Principio attivo:Fluconazolo
Gruppo terapeutico:Antimicotici per uso sistemico
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:H
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • micosi
  • infezioni
  • candida
  • vie urinarie
  • neoplasie
  • meningite
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    Posologia

    La dose giornaliera di fluconazolo deve essere basata sulla natura e sulla gravità dell’infezione fungina. Il trattamento dei tipi di infezione che richiedono somministrazioni ripetute deve essere proseguito fino a quando i parametri clinici e i test di laboratorio non indicano una recessione dell’infezione fungina attiva. Una durata inadeguata del trattamento può condurre al riacutizzarsi dell’infezione attiva.

    Sono disponibili per la terapia forme farmaceutiche orali e soluzioni per infusione. I pazienti devono passare dalla somministrazione per via endovenosa a quella per via orale il più presto possibile. Il passaggio dalla somministrazione per via endovenosa a quella per via orale, o viceversa, non richiede alcuna modifica del dosaggio giornaliero.

    Adulti:

    Candidosi sistemica

    Generalmente si inizia la terapia con la somministrazione di 400 mg di fluconazolo una volta al giorno il primo giorno di trattamento, poi si prosegue la terapia con la somministrazione di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata a 400 mg di fluconazolo una volta al giorno per tutta la durata del trattamento. La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica.

    Gravi episodi di candiduria: 100 mg di fluconazolo una volta al giorno per 14-30 giorni

    Candidosi orofaringea recidivante

    50 mg al giorno, anche in pazienti immunodepressi. Somministrazione in dose unica per una durata da 7 a 14 giorni. In alcuni casi può rendersi necessaria la somministrazione di una dose di 100 mg. Se necessario, il trattamento può essere proseguito per un periodo più lungo in pazienti con risposta immunitaria gravemente compromessa.

    Candidosi esofagea recidivante

    50 mg al giorno; in alcuni casi, può essere necessaria la somministrazione di una dose più elevata, fino a un massimo di 100 mg. La durata del trattamento è di 14-30 giorni.

    Candidosi broncopolmonare non invasiva

    50 mg di fluconazolo una volta al giorno. Negli episodi gravi della malattia, la dose può essere aumentata fino a 100 mg una volta al giorno. La durata del trattamento è di 14-30 giorni.

    Per la profilassi delle infezioni da Candida in pazienti con neutropenia conseguente a trapianto di midollo osseo, la dose è di 400 mg/die. La profilassi con fluconazolo deve iniziare tempestivamente, prima dell’insorgenza della prevista neutropenia. Il trattamento deve essere proseguito per 7 giorni, dopo che i valori relativi alla conta dei neutrofili siano saliti a > 1x109/ l.

    Meningite criptococcica

    Per il trattamento della meningite criptococcica, la dose usuale è di 400 mg il primo giorno, seguita da 200-400 mg al giorno, somministrati una volta al giorno. La durata del trattamento della meningite criptococcica dipende dalla risposta clinica e micologica, ma di solito è di almeno 6-8 settimane.

    FLUCONAZOLO SANDOZ GmbH 2 mg/ml soluzione per infusione è indicato altresì come tentativo terapeutico per prevenire l’insorgenza di meningite criptococcica (profilassi delle recidive) in pazienti con AIDS

    Una volta che il trattamento della meningite criptococcica nei pazienti con AIDS (cfr. precedente) sia terminato, può rendersi necessario un tentativo terapeutico di prevenzione (profilassi delle recidive) con una dose di 100-200 mg di fluconazolo una volta al giorno, tenendo sotto controllo i valori di laboratorio (cfr. anche al paragrafo 4.8 "Effetti indesiderati"). L’esperienza di cui si dispone a tutt’oggi deriva da periodi terapeutici protratti fino a 25 mesi. La durata della terapia di mantenimento in pazienti con AIDS deve essere attentamente giustificata, dato l’aumentato rischio di resistenza al fluconazolo.

    Uso pediatrico

    Come per le infezioni dello stesso tipo negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Nei bambini non deve essere superata la dose massima giornaliera di 400 mg. Il fluconazolo viene somministrato quotidianamente, in dose unica giornaliera.

