Destrometorfano br farma (Farmakopea spa)

Sciroppo 150ml

da7.80 €
Principio attivo:Destrometorfano bromidrato
Gruppo terapeutico:Antitosse, escluse le associazioni con espettoranti
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Sop - non richiesta
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • tosse
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    Posologia

    Adulti e adolescenti (da 12 a 18 anni)

    L’intervallo di dose generalmente consigliato varia da 10 mg (un cucchiaino da caffè corrispondente a circa 3 ml) a 20 mg (2 cucchiaini da caffè corrispondenti complessivamente a circa 6 ml) ogni 6 ore.

    La dose massima raggiungibile nelle 24 ore è di 80 mg.

    Bambini fino a 12 anni

    Destrometorfano bromidrato non deve essere usato.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • asma bronchiale
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • polmonite
  • depressione respiratoria
  • malattie cardiovascolari
  • ipertensione
  • ipertiroidismo
  • ipertrofia prostatica
  • epilessia
  • bambini di età inferiore a 12 anni
  • antidepressivi
  • gravidanza
  • allattamento
  • diabete
  • glaucoma
  • gravi malattie epatiche
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    Interazioni
  • ipnotici
  • sedativi
  • ansiolitici
  • alcool
  • amiodarone
  • chinidina
  • fluoxetina
  • aloperidolo
  • paroxetina
  • propafenone
  • cimetidina
  • ritonavir
  • succo di pompelmo
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    Avvertenze

    Il trattamento con destrometorfano bromidrato non deve essere protratto oltre i 5-7 giorni. In mancanza di una risposta terapeutica entro pochi giorni, il medico deve rivalutare la situazione.

    Il destrometorfano bromidrato può dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono

    sviluppare tolleranza al medicinale, così come dipendenza mentale e fisica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti con tendenza all’abuso o alla dipendenza devono assumere lo sciroppo di destrometorfano bromidrato per brevi periodi e sotto stretto controllo del medico.

    Una tosse cronica può essere un sintomo precoce di asma e quindi destrometorfano bromidrato non è indicato per la soppressione della tosse cronica o persistente (es. dovuta a fumo, enfisema, asma, ecc.).

    Il destrometorfano bromidrato deve essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico nel caso la tosse sia accompagnata da altri stintomi quali: febbre, rash, mal di testa, nausea e vomito.

    Il medicinale non deve essere assunto in caso di tosse accompagnata da secrezione abbondante. In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco, il trattamento con destrometorfano bromidrato deve essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico dopo un’attenta valutazione del rischio-beneficio.

    Durante la terapia con destrometorfano bromidrato è sconsigliabile l’uso di alcool (vedere paragrafo 4.5).

    Somministrare con cautela e solo dopo un’attenta valutazione del rischio-beneficio destrometorfano bromidrato nei pazienti con malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell’apparato gastroenterico e urogenitale, epilessia, alterata funzionalità epatica, nei soggetti con o che stanno assumendo farmaci antidepressivi, come i farmaci inibitori delle MAO.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti:

    Destrometorfano Bromidrato Farmakopea 30 mg/10 ml sciroppo contiene:

    - 2,1g di saccarosio per dose. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale;

    - etanolo (alcool).Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.;

    - metile p-idrossibenzoato (E218): può causare reazioni allergiche (anche ritardate).

    Gravidanza

    I risultati degli studi epidemiologici su un campione limitato di popolazione non hanno indicato un aumento della frequenza delle malformazioni nei bambini che sono stati esposti a destrometorfano bromidrato durante il periodo prenatale. Tuttavia, questi studi non documentano adeguatamente il periodo e la durata del trattamento con destrometorfano bromidrato.

    Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non indicano per il destrometorfano bromidrato un potenziale rischio per l’uomo (vedere paragrafo 5.3).

    Destrometorfano bromidrato non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; inoltre, poiché la somministrazione di alte dosi di destrometorfano bromidrato, anche per brevi periodi, può causare depressione respiratoria nei neonati, nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi. Poiché non è nota l’escrezione del farmaco nel latte materno e non può essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, destrometorfano bromidrato è controindicato durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del destrometorfano bromidrato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza di tutti i singoli effetti elencati.

    Patologie del sistema nervoso

    Sonnolenza, affaticamento, nistagmo, distonia, capogiri, stordimento mentale e linguaggio scurrile.

    Sindrome serotoninergica, caratterizzata da: nausea, ipotensione, iperattività neuromuscolare (tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale), iperattività del sistema nervoso autonomo (diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (agitazione, eccitazione, confusione), fino ad arrivare all’arresto cardiaco e alla morte.

    Disturbi psichiatrici

    Psicosi, allucinazioni.

    Dipendenza psichica; il destrometorfano ha un basso rischio di abuso e dipendenza. Tuttavia, sono stati riportati casi di dipendeza psichica (non fisica) e casi di abuso a causa dell’effetto euforico determinato dalla sostanza.

    Disturbi del sistema immunitario

    Reazioni anafilattiche e anafilattoidi.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Iperpiressia e ipertermia.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Diabete mellito.

    Patologie gastrointestinali

    Nausea, vomito, disturbi gastrointestinali e riduzione dell’appetito.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Reazioni allergiche cutanee ed eruzioni cutanee.

    Eccipienti

    Alcool etilico, glicerolo, saccarosio, sodio citrato, acido citrico anidro, metile p-idrossibenzoato, olio essenziale anice badiana, polisorbato 20, acqua depurata.

    Conservazione

    Conservare il flacone ben chiuso e nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.