GRAY 500 mg viene somministrato 1 o 2 volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dipende dal decorso clinico (vedere tabella più sotto). Come per altre terapie antibiotiche, il trattamento con GRAY 500 mg deve essere continuato per un minimo di 48–72 ore dopo lo sfebbramento, o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica.
Modo di somministrazione
Le compresse di GRAY 500 mg devono essere ingerite intere con una quantità sufficiente di liquido. La compressa può essere divisa agendo sulla linea di frattura per adattare la dose. Le compresse possono essere prese durante o lontano dai pasti. GRAY 500 mg deve essere assunta almeno 2 ore prima o dopo la somministrazione di sali di ferro, antiacidi e sucralfato, al fine di evitare una riduzione dell’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Per GRAY 500 mg possono essere date le seguenti indicazioni posologiche:
Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazione | Dosi giornaliere (a seconda della gravità) | Durata del trattamento |
Sinusite acuta | 500 mg una volta al giorno | 10–14 giorni |
Esacerbazione acuta della bronchite cronica | da 250 a 500 mg una volta al giorno | 7–10 giorni |
Polmoniti acquisite in comunità | 500 mg una o due volte al giorno | 7–14 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie incluse la pielonefrite | 250 mg una volta al giorno | 7–10 giorni |
Prostatite batterica cronica | 500 mg una volta al giorno | 28 giorni |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | 250 mg una volta al giorno o 500 mg una o due volte al giorno | 7–14 giorni |
Popolazioni speciali
Compromissione della funzionalità renale (Clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)
Schema posologico | |||
250 mg/24 h | 500 mg/24 h | 500 mg/12 h | |
Clearance della creatinina | Prima dose: 250 mg | Prima dose: 500 mg | Prima dose: 500 mg |
50–20 ml/min | dose successiva: 125 mg/24 h | dose successiva: 250 mg/24 h | dose successiva: 250 mg/12 h |
19–10 ml/min | dose successiva: 125 mg/48 h | dose successiva: 125 mg/24 h | dose successiva: 125 mg/12 h |
< 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua)¹ | dose successiva: 125 mg/48 h | dose successiva: 125 mg/24 h | dose successiva: 125 mg/24 h |
¹ non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
Compromissione della funzionalità epatica
Non è necessaria alcuna modifica della dose in quanto la levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.
Nei pazienti anziani
Non è necessaria alcuna modifica della dose negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale. (vedere paragrafo 4.4 "Prolungamento dell’intervallo QT").
Nei bambini
GRAY 500 mg è controindicato nei bambini e negli adolescenti in fase di crescita (vedere paragrafo 4.3).
Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con GRAY 500 mg può non essere ottimale.
Le infezioni nosocomiali causate da P. aeruginosa possono richiedere terapia combinata.
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)
La levofloxacina non è efficace contro le infezioni sostenute da MRSA (vedere paragrafo 5.1). In caso di infezioni che si ritiene siano sostenute da MRSA la levofloxacina dovrebbe essere associata ad un agente approvato per il trattamento di infezioni da MRSA.
Tendinite e rottura del tendine
La tendinite può manifestarsi raramente. Essa coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee è aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritto GRAY 500 mg. Tutti i pazienti devono consultare il medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con GRAY 500 mg deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (p.e. immobilizzazione).
Malattia da Clostridium difficile
Se si manifesta diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con GRAY 500 mg, questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma più grave è la colite pseudomembranosa, affezione che, se sospettata, richiede l’interruzione immediata della terapia con 500 mg e l’adozione di immediata di specifiche misure di supporto (ad es. vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
GRAY 500 mg è controindicato in pazienti con anamnesi di epilessia, e, come per altri chinolonici, deve essere usata con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i soggetti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale o i pazienti che ricevono terapie concomitanti con fenbufene e FANS–simili, oppure farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere paragrafo 4.5). In caso di crisi convulsive, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.
Pazienti con carenza di glucosio–6–fosfato–deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucosio–6–fosfato–deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
Poiché la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di GRAY 500 mg devono essere adattate in caso di compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
Levofloxacina può causare gravi reazioni di ipersensibilità potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico o un medico di pronto soccorso, che avvierà le misure di emergenza appropriate.
Ipoglicemia
Come con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, in genere nei pazienti diabetici in trattamento concomitante con un ipoglicemizzante orale (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Nei pazienti diabetici si consiglia un regolare monitoraggio del glucosio ematico. (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara, durante la terapia con levofloxacina si raccomanda di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (p.e. lampada solare, solarium) al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con GRAY 500 mg in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati, quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa la levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidari e comportamenti auto–lesivi – talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere la levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.
Disturbi cardiaci
Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, a pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come per esempio:
– Sindrome congenita del QT lungo
– Assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
– Squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokalemia, ipomagnesiemia)
– Patologia cardiaca (per esempio, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)
– I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, inclusa fluorofloxacina, in queste popolazioni.
– Vedere paragrafi 4.2 Pazienti Anziani, paragrafo 4.5,paragrafo 4.8 paragrafo 4.9).
Neuropatia periferica
E’ stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o senso–motoria nei pazienti trattati con fluorochinoloni, compresa la levofloxacina, che può essere ad esordio rapido. La levofloxacina deve essere interrotta in pazienti che abbiano sintomi di neuropatia, per prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile.