    Infezioni sistemiche da candida/criptococchi

    La dose raccomandata è di 6-12 mg/kg al giorno, a seconda della gravità dell’infezione.

    Candidosi delle membrane mucose

    La dose raccomandata di fluconazolo è di 3 mg/kg al giorno. Può essere impiegata una dose di carico di 6 mg/kg il primo giorno per raggiungere con maggiore rapidità i livelli dello stato stazionario.

    Prevenzione delle infezioni da candida nei bambini con neutropenia

    3-12 mg/kg al giorno, a seconda dell’entità e della durata della neutropenia (cfr. il dosaggio per gli adulti)

    Nei bambini con compromissione della funzionalità renale, la dose deve essere aggiustata conformemente alle linee guida fornite per gli adulti (cfr. avanti), a seconda del grado di compromissione della funzionalità renale.

    Neonati (dalla nascita a un mese di vita)

    Nei neonati l’escrezione di fluconazolo avviene lentamente. Durante le prime due settimane di vita, deve essere somministrata la stessa dose in mg/kg somministrata ai bambini di età maggiore (dose massima,12 mg/kg), ma in questo caso deve essere somministrata ogni 72 ore. Nella 3a e 4a settimana di vita, viene somministrata la medesima dose, ma ogni 48 ore.

    Pazienti anziani

    Se non vi è evidenza di insufficienza renale, ci si deve attenere alla somministrazione delle dosi normalmente consigliate.

    Pazienti (adulti e in età pediatrica) con compromissione renale

    I pazienti con compromissione renale cui siano somministrate dosi ripetute devono inizialmente assumere da 50 a 400 mg/die il primo giorno di trattamento. Successivamente, gli intervalli fra le somministrazioni o la dose giornaliera per la relativa indicazione terapeutica devono essere aggiustati in base alla clearance della creatinina come segue:

    Clearance della creatinina (ml/min) Percentuale di dose raccomandata
    > 50 100 %
    11-50 (in assenza di dialisi) 50 % o 100 % in 48 ore
    Dialisi regolare 100 % dopo ogni dialisi

    Somministrazione

    Esclusivamente per uso endovenoso come infusione.

    Il fluconazolo può essere somministrato per infusione endovenosa a una velocità che non superi i 10 ml/min. Nei bambini, la velocità di infusione non deve superare i 5 ml/min. Nei nati prematuri, la durata dell’ infusione deve essere di almeno 15 minuti.

    Il fluconazolo può essere somministrato utilizzando una preesistente linea di infusione insieme a una delle soluzioni di cui al paragrafo 6.6 “Istruzioni per l’impiego e la manipolazione”. Benché non siano state osservate particolari incompatibilità, si sconsiglia di mescolare il farmaco con un altro medicinale prima della somministrazione.

    Controindicazioni
  • cisapride
  • astemizolo
  • terfenadina
  • pimozide
  • chinidina
  • altre
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    Interazioni
  • fluconazolo
  • cisapride
  • terfenadina
  • stati condotti studi di interazione
  • evidenziato
  • astemizolo
  • idroclorotiazide
  • diuretici
  • rifampicina
  • altri medicinali
  • alcaloidi della segale cornuta
  • chinidina
  • dopo
  • descritto
  • amitriptilina
  • warfarin
  • derivati cumarinici
  • midazolam
  • triazolam
  • benzodiazepina
  • calcio
  • nifedipina
  • calcioantagonisti
  • itraconazolo
  • carbamazepina
  • descritti
  • celecoxib
  • ciclosporina
  • didanosina
  • atorvastatina
  • simvastatina
  • fluvastatina
  • nevirapina
  • contraccettivo orale
  • nessun
  • etinilestradiolo
  • fenitoina
  • prednisone
  • ritonavir
  • nelfinavir
  • indinavir
  • saquinavir
  • clorpropamide
  • tolbutamide
  • derivati delle sulfaniluree
  • tacrolimus
  • nessuno
  • teofillina
  • zidovudina
  • cimetidina
  • antiacidi
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    Avvertenze

