel tempo non è stato statisticamente significativo fra i 2 gruppi. Il trattamento deve essere iniziato dopo un’attenta valutazione del rischio/beneficio, per la possibilità di eventi avversi a carico delle articolazioni e dei tessuti circostanti.

    Infezioni broncopolmonari in corso di fibrosi cistica

    Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra i 5 e i 17 anni. L’esperienza nel trattamento di bambini da 1 a 5 anni è più limitata.

    Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite

    Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie con ciprofloxacina deve essere preso in considerazione quando non possano essere usati altri trattamenti e deve essere basato sui risultati degli esami microbiologici.

    Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa fra 1 e 17 anni.

    Altre particolari infezioni gravi

    Altre infezioni gravi in conformità alle linee guida ufficiali o dopo attenta valutazione del rischio–beneficio, quando non possano essere usati altri trattamenti o dopo insuccesso della terapia convenzionale e quando la documentazione microbiologica giustifichi l’uso della ciprofloxacina.

    L’uso della ciprofloxacina per particolari infezioni gravi, con l’eccezione di quelle sopra citate, non è stato oggetto di sperimentazione clinica e l’esperienza clinica è limitata. Pertanto, si consiglia cautela nel trattare pazienti con queste infezioni.

    Ipersensibilità

    Reazioni allergiche e di ipersensibilità, comprese l’anafilassi e le reazioni anafilattoidi, si possono verificare dopo una dose singola (vedere paragrafo 4.8) e possono mettere il paziente in pericolo di vita. In tale evenienza è necessario interrompere la somministrazione di ciprofloxacina ed instaurare una terapia adeguata.

    Apparato muscoloscheletrico

    Di norma la ciprofloxacina non deve essere usata in pazienti con un’anamnesi di malattia/disturbo dei tendini correlata al trattamento con chinoloni. Ciò nonostante, in circostanze molto rare, dopo documentazione microbiologica dell’agente causale e valutazione del rapporto rischio/beneficio, la ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di talune infezioni gravi, in modo particolare in caso di insuccesso della terapia standard o di resistenza batterica, qualora i dati microbiologici giustifichino l’impiego della ciprofloxacina.

    Con l’uso della ciprofloxacina, possono manifestarsi tendinite e rottura dei tendini (soprattutto a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterale, già nelle prime 48 ore di trattamento. Infiammazione e rottura dei tendini possono manifestarsi anche diversi mesi dopo la sospensione del trattamento con ciprofloxacina. Il rischio di tendinopatia può essere aumentato nei pazienti anziani o in quelli in trattamento concomitante con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.8).

    Alla comparsa dei primi segni di tendinite (dolore e/o edema, infiammazione), interrompere il trattamento con ciprofloxacina. Tenere l’arto interessato a riposo.

    La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.8).

    Fotosensibilità

    La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva o ai raggi ultravioletti (vedere paragrafo 4.8).

    Sistema Nervoso Centrale

    È noto che la ciprofloxacina, come altri chinoloni, può provocare convulsioni o abbassare la soglia convulsiva. Sono stati segnalati casi di stato epilettico. La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con alterazioni del SNC che possano predisporre alle convulsioni. Se queste dovessero manifestarsi interrompere la ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Si sono manifestate reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In casi rari, depressione o reazioni psicotiche possono evolvere in ideazioni / pensieri suicidi che possono culminare con un tentato suicidio o con un suicidio completo. Nel caso si verifichi questa evenienza interrompere il trattamento.

    Sono stati segnalati casi di polineuropatia (sulla base di sintomi neurologici quali dolore, bruciore, disturbi sensoriali o debolezza muscolare, da soli o in associazione) in pazienti trattati con ciprofloxacina. Nei pazienti che accusano sintomi di neuropatia, come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza, la ciprofloxacina deve essere sospesa, per evitare che la condizione diventi irreversibile (vedere paragrafo 4.8).

    Disturbi cardiaci

    Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa la ciprofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:

    • sindrome congenita del QT lungo

    • assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)

    • squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokalemia, ipomagnesiemia)

    • patologie cardiache (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)

    • i pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc.

    (Vedere paragrafo 4.2 Pazienti anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9).

