Darilin (Roche spa)

Compresse rivestite 60cpr riv 450mg

da1778.83 €
Principio attivo:Valganciclovir cloridrato
Gruppo terapeutico:Antivirali ad azione diretta
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • retinite da citomegalovirus (cmv) in pazienti con sindrome di immunodeficienza acquisita (aids
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Attenzione: al fine di evitare possibili sovradosaggi si raccomanda di attenersi strettamente alle indicazioni circa le dosi; vedere paragrafi 4.4 e 4.9.

    Il valganciclovir è metabolizzato a ganciclovir in modo rapido ed esteso dopo somministrazione orale. La dose di 900 mg due volte al giorno è terapeuticamente equivalente a ganciclovir 5 mg/kg due volte al giorno per via endovenosa.

    Dosi standard negli adulti

    Trattamento di induzione della retinite da CMV

    Per pazienti con retinite da CMV in fase attiva, la dose raccomandata è 900 mg di valganciclovir (due compresse di Darilin da 450 mg) due volte al giorno per 21 giorni, assunta, quando possibile, con il cibo. Un trattamento di induzione più prolungato può aumentare il rischio di tossicità midollare (vedere paragrafo 4.4).

    Trattamento di mantenimento della retinite da CMV

    In seguito a trattamento di induzione, o in pazienti con retinite da CMV in fase inattiva, la dose raccomandata è 900 mg di valganciclovir (due compresse da 450 mg di Darilin) una volta al giorno, assunta quando possibile con il cibo. I pazienti nei quali la retinite peggiora possono ripetere il trattamento di induzione, tenendo presente la possibilità di resistenza virale al farmaco.

    Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organo solido

    Per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata è di 900 mg (due compresse di Darilin da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Si può continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).

    Per pazienti sottoposti a trapianto di organo solido escluso il rene, la dose raccomandata è 900 mg (due compresse di Darilin da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto.

    Quando possibile, le compresse devono essere assunte con il cibo.

    Istruzioni per dosi particolari

    Pazienti con funzione renale alterata

    I livelli di creatinina sierica e di clearance della creatinina devono essere attentamente controllati. Sono richiesti aggiustamenti della dose in base ai livelli di clearance della creatinina riportati nella tabella sottostante (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Una stima della clearance della creatinina (ml/min) può essere correlata alla creatinina sierica attraverso la seguente formula:

    Per gli uomini

    (140 âE.“ età [anni]) x (peso corporeo [kg])
    (72) x (0,011 x creatinina sierica [mcmol/l])

    Per le donne = 0,85 x valore degli uomini

    CrCl (ml/min) Dose di induzione di Valganciclovir Dose di mantenimento/prevenzione di valganciclovir
    ≥ 60 900 mg (2 compresse) due volte al giorno 900 mg (2 compresse) una volta al giorno
    40 âE.“ 59 450 mg (1 compressa) due volte al giorno 450 mg (1 compressa) una volta al giorno
    25 âE.“ 39 450 mg (1 compressa) una volta al giorno 450 mg (1 compressa) ogni due giorni
    10 âE.“ 24 450 mg (1 compressa) ogni due giorni 450 mg (1 compressa) due volte alla settimana
    < 10 non raccomandato non raccomandato

    Pazienti sottoposti a emodialisi

    Per pazienti in emodialisi (CrCl < 10 ml/min) non può essere raccomandata alcuna dose. Darilin non deve essere utilizzato in questi pazienti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Pazienti con alterata funzione epatica

    La sicurezza e l’efficacia di Darilin compresse non sono state studiate in pazienti con alterata funzione epatica (vedere paragrafo 5.2).

    Pazienti pediatrici

    La sicurezza e l’efficacia di Darilin in pazienti pediatrici non è stata stabilita da studi clinici adeguati e ben controllati. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2 a non può essere fornita alcuna raccomandazione sulla posologia.

    Pazienti anziani

    La sicurezza e l’efficacia non sono state determinate in questa popolazione di pazienti.

    Pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia e pancitopenia

    Vedere paragrafo 4.4 prima di iniziare la terapia.

    Se si verifica una significativa riduzione della conta di cellule ematiche durante la terapia con Darilin, si deve prendere in considerazione il trattamento con fattori di crescita emopoietici e/o l’interruzione del trattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

    Modalità di somministrazione

    Darilin è somministrato per via orale, e quando possibile, deve essere assunto con il cibo (vedere paragrafo 5.2).

    Le compresse non devono essere rotte o frantumate. Poiché Darilin è considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l’uomo, deve essere posta attenzione nel maneggiare compresse rotte (vedere paragrafo 4.4). Evitare il contatto diretto della pelle e delle membrane mucose con le compresse rotte o frantumate. Se si verificasse un contatto del genere, lavare accuratamente con acqua e sapone e sciacquare con cura gli occhi con acqua sterile o con acqua corrente se quella sterile non è disponibile.