    In rari casi è stata riportata una grave epatotossicità, anche fatale, principalmente in pazienti con gravi patologie sottostanti. Non è stata osservata nessuna relazione evidente fra epatotossicità e dose totale giornaliera di fluconazolo, durata della terapia, sesso o età dei pazienti. I pazienti che nel corso del trattamento fanno rilevare valori anomali nei test di funzionalità epatica o significativi aumenti di livelli originariamente anormali, devono essere tenuti attentamente sotto controllo. In pazienti nei quali si verifica un innalzamento dei valori degli enzimi epatici durante il trattamento con fluconazolo, deve essere effettuata una valutazione dei benefici del trattamento e dei rischi di grave danno epatico qualora la terapia venga proseguita. Nella maggior parte dei casi, l’epatotossicità si è dimostrata reversibile con l’interruzione del trattamento.

    Alcuni azoli sono stati associati con un prolungamento dell’intervallo QT. Sono stati riportati rari casi di torsioni di punta durante il trattamento con fluconazolo. Benché l’associazione fra somministrazione di fluconazolo e prolungamento dell’intervallo QT non sia stata stabilita formalmente, il fluconazolo deve essere usato con cautela nei pazienti in condizioni potenzialmente proaritmiche, quali:

    • Prolungamento congenito o acquisito dell’intervallo QT.

    • Cardiomiopatia, in particolare quando è presente insufficienza cardiaca

    • Bradicardia sinusale

    • Preesistenti aritmie sintomatiche

    • Concomitante somministrazione di medicinali non metabolizzati dal CYP3A4 ma di cui sia nota la capacità di prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”).

    Alterazioni elettrolitiche quali ipopotassiemia, ipomagnesiemia ed ipocalcemia devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con fluconazolo.

    Il fluconazolo è un potente inibitore dell’isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) ed un moderato inibitore del CYP3A4. I pazienti cui viene somministrato il fluconazolo in concomitanza con un altro medicinale che possieda un intervallo terapeutico ristretto (per esempio, warfarin e fenitoina) e che venga metabolizzato attraverso il CYP2C9 o il CYP3A4 devono essere attentamente sorvegliati (vedere paragrafi 4.3 “Controindicazioni” e 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”).

    E’ stato dimostrato che alla dose terapeutica raccomandata l’alofantrina prolunga l’intervallo QTc ed è un substrato del CYP3A4. Si sconsiglia pertanto l’uso concomitante di fluconazolo e di alofantrina.

    Durante il trattamento con fluconazolo, i pazienti raramente hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative, quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono maggiormente inclini a sviluppare gravi reazioni cutanee in seguito all’assunzione di molti medicinali. Qualora in un paziente trattato per un’infezione fungina superficiale si verifichi un’eruzione attribuibile al fluconazolo, la terapia con questo agente deve essere interrotta. Se i pazienti con infezioni fungine invasive/sistemiche sviluppano eruzioni cutanee, questi devono essere attentamente sorvegliati, ed il fluconazolo deve essere sospeso qualora compaiano lesioni bollose o eritema multiforme.

    In rari casi sono state riportate reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”).

    La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina è al di sotto di 50 ml/min (vedere paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”).

    Nelle donne in età fertile, nel caso in cui sia indicato un trattamento a lungo termine, devono essere prese in considerazione appropriate misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6. “Gravidanza ed allattamento”).

    I dati sull’efficacia e sulla sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti sotto i 16 anni d’età sono ancora limitati. Pertanto l’ impiego di fluconazolo nei pazienti in età pediatrica deve essere effettuato solo dopo un’attenta valutazione del beneficio atteso verso ogni potenziale rischio per i pazienti.

    Gravidanza

    I dati relativi a parecchie centinaia di donne in gravidanza trattate con dosi standard di fluconazolo (al di sotto dei 200 mg/die), somministrato in dose singola o ripetuta durante il primo trimestre, non indicano effetti indesiderati sul feto.