Oppiacei
Nei pazienti trattati con levofloxacina, i metodi per la determinazione degli oppiacei nelle urine possono dare risultati falsi–positivi. Potrebbe essere necessario confermare i campioni positivi al test degli oppiacei con un metodo più specifico.
Alterazioni del sitema epatobiliare
Dopo il trattamento con levofloxacina sono stati descritti casi di necrosi epatica con eventuale insufficienza epatica potenzialmente letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Miastenia gravis
La levofloxacina può esacerbare i sintomi della miastenia gravis, che possono determinare una debolezza dei muscoli respiratori pericolosa per la vita. In caso di comparsa di segni di stress respiratorio devono essere adottate adeguate contromisure.
Gravidanza
Gli studi di riproduzione sull’animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo e a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita GRAY 500 mg non deve essere impiegata in gravidanza.
Allattamento
In assenza di dati nell’uomo e a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, GRAY 500 mg non deve essere impiegata in donne che allattano (vedere paragrafo 4.3 e paragrafo 5.3).
Le informazioni seguenti sono riconducibili a studi clinici effettuati su più di 5000 pazienti e ad una vasta esperienza di post–marketing.
Nella tabella che segue vengono presentate le reazioni avverse, raggruppandole per sistemi organici secondo MedDRA.
Le frequenze vengono definite usando la seguente convenzione:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (da ≥ 1/100 a < 1/10)
Non comune (da ≥ 1/1.000° < 1/100)
Raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili)
Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità
Frequenza | Effetti indesiderati |
Infezioni e infestazioni | |
Non comune | Infezione fungina (e proliferazione di altri microrganismi resistenti) |
Patologie emolinfopoietiche | |
Non comune | Leucopenia, eosinofilia |
Raro | Trombocitopenia, neutropenia |
Molto raro | Agranulocitosi |
Frequenza non nota | Pancitopenia, anemia emolitica |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4). E’ talvolta possibile la comparsa di reazioni anafilattiche e anafilattoidi anche dopo la somministrazione della prima dose. |
Frequenza non nota | Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comune | Anoressia |
Molto raro | Ipoglicemia, per lo più in pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4) |
Disturbi psichiatrici | |
Non comune | Insonnia, nervosismo |
Raro | Disturbi psicotici, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia |
Molto raro | Reazioni psicotiche non comportamentali auto–lesivi, compresi ideazione o atti suicidari (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni |
Patologie nervose | |
Non comune | Capogiri, cefalea, sonnolenza |
Raro | Convulsioni, tremori, parestesia |
Molto raro | Neuropatia periferica sensoriale o senso–motoria, disgeusia compresi ageusia, parosmia, anosmia |
Patologie oculari | |
Molto raro | Alterazioni della visione |
Patologie dell’apparato uditivo e vestibolare | |
Non comune | Vertigini |
Molto raro | Compromissione dell’udito |
Frequenza non nota | Tinnito |
Disturbi cardiaci | |
Raro | Tachicardia |
Frequenza non nota | Aritmia ventricolare e torsione di punta (riportati prevalentemente in pazienti con fattori di rischio per il prolungamento del QT), QT prolungato all’ECG (vedere paragrafo 4.4 e 4.9) |
Patologie vascolari | |
Raro | Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Raro | Broncospasmo, dispnea |
Molto raro | Polmonite allergica |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | Diarrea, nausea |
Non comune | Vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, stipsi |
Raro | Diarrea emorragica che in casi molto rari può essere indicativa di enterocolite, inclusa la colite pseudo membranosa |
Alterazioni del sistema epatobiliare | |
Comune | Aumento degli enzimi epatici (ALT/AST, fosfatasi alcalina, GGT) |
Non comune | Aumento della bilirubina ematica |
Molto raro | Epatite |
Frequenza non nota | Sono stati riferiti casi di ittero e grave danno epatico, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, con la levofloxacina, soprattutto in pazienti con gravi malattie sottostanti (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Rash, prurito |
Raro | Orticaria |
Molto raro | Edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilità |
Frequenza non nota | Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme, iperidrosi |
E’ possibile la comparsa di reazioni muco–cutanee anche dopo la somministrazione della prima dose | |
Patologie dell’apparato muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo | |
Raro | Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafo 4.4), compresa la tendinite (ad esempio tendine di Achille), altragia, mialgia |
Molto raro | Rottura del tendine (vedere paragrafo 4.4) che può verificarsi entro 48 ore dall’inizio del trattamento ed essere bilaterale, indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia gravis |
Frequenza non nota | Rabdomiolisi |
Patologie renali e urinarie | |
Non comune | Aumento della creatinina ematica |
Molto raro | Insufficienza renale acuta (p.e. secondaria a nefrite interstiziale) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Astenia |
Molto raro | Piressia |
Frequenza non nota | Dolore (incluso dolore alla schiena, al torace ed alle estremità) |
Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono:
– sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare,
– reazioni allergica,
– attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
GRAY compresse rivestite con film da 500 mg contiene i seguenti eccipienti:
Nucleo della compressa:
crospovidone, ipromellosa, cellulosa microcristallina, sodio stearilfumarato.
Rivestimento:
ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, macrogol, ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).
Nessuna precauzione particolare.