    Controindicazioni
  • valaciclovir
  • ipersensibilità ad aciclovir
  • valaciclovir. <p
  • allattamento
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • interazione
  • stati effettuati
  • state segnalate
  • probenecid
  • zidovudina
  • didanosina
  • noti
  • agenti
  • previste
  • evidenziati
  • dopo
  • state osservate interazioni
  • stavudina
  • trimetoprim
  • presenza
  • improbabili interazioni
  • pentamidina
  • flucitosina
  • adriamicina
  • sulfamidici
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Prima di iniziare il trattamento con valganciclovir, i pazienti devono essere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi animali valganciclovir è risultato mutageno, teratogeno, e causa di aspermatogenesi, carcinogeno e soppressore della fertilità femminile. Darilin, pertanto, deve essere considerato per l’uomo un potenziale teratogeno e carcinogeno con la potenzialità di causare difetti alla nascita e neoplasie (vedere paragrafo 5.3). È anche molto probabile che Darilin causi la temporanea o definitiva inibizione della spermatogenesi. Le donne in età fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante il trattamento. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giorni dopo la sospensione del farmaco, a meno di non avere l’assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere paragrafi 4.6, 4.8 e 5.3).

    Valganciclovir può causare carcinogenicità e tossicità a livello riproduttivo a lungo termine.

    In pazienti trattati con Darilin (e ganciclovir) sono state osservate grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, depressione del midollo osseo e anemia aplastica. La terapia non deve essere iniziata se la conta dei neutrofili è inferiore a 500 cellule/mcl o la conta delle piastrine è inferiore a 25000/mcl o il livello di emoglobina è inferiore a 8 g/dl (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

    Quando la profilassi si estende oltre i 100 giorni, si deve considerare la possibilità che si sviluppi leucopenia e neutropenia (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1).

    Darilin deve essere usato con cautela nei pazienti con emocitopenia preesistente o con anamnesi di emocitopenia farmaco-correlata e in pazienti sottoposti a radioterapia.

    Durante la terapia si raccomanda di effettuare un monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. In pazienti con alterata funzione renale deve essere effettuato un più frequente monitoraggio della conta delle cellule ematiche. In pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia deve considerarsi l’impiego di fattori di crescita emopoietici e/o l’interruzione della terapia (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

    La biodisponibilità di ganciclovir dopo la somministrazione di una dose singola di 900 mg di valganciclovir è pari a circa il 60%, paragonata ad un 6% circa di biodisponibilità dopo la somministrazione orale di 1000 mg di ganciclovir (come capsule). Una esposizione eccessiva a ganciclovir può essere associata a eventi avversi potenzialmente letali. Di conseguenza si raccomanda stretta aderenza allo schema posologico quando viene istituita la terapia, al passaggio dal regime di induzione al regime di mantenimento, e nei pazienti che passano dalla terapia con ganciclovir orale a valganciclovir poiché Darilin non può sostituire la capsule di ganciclovir su una base uno a uno. I pazienti che cambiano terapia da ganciclovir capsule devono essere avvertiti del rischio di sovradosaggio in caso di assunzione di un numero di compresse di Darilin maggiore di quello prescritto (vedere paragrafi 4.2 e 4.9).

    In pazienti con alterata funzione renale, sono necessari aggiustamenti della dose sulla base della clearance della creatinina (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

    In pazienti in emodialisi Darilin non deve essere usato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

    In pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono state segnalate convulsioni. Darilin non deve essere usato insieme a imipenem-cilastatina a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.5).

    I pazienti trattati con Darilin e a) didanosina, b) farmaci mielosoppressivi (ad esempio Zidovudina), o c) sostanze che alterano la corretta funzione renale devono essere attentamente monitorati per segnali di ulteriore tossicità (vedere paragrafo 4.5).

    Lo studio clinico controllato che ha utilizzato valganciclovir per la profilassi della malattia da CMV nel trapianto, come riportato in dettaglio al paragrafo 5.1, non ha incluso pazienti sottoposti a trapianto di polmone o di intestino. Quindi l’esperienza in questo tipo di pazienti è limitata.

    Gravidanza

    Non ci sono dati sull’uso di Darilin in gravidanza. Il metabolita attivo ganciclovir diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Sulla base del suo meccanismo d’azione farmacologica e della tossicità riproduttiva osservata negli studi con ganciclovir sugli animali (vedere paragrafo 5.3) vi è il rischio teorico di teratogenicità nell’uomo.

    Il Darilin non deve essere usato in gravidanza a meno che i benefici terapeutici per la madre superino i potenziali rischi di danno teratogeno per il feto.

    Le donne in età fertile devono utilizzare durante il trattamento metodi contraccettivi efficaci. Gli uomini devono essere informati sulla necessità di impiegare contraccettivi di barriera durante e per almeno 90 giorni successivi al trattamento con Darilin, a meno che non siano sicuri che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere paragrafo 5.3).