    Sono stati riportati casi di anomalie congenite multiple (comprese brachicefalia, displasia dell’orecchio, fontanella anteriore gigante, incurvatura femorale e sinostosi radio-omerale) in bambini le cui madri erano state in trattamento per 3 mesi o più con dosi elevate di fluconazolo (400-800 mg/die) per una coccidioidomicosi. La relazione tra tali effetti ed il fluconazolo non è chiara.

    Studi condotti sugli animali hanno dimostrato effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3. “Dati preclinici di sicurezza”).

    Il fluconazolo in dosi standard e il trattamento a breve termine non devono essere impiegati in gravidanza se non strettamente necessari. Il fluconazolo in dosi elevate e/o a regimi protratti nel tempo non deve essere somministrato in gravidanza, salvo in caso di infezioni pericolose per la vita.

    Il fluconazolo passa nel latte materno, dove raggiunge concentrazioni inferiori a quelle raggiunte nel plasma. E’ possibile continuare l’allattamento al seno dopo un’unica somministrazione di una dose standard da 200 mg di fluconazolo o di una dose più bassa. Si sconsiglia l’allattamento al seno in seguito all’uso ripetuto o alla somministrazione di una dose elevata di fluconazolo.

    Effetti Collaterali

    I seguenti effetti indesiderati correlati con il trattamento sono stati riportati in 4.048 pazienti cui  era stato somministrato fluconazolo per 7 o più giorni nel corso di studi clinici

    Sistemi di organi Molto comune ≥1/10 Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1,000, <1/100 Raro ≥1/10,000, <1/1,000 Molto raro <1/10,000
    Patologie sistemiche     affaticamento, malessere, astenia, febbre    
    Patologie del sistema nervoso centrale e periferico   cefalea convulsioni, capogiri, parestesia, tremore, vertigini    
    Patologie della cute   Eruzione cutanea prurito Reazioni cutanee esfoliative (Sindrome di Stevens-Johnson)  
    Patologie gastrointestinali   nausea e vomito, dolore addominale, diarrea anoressia, stipsi, dispepsia, flatulenza    
    Patologie del sistema muscolo- scheletrico     Mialgia    
    Patologie del sistema nervoso autonomo     secchezza delle fauci, aumento della sudorazione    
    Disturbi psichiatrici     insonnia, sonnolenza    
    Patologie epato-biliari   Aumento clinicamente significativo di AST, ALT e della fosfatasi alcalina colestasi, danno epatocellulare, ittero, aumento clinicamente significativo della bilirubina totale, Necrosi epatica  
    Organi di senso     alterazioni del gusto    
    Patologie del sistema emolinfopoietico     Anemia    
    Disturbi del sistema immunitario       anafilassi  

    Gli eventi clinici avversi sono stati riportati più frequentemente nei pazienti con infezione da HIV (21%) che non in quelli non affetti da HIV (13%). Tuttavia, il tipo di reazioni sfavorevoli nei pazienti con e senza infezione da HIV erano simili.

    Inoltre sono state osservate le seguenti reazioni avverse in circostanze in cui non è stata confermata alcuna chiara relazione con il trattamento (per esempio, nell’ambito di studi aperti  dopo l’ottenimento dell’autorizzazione all’immissione in commercio):

    aritmia ventricolare (prolungamento del QT, torsioni di punta) angioedema, edema facciale, alopecia, necrolisi epidermica tossica, rash cutaneo da farmaco, orticaria, pustolosi esantematica acuta e generalizzata, leucopenia, incluse neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia, insufficienza epatica, epatite, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipopotassiemia.

    Eccipienti

    Sodio cloruro

    Acido cloridrico per la correzione del pH

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Flaconcino chiuso: Non conservare in frigorifero. Non congelare.

    Prodotto ricostituito: dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore e non devono mai superare le 24 ore quando conservato a temperatura inferiore a 25° C o tra 2° e 8°C, a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni controllate e riconosciute asettiche.

    Per la soluzione Ringer si raccomanda la conservazione a una temperatura inferiore ai 25°C (vedere paragrafo 6.6. ). Diluizioni con soluzione Ringer non devono essere conservate in frigorifero