    Ipoglicemia

    Come con gli altri chinoloni, l’ipoglicemia è stata riportata più spesso nei pazienti diabetici, prevalentemente nella popolazione anziana. In tutti i pazienti diabetici viene raccomandato un attento monitoraggio del glucosio nel sangue (vedere paragrafo 4.8).

    Apparato digerente

    L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche a distanza di diverse settimane) potrebbe indicare la presenza di una colite da antibiotici (pericolosa per la vita, con possibile esito fatale), che va trattata immediatamente (vedere paragrafo 4.8). In questi casi sospendere subito la ciprofloxacina e adottare una terapia adeguata. In questa situazione è controindicato l’uso di farmaci che inibiscono la peristalsi.

    Rene e vie urinarie

    È stata segnalata la comparsa di cristalluria in associazione con l’uso di ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). I pazienti in trattamento con ciprofloxacina devono essere ben idratati e in tali pazienti sarà bene evitare un’eccessiva alcalinità delle urine.

    Funzione renale compromessa

    Poiché la ciprofloxacina è ampiamente eliminata, in forma immodificata, attraverso i reni è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzione renale compromessa, come descritto al paragrafo 4.2, per evitare un aumento del rischio di effetti indesiderati dovuti ad accumulo di ciprofloxacina.

    Fegato e vie biliari

    In associazione con l’uso di ciprofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica e insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Qualora compaiano segni e sintomi di epatopatia (come anoressia, ittero, urine scure, prurito, addome dolente alla palpazione), interrompere il trattamento.

    Patologie della vista

    Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.

    Deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi

    Sono state segnalate reazioni emolitiche con la ciprofloxacina in pazienti con deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi. La ciprofloxacina deve essere evitata in questi pazienti, a meno che il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore al possibile rischio. In questo caso, si deve controllare l’eventuale insorgenza di emolisi.

    Resistenza

    Durante o in seguito a un trattamento con ciprofloxacina possono essere isolati batteri che mostrano resistenza alla ciprofloxacina, in presenza o meno di una superinfezione clinicamente manifesta. Può esserci un particolare rischio di selezionare batteri resistenti alla ciprofloxacina in corso di trattamenti di lunga durata e nel trattamento di infezioni nosocomiali e/o di infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas.

    Citocromo P450

    La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e può così provocare un incremento nelle concentrazioni sieriche di sostanze metabolizzate da questo enzima (ad es. teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina, duloxetina), che vengano somministrate concomitantemente. La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata. Pertanto, i pazienti che assumono queste sostanze insieme con la ciprofloxacina devono essere tenuti sotto controllo costante per la comparsa di segni clinici di sovradosaggio e può rendersi necessaria la determinazione delle concentrazioni sieriche (ad es. della teofillina) (vedere paragrafo 4.5).

    Metotrexato

    L’uso concomitante della ciprofloxacina con il metotrexato è sconsigliato (vedere paragrafo 4.5).

    Interazione con test di laboratorio

    L’attività in vitro della ciprofloxacina nei confronti del Mycobacterium tubercolosis potrebbe dare luogo a falsi negativi nei test batteriologici eseguiti su campioni prelevati da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina a donne in gravidanza non indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina. Gli studi nell’animale non hanno dimostrato effetti nocivi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva. In animali esposti ai chinoloni in età precoce e nel periodo prenatale sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura, perciò non si può escludere che il farmaco possa causare danni alle cartilagini articolari dell’organismo umano non ancora sviluppato o del feto (vedere paragrafo 5.3).

    A titolo cautelativo, è preferibile evitare l’uso della ciprofloxacina in gravidanza.

    Allattamento

    La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. Per il possibile rischio di danno articolare, la ciprofloxacina non deve essere usata durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Le frequenze sono state definite come segue:

    Molto comune (≥1/10)

    Comune (≥1/100 to <1/10)

    Non comuni (≥1/1,000 to <1/100)

    Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

    Molto raro (<1/10.000)

    Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Nella seguente tabella sono riportati gli effetti indesiderati per sistemi e termini MedDRA.

