Aggrenox (Boehringer ingelheim it.spa)

Capsule rigide rm 60cps 200mg+25mg rm

da22.73 €
Principio attivo:Dipiridamolo/acido acetilsalicilico
Gruppo terapeutico:Antitrombotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • attacchi ischemici transitori
  • ictus ischemico
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    Posologia

    La dose raccomandata è una capsula due volte al giorno, di solito una al mattino e una alla sera preferibilmente ai pasti.

    Le capsule devono essere inghiottite intere senza masticare.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità ai principi attivi
  • salicilati
  • ulcera gastrica o duodenale
  • allattamento
  • gravidanza
  • bambini
  • età inferiore a sedici anni
  • acido acetilsalicilico
  • insufficienza renale
  • eccipiente
  • grave insufficienza
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    Interazioni
  • dipiridamolo
  • anticoagulanti
  • acido acetilsalicilico
  • derivati cumarinici
  • eparina
  • antiaggreganti piastrinici
  • clopidogrel
  • ticlopidina
  • acido valproico
  • fenitoina
  • corticosteroidi
  • alcool
  • adenosina
  • warfarina, eventuali
  • warfarina
  • ipotensivo
  • antiipertensivi
  • anticolinesterasico
  • inibitori della colinesterasi
  • metotrexato
  • spironolattone
  • uricosurici
  • probenecid
  • sulfinpirazone
  • ibuprofene
  • paracetamolo
  • aspirina
  • farmaci ipoglicemizzanti
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    Avvertenze

    A causa del rischio di sanguinamento, come con gli altri agenti antipiastrinici, AGGRENOX deve essere usato con cautela in pazienti con aumentato rischio di sanguinamento, questi devono essere seguiti attentamente per verificare la presenza di qualsiasi segno di sanguinamento, incluso sanguinamento occulto.

    Si devono trattare con cautela i pazienti che assumano contemporaneamente farmaci che possano aumentare il rischio di sanguinamento, quali gli agenti antiaggreganti piastrinici (ad es. clopidogrel, ticlopidina, acido acetilsalicilico) o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

    La cefalea o l’emicrania che possono insorgere specialmente all’inizio della terapia con AGGRENOX non devono essere trattate con dosi analgesiche di acido acetilsalicilico.

    Tra le altre proprietà, il dipiridamolo ha azione vasodilatatoria. Deve essere usato con cautela in pazienti con gravi patologie a carico delle arterie coronarie inclusi angina instabile o infarto miocardico recente, ostruzione del flusso di uscita ventricolare o instabilità emodinamica (ad esempio, scompenso cardiaco congestizio).

    L’esperienza clinica suggerisce che i pazienti in trattamento con dipiridamolo per via orale che debbano essere anche sottoposti ad un test in condizioni di stress farmacologico con dipiridamolo per via endovenosa, dovrebbero sospendere la terapia orale 24 ore prima di sottoporsi al test stesso. La mancata osservanza di questa avvertenza può compromettere la sensibilità del test.

    In pazienti affetti da miastenia grave, può rendersi necessaria una modifica dello schema di trattamento in caso di cambiamento del dosaggio di dipiridamolo (vedere anche paragrafo 4.5).

    È stato riportato un numero esiguo di casi in cui il dipiridamolo non coniugato è stato incorporato in calcoli biliari in quantità variabile (fino al 70% del peso secco del calcolo). Tali pazienti erano tutti anziani, avevano manifestato colangite ascendente ed erano stati trattati con dipiridamolo per via orale per un certo numero di anni. Non è stato dimostrato che il dipiridamolo fosse la causa scatenante della calcolosi biliare in tali pazienti. È possibile che la deglucuronidazione batterica del dipiridamolo coniugato nella bile possa essere il meccanismo responsabile della presenza di dipiridamolo nei calcoli biliari.

    A causa della presenza di acido acetilsalicilico, AGGRENOX deve essere usato con cautela in pazienti con asma, rinite allergica, polipi nasali, dolori gastrici o duodenali cronici o ricorrenti, insufficienza renale o epatica o deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi.

    Inoltre, si consiglia cautela nei pazienti ipersensibili ai FANS.

    La dose di acido acetilsalicilico presente in AGGRENOX non è stata studiata nella prevenzione secondaria dell’infarto miocardico.

    Esiste una possibile associazione tra l’acido acetilsalicilico e la sindrome di Reye quando somministrato ai bambini. Quindi AGGRENOX non deve essere utilizzato nei bambini ed adolescenti con stati febbrili o infezioni virali con o senza febbre, a causa del rischio della sindrome di Reye. La sindrome di Reye è una malattia molto rara, che colpisce il cervello ed il fegato, e può essere fatale.

    I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato un medico.

    Avvertenze relative ad alcuni eccipienti di AGGRENOX

    Una capsula contiene 53 mg di lattosio e 11,3 mg di saccarosio, che costituiscono106 mg di lattosio e 22,6 mg di saccarosio alla dose massima giornaliera raccomandata: i pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al fruttosio e/o galattosio, come ad esempio galattosemia, da deficit di lattasi, da malassorbimento di glucosio–galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Fertilità

    Non sono stati effettuati studi sugli effetti del farmaco sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).