    Non è noto se ganciclovir sia escreto nel latte materno, ma non è possibile escludere la possibilità che ganciclovir venga escreto nel latte materno e causi gravi reazioni avverse nel bambino allattato. Perciò l’allattamento al seno deve essere interrotto.

    Effetti Collaterali

    Valganciclovir è un profarmaco di ganciclovir che viene metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir dopo somministrazione orale. Gli effetti indesiderati noti associati all’utilizzo di ganciclovir possono essere attesi anche con valganciclovir. Tutti gli effetti indesiderati osservati nel corso degli studi clinici con valganciclovir sono stati precedentemente osservati con ganciclovir. Le reazioni avverse al farmaco segnalate con maggiore frequenza dopo somministrazione di valganciclovir sono la neutropenia, l’anemia e la diarrea.

    Le formulazioni orali, valganciclovir e ganciclovir, sono associate a un rischio di diarrea superiore al ganciclovir endovena. Inoltre valganciclovir è associato a un maggior rischio di neutropenia e leucopenia rispetto a ganciclovir orale.

    Una grave neutropenia (< 500 ANC/mcl) è riscontrata più frequentemente in pazienti con retinite da CMV trattati con valganciclovir che in pazienti sottoposti a trapianto di organo solido trattati con valganciclovir o ganciclovir orale.

    Nella tabella seguente è riportata la frequenza delle reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici con valganciclovir, ganciclovir per via orale o ganciclovir per via endovenosa. Le frequenze sono definite come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Le reazioni avverse elencate sono state segnalate nel corso di studi clinici per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da CMV in pazienti con AIDS, o per la profilassi della malattia da CMV in pazienti sottoposti a trapianto di fegato, rene o cuore. Nessuna reazione con frequenza rara o molto rara è stata identificata durante l’esperienza clinica. Nella tabella il termine (grave) tra parentesi indica che la reazione avversa è stata segnalata nei pazienti con un’intensità sia lieve/moderata sia grave/potenzialmente letale con quella specifica frequenza.

    Sistema corporeo Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100)
    Infezioni e infestazioni   Candidiasi orale, sepsi (batteriemia, viremia), cellulite, infezioni del tratto urinario  
    Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (grave), anemia Anemia grave, trombocitopenia (grave), leucopenia (grave), pancitopenia (grave) Depressione del midollo osseo
    Disturbi del sistema immunitario     Reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Riduzione dell’appetito, anoressia  
    Disturbi psichiatrici   Depressione, ansia, confusione, alterazione del pensiero Agitazione, disturbi psicotici
    Patologie del sistema nervoso   Cefalea, insonnia, disgeusia (alterazione del gusto), ipoestesia, parestesia, neuropatia periferica, giramenti di testa (escluse vertigini), convulsioni Tremore
    Patologie dell’occhio   Edema maculare, distacco della retina, corpi mobili vitreali, dolore oculare Disturbi della visione, congiuntivite
    Patologie dell’orecchio e del labirinto   Mal d’orecchie Sordità
    Patologie cardiache     Aritmia
    Patologie vascolari     Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Tosse  
    Patologie gastrointestinali Diarrea Nausea, vomito, dolore addominale, dolore addome superiore, dispepsia, stipsi, flatulenza, disfagia Distensione addominale, ulcere della bocca, pancreatite
    Patologie epatobiliari   Alterazione della funzionalità epatica (grave), aumento della fosfatasi alcalina plasmatica, aumento dell’aspartato aminotransferasi Aumento dell’alanina aminotransferasi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Dermatite, sudorazione notturna, prurito Alopecia, orticaria, secchezza cutanea
    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa   Mal di schiena, mialgia, artralgia, crampi muscolari  
    Patologie renali e urinarie   Riduzione della clearance renale della creatinina, alterazione della funzione renale Ematuria, insufficienza renale
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella     Infertilità maschile
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Stanchezza, febbre, rigidità, dolore, dolore al torace, malessere, astenia  
    Esami diagnostici   Perdita di peso, aumento della creatinina sierica  

    Popolazione pediatrica

    Sono disponibili dati molto limitati sull’esposizione a valganciclovir (vedere anche paragrafi 5.1 e 5.2).Di seguito una sintesi di tutti gli eventi avversi che si sono verificati in più del 10% (molto comuni) su tutta la popolazione pediatrica in trattamento:

    Sistema corporeo Eventi avversi molto comuni segnalati negli studi clinici
    Patologie del sistema ematico e linfatico Anemia, neutropenia
    Patologie del sistema vascolare Ipertensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Infezioni delle vie aeree superiori
    Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea, vomito, costipazione
    Patologie sistemiche e condizioni legate alla sede di somministrazione Febbre, rigetto di trapianto

    Eccipienti

    Nucleo della compressa

    Povidone K30

    Crospovidone

    Cellulosa microcristallina

    Acido stearico

    Rivestimento della compressa

    Rosa opadry 15B24005 contenente: ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 400, ferro ossido rosso (E172), polisorbato 80.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.