    In ogni gruppo, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente

    MedDRA Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza Effetti indesiderati
    Infezioni e infestazioni Non comune Superinfezioni micotiche
    Raro Colite associata ad antibioticoterapia (molto raramente con possibile esito fatale) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune Eosinofilia
    Raro Leucopenia, anemia, neutropenia, leucocitosi, trombocitopenia, trombocitosi
    Molto raro Anemia emolitica, agranulocitosi, pancitopenia (pericolosa per la vita), depressione midollare (pericolosa perla vita)
    Disturbi del sistema immunitario Raro Reazione allergica, edema allergico/angioedema
    Molto raro Reazione anafilattica, shock anafilattico (pericoloso per la vita) (vedere paragrafo 4.4) reazione a tipo malattia da siero
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Anoressia
    Raro Iperglicemia, ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4)
    Disturbi psichiatrici Non comune Iperattività psicomotoria / agitazione
    Raro Confusione e disorientamento, reazione ansiosa, alterazione dell’attività onirica, depressione (potenzialmente culminante in ideazioni/pensieri suicidi o tentativi di suicidio o suicidio) (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni
    Molto raro Reazioni psicotiche (potenzialmente culminante in ideazioni/pensieri suicidi o tentativi di suicidio o suicidio) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea, capogiri, disturbi del sonno, disturbi del gusto
    Raro Parestesia e disestesia, ipoestesia, tremore, convulsioni (incluso lo stato epilettico) (vedere paragrafo 4.4), vertigine
    Molto raro Emicrania, alterazione della coordinazione, disturbi della deambulazione, disturbi del nervo olfattivo, ipertensione endocranica e pseudotumor cerebri
    Non noto Neuropatia periferica e polineuropatia (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell’occhio Raro Disturbi visivi (es. diplopia)
    Molto raro Alterazioni della percezione cromatica
    Patologie dell’Orecchio e del Labirinto Raro Tinnito, perdita dell’udito / calo dell’udito
    Patologie cardiache Raro Tachicardia
    Non nota Aritmia ventricolare, torsione di punta (riportati prevalentemente in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento del QT), QT prolungato all’ ECG (vedere paragrafi 4.4 e 4.9)
    Patologie vascolari Raro Vasodilatazione, ipotensione, sincope
    Molto raro Vasculite
    Patologie Respiratorie, Toraciche e Mediastiniche Raro Dispnea (compresa l’asma)
    Patologie gastrointestinali Comune Nausea, diarrea
    Non comune Vomito, dolori gastrointestinali e addominali, dispepsia, flatulenza
    Molto raro Pancreatite
    Patologie epatobiliari Non comune Incremento delle transaminasi, incremento della bilirubina
    Raro Compromissione della funzionalità epatica, ittero colestatico, epatite
    Molto raro Necrosi epatica (molto raramente evolvente ad insufficienza epatica pericolosa per la vita) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzione cutanea, prurito, orticaria
    Raro Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro Petecchie, eritema multiforme, eritema nodoso, sindrome di Stevens–Johnson (potenzialmente pericolosa per la vita), necrolisi epidermica tossica (potenzialmente pericolosa per la vita)
    Non nota Esantema pustoloso acuto generalizzato (AGEP)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non commune Dolore muscoloscheletrico (ad es. dolore alle estremità, dolore lombare, dolore toracico), artralgia
    Raro Mialgia, artrite, aumentato tono muscolare e crampi
    Molto raro Debolezza muscolare, tendinite, rottura di tendine (prevalentemente del tendine d’achille) (vedere paragrafo 4.4), esacerbazione dei sintomi di miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie renali e urinarie Non comune Compromissione della funzionalità renale
    Raro Insufficienza renale, ematuria, cristalluria (vedere paragrafo 4.4), nefrite tubulo–interstiziale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Reazioni nella sede di iniezione ed infusione (solo per somministrazione endovenosa)
    Non comune Astenia, febbre
    Raro Edema, sudorazione (iperidrosi)
    Esami diagnostici Non comune Incremento della fosfatasi alcalina ematica
    Raro Alterazione del livello di protrombina, Incremento dell’amilasi
    Non nota Rapporto standardizzato internazionale aumentato (in pazienti trattati con antagonisti della vitamina K)

    Pazienti pediatrici

    L’incidenza di artropatia riportata sopra si riferisce a dati raccolti negli studi nell’adulto. Nei bambini l’artropatia è di riscontro comune (vedere paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Cellulosa microcristallina, povidone, crospovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato, titanio diossido (E171), ipromellosa, macrogol 4000.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.