    Gravidanza

    Anche se gli studi preclinici non hanno mostrato rischio per la salute, non c’è sufficiente evidenza sulla sicurezza del dipiridamolo e dell’acido acetilsalicilico a basse dosi in gravidanza. Pertanto AGGRENOX deve essere somministrato nel primo e secondo trimestre di gravidanza solo se considerato essenziale dal medico in termini di benefici attesi rispetto ai potenziali rischi. AGGRENOX, inoltre, è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

    Allattamento

    Il dipiridamolo e i salicilati sono escreti nel latte materno. Pertanto nelle donne che allattano AGGRENOX deve essere somministrato solo se strettamente necessario.

    Effetti Collaterali

    I risultati di due studi su larga scala (ESPS–2, PRoFESS) nei quali è stato arruolato un totale di 26.934 pazienti, 11.831 dei quali sono stati assegnati al gruppo in trattamento con AGGRENOX, sono stati utilizzati per definire il profilo degli effetti indesiderati di AGGRENOX. In aggiunta, sono stati inclusi anche quegli eventi provenienti da segnalazioni spontanee che fatti ed evidenze hanno qualificato come effetti indesiderati.

    A causa della granulosità del sistema di codifica, gli eventi di sanguinamento sono distribuiti in numerose classi sistemico–organiche (SOC); pertanto, una descrizione riepilogativa del sanguinamento è riportata nella Tabella 1.

    Tabella 1 Episodi di sanguinamento, di qualsiasi tipo, grave sanguinamento, emorragia intracranica ed emorragia gastrointestinale.

      ESPS–2 PRoFESS
      AGGRENOX Placebo AGGRENOX
    Pazienti trattati (N (%)) 1650 (100) 1649 (100) 10055 (100)
    Esposizione media (anni) 1,4 1,9
    Qualunque sanguinamento (%) 8,7 4,5 5,3
    Grave sanguinamento (%) 1,6 0,4 3,3
    Emorragia intracranica (%) 0,6 0,4 1,2*
    Emorragia gastrointestinale (%) 4,3 2,6 1,9
    * La definizione in PRoFESS include l’emorragia intraoculare (0,2%)

    Effetti indesiderati di AGGRENOX elencati per classi sistemico–organiche:

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Trombocitopenia (riduzione della conta piastrinica), anemia, anemia sideropenica dovuta a sanguinamento gastrointestinale occulto.

    Disturbi del sistema immunitario

    Reazioni di ipersensibilità incluso rash, orticaria, grave broncospasmo e angio–edema.

    Patologie del sistema nervoso

    Emorragia intracranica, vertigini, cefalea, anche emicrania (specialmente all’inizio del trattamento).

    Patologie dell’occhio

    Emorragia dell’occhio.

    Patologie cardiache

    Tachicardia, peggioramento dei sintomi della coronaropatia, sincope.

    Patologie vascolari

    Ipotensione, vampate di calore.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Epistassi.

    Patologie gastrointestinali

    Vomito, nausea, diarrea, dispepsia, ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite erosiva, emorragia gastrointestinale, dolore addominale.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Emorragie della cute incluso contusione, ecchimosi ed ematoma.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo

    Mialgia.

    Esami diagnostici

    Tempo di sanguinamento prolungato.

    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

    Emorragia post–procedurale, emorragia operatoria.

    Ulteriori effetti indesiderati noti per i singoli principi attivi sono i seguenti, essi sono considerati previsti anche per AGGRENOX.

    Dipiridamolo :

    Gli ulteriori effetti indesiderati riportati con dipiridamolo in monoterapia sono i seguenti:

    E’ stato riportato che il dipiridamolo viene incorporato nei calcoli biliari.

    Acido acetilsalicilico :

    Gli ulteriori effetti indesiderati riportati con acido acetilsalicilico in monoterapia sono i seguenti:

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Coagulazione intravascolare disseminata, coagulopatia.

    Disturbi del sistema immunitario

    Reazioni anafilattiche (specialmente in pazienti con asma).

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Ipoglicemia (bambini), iperglicemia, sete, disidratazione, iperkaliemia, acidosi metabolica, alcalosi respiratoria.

    Disturbi psichiatrici

    Stato confusionale.

    Patologie del sistema nervoso

    Agitazione, edema cerebrale, letargia, convulsioni.

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Tinnito, sordità.

    Patologie cardiache

    Aritmia.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Dispnea, sanguinamento gengivale, edema laringeo, iperventilazione, edema polmonare, tachipnea.

    Patologie gastrointestinali

    Ulcera gastrica perforata, ulcera duodenale perforata, melena, ematemesi, pancreatite.

    Patologie epatobiliari

    Epatiti, sindrome di Reye.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Eritema polimorfo.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo

    Rabdomiolisi.

    Patologie renali e urinarie

    Insufficienza renale, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, proteinuria.

    Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali

    Gravidanza prolungata, parto prolungato, neonati piccoli a termine, parto di un feto morto, emorragia prima del parto, emorragia post–parto.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Piressia, ipotermia.

    Esami diagnostici

    Test di funzionalità epatica alterati, aumento dell’acido urico nel sangue (può portare ad attacchi di gotta), tempo di protrombina prolungato.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Acido tartarico, povidone, acido metacrilico–metile metacrilato copolimero (1:2), talco, gomma arabica, ipromellosa ftalato, ipromellosa, triacetina, dimeticone 350, acido stearico/palmitico, lattosio monoidrato, alluminio stearato, silice colloidale, amido di mais, cellulosa microcristallina, saccarosio, E 171; capsula (rigida): gelatina, E 171, E 172, acqua depurata.

    Conservazione

    Conservare sotto i 30° C, tenere il flacone chiuso per proteggere dall’umidità.